Barbara d’Urso torna a occupare il centro della scena televisiva dopo due anni di assenza dal piccolo schermo. La conduttrice ha raccontato i mesi difficili vissuti lontano dalla tv e ha anticipato i dettagli del suo nuovo programma su Rai1, che segnerà il suo rientro in prima serata. Tra ricordi, delusioni e qualche frecciata ai colleghi, emerge la volontà di riprendere un percorso interrotto bruscamente.
L’assenza forzata e il silenzio scelto da barbara d’urso
Dall’allontanamento dai programmi Mediaset a oggi sono passati due anni durante i quali Barbara d’Urso è rimasta lontana dalle telecamere. Non si è trattato di una scelta casuale ma di una decisione consapevole: evitare polemiche, non replicare alle critiche e attendere pazientemente nuove opportunità. La conduttrice ha spiegato come questo periodo sia stato segnato da molte difficoltà personali e professionali.
In più occasioni ha ammesso che leggere notizie negative sul proprio conto le abbia causato dolore ma non si è mai lasciata sopraffare dal ruolo della vittima. Ha preferito concentrarsi sulla famiglia e sugli amici, che hanno rappresentato un sostegno fondamentale nelle settimane più dure. Il silenzio mantenuto per così tanto tempo non era rassegnazione ma una strategia per preservare se stessa fino al momento giusto.
Ha paragonato la sua esperienza a quella di chi cade sotto un tir: dopo la caduta ci si rialza lentamente ma senza fermarsi mai davvero. Questa immagine restituisce bene la determinazione con cui intende affrontare questa nuova fase della carriera televisiva.
Il nuovo programma su rai1: caratteristiche e anticipazioni
Il ritorno in tv sarà segnato da uno show pensato appositamente per Barbara d’Urso, destinato alla prima serata di Rai1 nel venerdì sera dei prossimi mesi. L’intenzione è realizzare 4 o 5 puntate caratterizzate da un mix tra intrattenimento ed emozioni autentiche, definito dalla stessa conduttrice come “emotainment”.
Il progetto punta ad essere elegante ma accessibile al grande pubblico; vuole coinvolgere gli spettatori attraverso storie commoventi alternate a momenti divertenti senza rinunciare alla leggerezza tipica dei format popolari italiani. L’accordo con la rete nasce anche dall’esigenza di riempire lo spazio lasciato libero dal cambio del palinsesto previsto per gennaio prossimo.
Barbara ha sottolineato come l’idea sia stata accolta positivamente dalla direzione Rai ed evidenziando che tutto sembra incastrarsi perfettamente rispetto ai nuovi assetti delle programmazioni prime time della rete pubblica.
Le difficoltà degli ultimi anni tra lavoro intenso e riconoscimenti mancati
Prima dell’allontanamento dai riflettori Barbara d’Urso aveva raggiunto picchi notevoli nella sua carriera televisiva conducendo contemporaneamente quattro programmi importanti su Canale 5: Pomeriggio 5, Domenica Live, Non è la D’Urso e Grande Fratello. Ogni mattina partecipava alle riunioni editoriali con decine di giornalisti impegnati nella preparazione dei contenuti.
Nonostante questo impegno massiccio lei sostiene però che nessuno abbia mai preso posizione pubblicamente a suo favore quando le cose hanno iniziato a complicarsi professionalmente; nessuna mediazione esterna avrebbe influenzatto negativamente o positivamente il suo percorso lavorativo negli ultimi tempi secondo quanto dichiaratole direttamente dalla conduttrice stessa.
Ha voluto chiarire inoltre alcune accuse ricevute riguardo presunte raccomandazioni politiche o mancanze sul fronte lavorativo negando categoricamente ogni voce infondata circa assenze ingiustificate o scarsa dedizione verso i suoi impegni quotidiani davanti alle telecamere anche nei giorni più complicati fisicamente.
Frecciate ai colleghi tra accuse di trash tv ed esclusioni professionali
Nel corso dell’intervista Barbara non si è sottratta ad alcune critiche rivolte indirettamente ad altri volti noti del mondo dello spettacolo italiano. Ha risposto agli attacchi riguardanti il cosiddetto “trash” nei suoi programmi sostenendo invece che raccontare storie semplici legate alla vita quotidiana degli italiani non può essere considerata una colpa né tantomeno ridotta a mero intrattenimento superficiale.
Ha ricordanto esempi celebri come quello de “La Corrida”, format popolare ampiamente apprezzatto nel passato, per mettere in discussione le etichette usate contro certi tipi di spettacolo televisivo.
Sul piano personale invece pochi colleghi avrebbero espresso solidarietà pubblica durante gli anni più duri: solo Gerry Scotti avrebbe manifestatto apertamente nostalgia verso la sua presenza sullo schermo mentre Simona Ventura avrebbe offerto sostegno telefonico privatamente insieme al compagno Giovanni Terzi. Per tutti gli altri invece manca ancora oggi qualsiasi segnale concreto.
L’intervista restituisce dunque l’immagine concreta delle sfide affrontate dietro le quinte oltre all’attesa paziente per tornare protagonista sulle reti nazionali italiane con un progetto costruito intorno alle sue capacità comunicative consolidate negli anni passati.