Ben Affleck: la sua esperienza nel DC Extended Universe e la nascita di Artists Equity

Ben Affleck riflette sull’esperienza “estenuante” nel DC Extended Universe, evidenziando le sfide affrontate e la nascita di Artists Equity con Matt Damon per un ambiente lavorativo migliore.
Ben Affleck: la sua esperienza nel DC Extended Universe e la nascita di Artists Equity Ben Affleck: la sua esperienza nel DC Extended Universe e la nascita di Artists Equity
Ben Affleck: la sua esperienza nel DC Extended Universe e la nascita di Artists Equity - unita.tv

Ben Affleck, noto per il suo ruolo di Bruce Wayne/Batman, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sull’intensa esperienza vissuta nel DC Extended Universe. L’attore ha descritto il suo tempo trascorso in questo franchise come un percorso faticoso e pieno di sfide, che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera e sulle sue scelte future.

La fatica di interpretare Batman

L’interpretazione di Ben Affleck in Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League e The Flash è stata caratterizzata da un carico emotivo e fisico notevole. In un’intervista a GQ, Affleck ha definito questa esperienza “estenuante”, rivelando come il ruolo di Batman abbia influito non solo sulla sua vita professionale, ma anche su quella personale. L’attore ha sottolineato che il tono dei film, particolarmente cupo, ha alienato parte del pubblico, compreso suo figlio, che si è trovato spaventato dalla visione di Batman v Superman. Queste reazioni hanno portato Affleck a riflettere sul modo in cui il personaggio e le storie venivano presentati.

Le problematiche del DC Extended Universe

Affleck ha analizzato le problematiche che hanno afflitto il DC Extended Universe, evidenziando la mancanza di coesione tra la visione del regista e le aspettative dello studio. Secondo l’attore, vi era una chiara dicotomia tra il desiderio di esplorare un Batman più maturo e tormentato e la necessità di attrarre un pubblico più giovane. “Due entità, due persone con obiettivi opposti: è una pessima combinazione”, ha dichiarato, mettendo in luce le difficoltà che ne sono derivate. Questa frustrazione ha contribuito a far crescere in lui un senso di insoddisfazione, culminato nella caotica produzione di Justice League, che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera.

La nascita di Artists Equity

Dopo aver vissuto un’esperienza così complessa e poco gratificante nel DC Extended Universe, Ben Affleck ha deciso di voltare pagina. Insieme al suo amico di lunga data Matt Damon, ha fondato Artists Equity, una società di produzione con l’intento di creare un ambiente di lavoro più positivo e collaborativo. Affleck ha espresso il desiderio di stabilire partnership con registi, attori e studi che condividano una visione comune, evitando così il disallineamento che aveva caratterizzato i suoi precedenti progetti. “Voglio creare un’esperienza lavorativa molto migliore”, ha affermato, sottolineando la sua volontà di imparare dagli errori del passato.

Riflessioni sul DCEU e il futuro

Ben Affleck ha anche riconosciuto di non aver contribuito in modo significativo al DCEU, ammettendo di presentarsi sul set con un’energia negativa. Questo riconoscimento è un segno della sua crescita personale e professionale, poiché ha compreso l’importanza di lavorare in un ambiente stimolante e positivo. La sua esperienza nel franchise dei cinecomic, pur essendo stata difficile, ha portato a una nuova direzione nella sua carriera, con Artists Equity che rappresenta una nuova opportunità per l’attore di esprimere la sua creatività in modo più autentico e soddisfacente.