Bono e il suo amore per il cinema: il documentario al festival di cannes e la passione per i film degli anni ’80
Il documentario “Bono: Stories of Surrender”, presentato al festival di Cannes nel 2025, esplora il legame tra Bono, gli U2 e il cinema, rivelando influenze artistiche e nuove prospettive.

Il documentario "Bono: Stories of Surrender", presentato al Festival di Cannes 2025, esplora la carriera musicale e artistica di Bono, mettendo in luce il suo legame profondo con il cinema e la sua influenza sulla creatività degli U2. - Unita.tv
Il nome di bono è conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua lunga carriera con gli U2, ma il frontman ha mostrato più volte un legame profondo con il cinema. Nel 2025 ha presentato il documentario “Bono: Stories of Surrender” al festival di Cannes, portando sotto i riflettori un lato poco noto della sua carriera artistica. Tra le sue dichiarazioni, spicca anche l’amore per i film fantasy degli anni ’80, che hanno influenzato la sua formazione personale e creativa.
L’impatto del documentario “bono: stories of surrender” al festival di cannes
Il 30 maggio 2025 il documentario “Bono: Stories of Surrender” è stato presentato in anteprima mondiale al festival di Cannes, una delle rassegne cinematografiche più importanti al mondo. Diretto da Andrew Dominik, il film si concentra sulla figura di bono, esplorando la sua carriera musicale e artistica attraverso immagini evocative e momenti intimi. Il documentario prende spunto dallo spettacolo teatrale “Stories of Surrender: An Evening of Words, Music and Some Mischief”, portato in scena da bono al Beacon Theater di New York.
L’opera si distingue per il modo in cui intreccia musica e narrazione, portando il pubblico a scoprire aspetti inediti della vita del cantante. La scelta di presentarlo a Cannes evidenzia l’intenzione di coinvolgere anche il pubblico e la critica cinematografica, allarghando il discorso oltre il mondo della musica. L’uso di nuove tecnologie, come la disponibilità su Apple TV+ e la fruizione in formato immersivo su Apple Vision Pro, dimostra una particolare attenzione per l’esperienza visiva.
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Il cinema come fonte d’ispirazione per bono
Bono ha spesso parlato del cinema come di una passione che ha accompagnato la sua crescita artistica. Non si tratta solo di apprezzare i film, ma di lasciarsi influenzare dalla potenza delle immagini, delle storie e dei personaggi. In varie interviste ha citato registi e pellicole che gli hanno lasciato un segno, mettendo in evidenza come il cinema abbia arricchito la sua visione del mondo e il suo modo di raccontare storie attraverso la musica.
L’influenza del cinema si nota anche nelle performance dal vivo degli U2. I loro concerti si caratterizzano per la presenza di elementi visivi forti, come grandi schermi e scenografie curate, che contribuiscono a creare un’atmosfera teatrale. Queste scelte sottolineano come bono voglia che la fruizione del suo lavoro coinvolga non solo le orecchie ma anche la vista e le emozioni.
Gli anni ’80 tra fantasia e cultura pop: il periodo della formazione artistica di bono
Il decennio degli anni ’80 è riconosciuto come una fase culturale importante, segnata da una produzione cinematografica in cui il genere fantasy ha acquisito grande popolarità. Film come “Labyrinth” e “The NeverEnding Story” hanno fatto parte dell’immaginario collettivo, influenzando giovani artisti in tutto il mondo, bono incluso.
La scelta di quel periodo non è casuale. Sono stati anni in cui il cinema ha sperimentato nuove tecniche e narrazioni capaci di creare mondi fantastici, spesso con una forte valenza simbolica. Sebbene bono non abbia indicato con precisione quale film fantasy degli anni ’80 preferisca, la sua ammirazione per quel genere rivela un legame profondo con le atmosfere e i temi di quel tempo, che ne hanno segnato la crescita personale e artistica.
“wings of desire” e l’influenza di un cinema che va oltre il fantasy
Tra i titoli di riferimento di bono non compare un film fantasy preciso, ma spicca la sua stima per “Wings of Desire” , diretto da Wim Wenders. Il film non è un fantasy puro, ma incorpora elementi soprannaturali e riflessioni profonde sull’esistenza e le emozioni umane. Questa pellicola ha avuto un ruolo chiave nella sensibilità di bono, offrendo stimoli narrativi e visivi che si percepiscono anche nella sua musica e nei suoi testi.
Il racconto poetico di “Wings of Desire” unisce immagini suggestive a un discorso filosofico sulla vita e i sentimenti. Questa combinazione ha offerto a bono un modello di come si possa raccontare attraverso più livelli, una lezione che si ritrova nelle sue opere più personali. Il film ha dunque rappresentato un punto di riferimento importante per la sua creatività e la sua crescita artistica.
L’impronta del cinema sulle canzoni e le esibizioni degli U2
Gli U2, guidati da bono, hanno sempre fatto della musica un’esperienza multisensoriale. Il cinema ha fornito spunti per sviluppare narrazioni intense, capaci di dipingere con sonorità e parole immagini vivide. Brani famosi come “Where the Streets Have No Name” o “With or Without You” indicano una chiara volontà di trasportare l’ascoltatore in luoghi e sentimenti immediatamente visualizzabili.
Le esibizioni dal vivo traducono questo approccio in spettacoli in cui la scenografia, i giochi di luce e i video si fondono con la musica, per coinvolgere il pubblico su più livelli. In questo modo, gli U2 hanno segnato un percorso di innovazione nella presentazione dal vivo, con un’estetica che ricorda il linguaggio cinematografico e teatrale. Bono stesso ha sempre spinto verso una narrazione fluida e intensa, fatta di emozioni che parlano attraverso suoni e immagini.
Le critiche e le controversie legate all’immagine pubblica di bono
Nonostante il successo e la reputazione di artista impegnato, bono ha affrontato critiche soprattutto riguardo alla sua immagine pubblica e alle scelte artistiche che a volte molti hanno ritenuto troppo commerciali. Alcuni hanno messo in dubbio la coerenza tra le radici punk-rock degli U2 e la direzione intrapresa dalla band negli ultimi decenni.
Le controversie non si sono limitate agli aspetti musicali ma hanno coinvolto anche la sua presenza mediatica e il suo ruolo in campagne umanitarie e sociali. Anche in questo contesto, il documentario “Stories of Surrender” ha offerto una versione più intima e personale della sua figura, mettendo in luce la sensibilità e il lavoro dietro le quinte che spesso sfuggono al pubblico generale.
Le nuove prospettive artistiche e i progetti futuri di bono e degli U2
Il 2025 appare come un anno ricco di opportunità per bono e gli U2. Il frontman ha annunciato lavorazioni con artisti di generi molto diversi dal rock, come Lil Wayne, aprendo la strada a collaborazioni che mescolano stili e modi di fare musica. Questo fa capire la volontà di mantenere una presenza viva e aperta a nuovi stimoli.
Parallelamente, la band sta preparando nuovi brani che promettono di distaccarsi dalle sonorità abituali, puntando su sperimentazioni ancora poco conosciute dal grande pubblico. L’approccio di bono e dei suoi compagni continua a mostrare interesse per un’evoluzione artistica che guardi al futuro mantenendo la forte identità costruita negli anni.
Dati essenziali sul documentario e la sua diffusione
Il documentario “Bono: Stories of Surrender” è uscito il 30 maggio 2025, distribuito da Apple TV+ e visibile anche tramite Apple Vision Pro per una fruizione più immersiva. La scelta del festival di Cannes per la prima mondiale ha garantito grande attenzione mediatica, confermando l’importanza del progetto nella carriera di bono.
Andrew Dominik, scelto come regista, porta un marchio riconoscibile nel cinema, offrendo una regia capace di fondere immagini suggestive e profondità narrativa. La diffusione su piattaforme digitali dimostra come il racconto di bono sia stato pensato per raggiungere spettatori globali attraverso modalità aggiornate e coinvolgenti.
In questo modo, la storia di bono continua a intrecciarsi con il cinema, un terreno in cui ha trovato modi nuovi per esprimere la sua arte e coinvolgere persone di tutto il mondo in un viaggio che unisce parole, musica e immagini.