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Blanco torna con maledetta rabbia: tra emozioni crude e atmosfere psichedeliche il videoclip fa da ponte a piangere a 90

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Blanco conferma la sua capacità di restare fedele a se stesso mantenendo la sua energia istintiva, pur esplorando nuovi spazi musicali. Il brano maledetta rabbia continua un percorso fatto di contrasti forti, dove si alternano momenti di intensa intimità a melodie che rimangono impresse al primo ascolto. Il risultato è una sorta di montagna russa emotiva che coinvolge chi ascolta senza mai perdere autenticità.

Il giovane artista si muove con naturalezza tra registri diversi, mantenendo una cifra personale che lo contraddistingue. Maledetta rabbia non si limita a offrire un suono fresco ma rappresenta anche un’espressione profonda delle sue sensazioni, uno sfogo musicale che si mescola con la sua esperienza personale. La forza della canzone sta proprio nel saper unire il racconto intenso alle sonorità catchy, un equilibrio che Blanco ha saputo calibrare con attenzione.

Per chi segue Blanco, maledetta rabbia si presenta come una continuazione coerente del suo lavoro precedente, senza però risultare un semplice rifacimento. Il brano coglie sfumature nuove e spinge la sua musica oltre i confini stabiliti, mantenendo però salda la propria identità artistica. Questo aspetto rende il pezzo particolarmente interessante, soprattutto per chi apprezza le sue capacità di raccontare emozioni forti in modo diretto.

Il videoclip come evoluzione visiva: dal bianco e nero a un’esplosione di colori e visioni surreali

Il videoclip di maledetta rabbia è stato realizzato da Broga’s, collettivo che ha già collaborato con Blanco nel video piangere a 90. Questo lavoro si presenta come un sequel ideale, che ne amplia la narrazione con un linguaggio visivo più complesso e variegato. La regia guida lo spettatore in un viaggio psichedelico tra paure interiori e visioni allucinanti, giocando con atmosfere che cambiano rapidamente.

Riferimenti cinematografici

Le immagini iniziano in bianco e nero con un’atmosfera intima e quasi sospesa nel tempo. Questa scelta richiama fortemente il film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, noto per le sue scenografie permeate da una malinconia delicata. Tutto procede in modo lineare fino a quando il videoclip esplode in colori saturi e scene che sembrano prese da un incubo surrealista. A questo punto l’ispirazione cambia, si sposta verso il caos visivo di Paura e delirio a Las Vegas di Terry Gilliam, noto per i suoi stili allucinanti e stravaganti.

Questa brusca alternanza tra stili e atmosfere riflette la transizione musicale presente nel brano, segnando un passaggio da un ritmo più contenuto a uno più alterato e carico di tensione. L’effetto è potente e coinvolgente, capace di rappresentare visivamente le emozioni contrastanti che Blanco esprime nel testo e nella voce.

La scelta di affrontare un racconto visivo così articolato rappresenta un passo avanti importante per Blanco, che dimostra attenzione all’aspetto artistico oltre che musicale. Il direttore artistico Stefano Clessi ha contribuito a dare una forma coerente a questo progetto, rendendo il videoclip un elemento imprescindibile per capire la nuova fase creativa dell’artista.

Avanti con coerenza e autenticità: la nuova tappa del percorso artistico di blanco con maledetta rabbia

A quasi dieci anni dal suo esordio, Blanco si muove mantenendo una linea chiara: dare voce alle sue emozioni più raw senza scendere a compromessi. Ogni brano rappresenta un pezzo di sé che si manifesta in musica, senza filtri e con una sincerità che colpisce chi ascolta. Maledetta rabbia consolida questo approccio e aggiunge nuovi dettagli alla sua cifra artistica.

Evoluzioni senza rinunce

L’opera di Blanco è così fatta di evoluzioni continue ma non di rinunce. La sua musica respira grazie a una capacità di cambiare timbro, temi e suoni senza perdere la qualità che lo fa riconoscere tra gli artisti emergenti più seguiti in Italia. “Maledetta rabbia” ammira senza imitare, costruendo atmosfere che nascono dal vissuto personale e che si traducono in esperienze condivisibili.

Il lavoro con Stefano Clessi, che segue diretto piangere a 90, contribuisce a mettere in luce questi aspetti, offrendo curatissime soluzioni formali sia sul piano sonoro sia visivo. Il risultato è un prodotto artistico che irradia autenticità, capace di parlare non solo ai fan ma anche a un pubblico più vasto, sensibile alle emozioni raccontate.

Il progetto di maledetta rabbia rappresenta quindi un momento importante nel cammino di Blanco, che dimostra di sapersi confrontare con temi delicati affrontandoli con coraggio. La sua musica riflette la complessità delle esperienze personali, sempre con la fermezza di chi non rinuncia alla propria natura.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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