Il live action di Biancaneve, l’ultima produzione Disney, si inserisce in un contesto di forte divisione culturale negli Stati Uniti. Nonostante le aspettative di flop, il film ha registrato performance migliori del previsto in alcune aree politicamente conservatrici. Questo articolo esplora le dinamiche che circondano l’uscita del film, le controversie legate alla sua produzione e le reazioni del pubblico.
Le polemiche attorno a Biancaneve
L’uscita del film Biancaneve ha sollevato un acceso dibattito, non solo per il suo contenuto, ma anche per le scelte di casting e le tematiche affrontate. Il titolo originale è stato oggetto di un gioco di parole, trasformandosi da Snow White a Snow Woke, un chiaro riferimento alle critiche mosse da alcuni gruppi conservatori. Queste polemiche si inseriscono in un contesto più ampio, dove le multinazionali, tra cui Disney, si trovano a dover navigare tra le aspettative di inclusività e le reazioni del pubblico.
Negli ultimi anni, i grandi nomi dell’intrattenimento hanno cercato di allinearsi a posizioni progressiste, ma spesso le loro azioni sono state percepite come strategie di marketing piuttosto che come autentici impegni sociali. Con l’arrivo di un nuovo clima politico, molti di questi colossi, inclusa Disney, hanno mostrato segni di ritirata, come dimostra la rimozione di una storyline con un personaggio trans dalla serie Pixar Win or Lose.
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Performance al box office e aspettative
Le aspettative per Biancaneve erano elevate, con un budget di produzione di 270 milioni di dollari e ulteriori 100 milioni per la promozione. Tuttavia, il film ha debuttato con incassi inferiori alle previsioni, raccogliendo solo 86,1 milioni di dollari nel suo primo weekend. Per raggiungere il punto di pareggio, Biancaneve dovrebbe superare i 500 milioni di dollari a livello globale, un obiettivo che ora sembra difficile da raggiungere.
Alcuni analisti, come quelli dell’Hollywood Reporter, esprimono dubbi sulla capacità del film di raggiungere i 300 o 400 milioni di dollari. Tuttavia, ci sono precedenti di film Disney che, nonostante un avvio deludente, hanno recuperato nel tempo. Elemental, ad esempio, ha incassato 496 milioni di dollari, mentre Mufasa: Il Re Leone ha raggiunto i 719 milioni. Le differenze tra questi film e Biancaneve, tuttavia, sono significative, in particolare per quanto riguarda le recensioni critiche e la reazione del pubblico.
Il paradosso delle vendite nelle aree conservatrici
Un aspetto sorprendente emerso dalle vendite di biglietti è che Biancaneve ha ottenuto risultati migliori nelle contee a maggioranza conservatrice, nonostante le polemiche che lo circondano. Secondo un report di Deadline, il 56,5% dei biglietti è stato venduto in aree politicamente liberali, ma il film ha sovraperformato nelle contee rosse, registrando il 40% delle vendite e il 43,5% delle presenze nei cinema.
Questo fenomeno è particolarmente evidente in città con una forte componente latina e ispanica, come Dallas, San Antonio e Phoenix. Steve Buck, Chief Strategy Officer di EntTelligence, ha dichiarato che non ci sono stati segnali di boicottaggio nelle aree rosse, anzi, i cinema in queste zone hanno ottenuto risultati superiori rispetto alla media per film d’animazione e per famiglie.
La situazione di Biancaneve rappresenta un paradosso interessante, evidenziando come le reazioni del pubblico possano variare notevolmente in base al contesto geografico e politico. Resta da vedere se il film riuscirà a invertire la sua tendenza commerciale nelle prossime settimane, magari grazie a un’accoglienza più calorosa da parte del pubblico.