
Il film *F1*, diretto da Joseph Kosinski e con Brad Pitt, racconta il ritorno di un pilota di Formula Uno negli anni ’90, unendo adrenalina, rivalità e realismo grazie a riprese autentiche sulle piste ufficiali. Uscita prevista il 25 giugno 2025. - Unita.tv
Il nuovo film F1, diretto da joseph kosinski, porta sul grande schermo la frenesia e la tensione della Formula Uno con un cast di attori tra cui spiccano brad pitt e damson idris. Questa pellicola si concentra su rivalità e ritorni spettacolari all’interno di gare su pista, svelando retroscena di una competizione tecnica e personale. L’uscita è programmata per il 25 giugno 2025 nei cinema italiani sotto distribuzione warner bros. Il film è stato accolto con interesse, e le prime critiche evidenziano l’accuratezza tecnica e la resa visiva delle corse.
Trama del film f1: un ritorno all’adrenalina delle corse anni ’90
F1 racconta la storia di sonny hayes, interpretato da brad pitt, un pilota di Formula Uno che negli anni ’90 aveva scalato la classifica come uno dei talenti più promettenti nella scena motoristica. La sua carriera subisce uno stop drammatico a causa di un incidente grave, che lo costringe a lasciare il circuito a lungo. Trenta anni dopo, si ritrova a fare il pilota a chiamata, senza più il ruolo da protagonista. La svolta arriva con l’incontro di ruben cervantes, ex compagno di squadra di hayes e ora proprietario di una scuderia di F1 in difficoltà economica e tecnica. Cervantes spinge hayes a tornare in pista per un’ultima possibilità di successo.
Conflitto tra esperienza e gioventù nel team
L’equilibrio però è complicato dalla presenza di joshua pearce, una giovane promessa che punta con decisione a conquistare il podio. Il contrasto tra l’esperienza di hayes e l’ambizione di pearce crea un conflitto acceso all’interno del team. Le dinamiche tra i personaggi si intrecciano con la tensione delle gare e la strategia dentro e fuori dalla pista, mostrando aspetti poco noti degli ambienti motoristici.
Le riprese con veri piloti e scenari autentici sulle piste di f1
Per conferire realismo alle scene di gara, la produzione ha scelto di girare in circuiti ufficiali durante competizioni di Formula 1 vere. Brad pitt e damson idris sono stati coinvolti attivamente nelle riprese mentre si trovavano al volante di bolidi, affiancati da piloti professionisti. Questa scelta ha richiesto un’organizzazione complessa: la troupe doveva sfruttare finestre strette di 10-15 minuti, che coincidevano con le prove di qualificazione nelle gare reali.
Durante queste occasioni, decine di telecamere erano pronte a catturare ogni dettaglio dei piloti mentre si preparavano alla partenza. Gli spettatori presenti sulle tribune pensavano di assistere soltanto alle gare ufficiali, ignorando la presenza degli attori nelle vetture. Il regista joseph kosinski ha raccontato come la componente tecnica e logistica di queste riprese abbia richiesto movimenti precisi e rapidità per integrare attori e ambiente sportivo reale senza interrompere lo svolgimento degli eventi.
Dettagli tecnici e logistica delle riprese
La complessità dell’organizzazione ha messo alla prova la capacità del team di produzione di muoversi in sincronia con eventi sportivi dal vivo, sfruttando al massimo i pochi momenti disponibili tra le sessioni di gara.
Impressioni della critica: fotografia, suono e tensione in pista
Le prime reazioni della stampa specializzata hanno sottolineato diversi aspetti di qualità tecnica del film. Jazz Tangcay, capo redattrice di variety, ha indicato il suono e la colonna sonora come elementi chiave che aggiungono intensità al racconto. Anche la fotografia ha ricevuto lodi particolari. Claudio Miranda, direttore della fotografia, è già noto per la sua nomination ai bafta per Top Gun: Maverick, sempre sotto la guida di kosinski.
Clayton Davis, un altro responsabile di variety, ha messo in risalto l’efficacia visiva di Miranda nel catturare la velocità e la tensione delle corse. L’atmosfera suggestiva e dettagliata delle piste emerge con forza durante tutto il film. Maude Garrett, di Nerdist e Breakroom, ha definito F1 una produzione “davvero bella”, pur ammettendo che il film guadagna maggior fascino per chi segue la Formula Uno.
L’origine del progetto: una passione nata grazie a drive to survive
Joseph kosinski ha rivelato che il proprio interesse verso la Formula Uno è nato durante il periodo di emergenza sanitaria, quando ha scoperto la serie documentaristica Netflix Drive to Survive. Questa serie focalizzava l’attenzione sui team meno favoriti e sulle lotte per non rimanere indietro, tralasciando protagonisti più blasonati come Ferrari o Mercedes.
Questa prospettiva diversa ha ispirato kosinski a raccontare la storia di una squadra in difficoltà che prova a vincere una gara senza puntare al titolo mondiale. L’approccio del regista si basa su personaggi in lotta e sulla volontà di descrivere un contesto poco illuminato dai riflettori usuali. I protagonisti del film si muovono quindi dentro un ambiente complesso, dove la sfida non è solo tecnica ma anche personale.
Impegno e preparazione per le scene in pista
Le riprese in pista, con le moto reali e i team coinvolti, sono state il frutto di mesi di preparazione e di un lavoro serrato per trovare gli spazi necessari. Il risultato è un racconto che non scende nel solo spettacolo, ma propone una visione immersiva delle corse di Formula Uno attraverso gli occhi di chi compete e soffre dietro il volante.