Bella ramsey e il dibattito sulle categorie di genere nei premi tv e cinema nel 2025

Bella Ramsey discute l’importanza di mantenere categorie di premi separate per genere, sottolineando il riconoscimento del lavoro femminile e le sfide legate all’identità non binaria nel settore cinematografico.
Bella Ramsey, attrice non binaria nota per "The Last of Us", esprime la complessità delle categorie di premi divisi per genere, sottolineando l'importanza di preservare la categoria femminile per dare visibilità alle donne, pur riconoscendo le sfide nel rappresentare identità non binarie. - Unita.tv

Bella Ramsey, nota per il ruolo di Ellie nella serie The Last of Us, ha recentemente espresso il suo punto di vista riguardo alla struttura stessa delle categorie di premi televisivi e cinematografici. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento in cui molti eventi come i Gotham Awards e gli Spirit Awards hanno scelto di rivedere i criteri di assegnazione, eliminando la distinzione tradizionale tra premi maschili e femminili, preferendo invece riconoscimenti basati sulla posizione del ruolo, protagonista o non protagonista.

La posizione di Bella Ramsey sui premi divisi per genere

Durante un’intervista al podcast di Louis Theroux nel 2025, Bella Ramsey ha affrontato il tema delle categorie di premi tradizionalmente separate secondo il genere. Quando le è stato chiesto del punto di vista sugli attori e attrici che si identificano come non binari, Bella ha evidenziato l’importanza di mantenere distinte le categorie femminili e maschili. Per lei, la motivazione principale è il riconoscimento specifico del lavoro svolto dalle donne nell’industria cinematografica e televisiva.

Ha ammesso però che non ha una soluzione semplice ai problemi che emergono da questa divisione e ha mostrato consapevolezza delle difficoltà nel gestire situazioni dove i confini di genere si fanno sfumati. Ramsey ha detto chiaramente che vuole preservare il valore di una categoria femminile, non per escludere altre identità, ma per dare visibilità e onore a chi tradizionalmente è stato meno rappresentato o riconosciuto.

La complessità dell’identità di Bella Ramsey nel contesto dei premi

Bella Ramsey si definisce di genere non binario, una definizione che racconta attraverso la sua esperienza personale fin dall’infanzia. Ha spiegato di essersi sempre sentita diversa rispetto ai canoni tradizionali maschili o femminili, identificandosi più vicino al lato maschile dello spettro, ma senza aderire completamente a nessuno dei due. Questo effetto ha avuto un impatto anche sulla sua percezione rispetto alle nomine e premi.

Per esempio, quando è stata candidata come Migliore Attrice Protagonista agli Emmy per la prima stagione di The Last of Us, la notizia non l’ha pienamente soddisfatta. Non perché contestasse il premio, ma perché la definizione “attrice” non rispecchiava a pieno la sua identità di genere, provocando una sensazione di disagio. Allo stesso tempo, Ramsey ha spiegato di non aver preso quella scelta come un attacco alla propria persona e che si è concessa di affrontare la questione con una certa leggerezza. Ha ribadito che il tema non ha mai rappresentato un ostacolo insormontabile nella sua carriera.

Le difficoltà nel riconoscere ruoli non binari nelle competizioni

Il dibattito sulle categorie dei premi, spesso limitate a “migliore attore” o “migliore attrice,” si complica ulteriormente quando nelle produzioni compaiono personaggi o interpreti non binari. Bella Ramsey ha toccato questo punto, spiegando che la divisione binaria nelle competizioni rappresenta spesso un ostacolo per riflettere la varietà reale delle identità di genere presenti oggi.

I nuovi criteri adottati da eventi come Gotham e Spirit puntano a premiare in base al ruolo e alla natura della performance, senza spingersi nel riconoscimento rigidamente diviso tra maschile e femminile. Questa scelta nasce proprio dalla volontà di evitare esclusioni, ma secondo Ramsey apre nuove questioni che non sono facili da risolvere in modo semplice.

Il percorso personale di Bella Ramsey verso la definizione di sé

Raccontando il suo percorso, Bella Ramsey ha illustrato come la sua percezione di genere si sia formata durante l’infanzia e l’adolescenza. Non si è mai riconosciuta completamente negli stereotipi femminili. Si definiva un “maschiaccio” da sempre, ma specifica che questa definizione non corrisponde semplicemente a comportamenti più tipici maschili, quanto a un senso profondo di trovarsi “a metà” tra due identità, ma più vicino alla sfera maschile.

Questa consapevolezza l’ha accompagnata durante la crescita e nel mondo dello spettacolo, dove si è trovata a fare i conti con dicotomie che spesso non riflettono le esperienze di molte persone. La sua visione del genere non è mai rigida, ma mantiene uno spazio fluido che rifiuta etichette fisse come “solo donna” o “solo uomo”. Questo approccio riflette un cambiamento nelle dinamiche culturali del 2025, che sempre più pone attenzione alle sfumature identitarie.