Ascolti in calo per l’isola dei famosi 2025, la rete responsabile delle scelte sbagliate
L’Isola dei famosi 2025 affronta un calo drastico degli ascolti a causa di scelte di palinsesto instabili e saturazione del pubblico, rischiando di compromettere il suo futuro.

L'Isola dei famosi 2025 registra un netto calo di ascolti a causa di una programmazione instabile, saturazione di reality su Canale 5 e frequenti abbandoni tra i concorrenti, nonostante una conduzione innovativa e un cast promettente. - Unita.tv
L’Isola dei famosi 2025 ha mostrato fin dall’inizio una discesa significativa negli ascolti televisivi. Dietro questo declino si celano scelte di palinsesto poco convincenti e un pubblico ormai saturo di reality. Analizziamo cosa ha portato questa edizione a perdere terreno e quali sono i punti chiave del suo andamento.
Il declino degli ascolti tra numeri e share in discesa
Dal debutto del 7 maggio fino alla terza puntata andata in onda il 21 maggio, L’isola dei famosi ha visto il proprio share passare dal 18,94% al 15,66%. Anche il numero di telespettatori è calato, scendendo da poco più di 2 milioni a meno di 1,9 milioni. Numeri in discesa che difficilmente si riescono a recuperare nel corso di una stagione.
Il calo segnala una perdita progressiva di interesse che si riflette anche sulla fiducia del pubblico verso il programma. La diminuzione riguarda il pubblico generale e si accompagna a un senso di stanchezza crescente verso il genere dei reality, già ampiamente consumato durante i mesi precedenti. L’assenza di una programmazione stabile contribuisce poi ad incrementare questa sfiducia difficile da superare.
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Se non recupera subito terreno, l’Isola rischia di naufragare del tutto. La disaffezione è palpabile, soprattutto in un periodo in cui l’offerta televisiva propone molte alternative e la fedeltà degli spettatori si basa su programmi ben calibrati nel tempo.
Palinsesto instabile e pubblico distratto da troppe proposte simili
L’instabilità nella collocazione del programma ha incrementato il problema. L’isola è partita di mercoledì, spostata poi al lunedì e infine tornata al mercoledì, a poche settimane dall’inizio. Questo “valzer” ha complicato la possibilità di fidelizzazione da parte degli spettatori, che faticano a ricordare quando sintonizzarsi in diretta.
Anche il contesto in cui si trova inserito il programma non agevola il suo successo. L’offerta di Canale 5 nelle prime serate evidenzia una saturazione di prodotti reality o affini che si susseguono senza pause, portando il pubblico a subire un vero surplus di contenuti simili.
Questa programmazione e collocazione hanno penalizzato soprattutto L’isola dei famosi, la quale, proposta in un contesto diverso, avrebbe potuto ottenere risultati migliori. Ma qui, così sovraccarico di reality, il pubblico tende a spegnere o a spostare l’attenzione altrove. Oltre alla mancanza di una programmazione coerente contribuisce un generale senso di affaticamento dello spettatore.
Una partenza promettente ma con molti dubbi
All’avvio dell’edizione, molti osservatori erano dubbiosi. La conduzione era affidata a Veronica Gentili, nota soprattutto per il suo lavoro nei talk politici, affiancata da Simona Ventura, volto storico della trasmissione. L’opinionista scelta aveva un nome ingombrante e l’idea di affiancare reality uno dietro l’altro sulla stessa rete stava già sollevando domande sul rischio di saturazione del pubblico.
Contrariamente a quanto previsto, la coppia Gentili-Ventura si è rivelata più fresca e meno stucchevole del previsto. Gentili ha evitato commenti melensi, mentre Ventura ha saputo stargli accanto senza oscurarla. I concorrenti, tra cui Mario Adinolfi e Nunzio, sembravano poter garantire dinamiche interessanti, con personalità ben definite pronte a dar vita a momenti di tensione e confronto vivi.
Questa Isola sembrava avere tutte le carte giuste per catturare l’attenzione degli spettatori, soprattutto grazie ad un cast in parte inedito e una conduzione diversa dal solito. Ma, nonostante questo, i risultati sul fronte ascolti non si sono dimostrati all’altezza delle aspettative iniziali.
Abbandoni a catena e problemi dietro le quinte del cast
L’Isola dei famosi non solo ha visto il pubblico diminuire ma ha avuto anche frequenti abbandoni tra i concorrenti. In sole due settimane, sei naufraghi si sono ritirati, un numero insolito che fa sorgere domande sulle condizioni di produzione, sulla gestione del cast e sull’attendibilità della scelta dei partecipanti.
Non è semplice convincere qualcuno a rinunciare al comfort quotidiano per andare in Honduras, affrontare fame, insetti e condizioni difficili. Questo porta a selezioni spesso affrettate o poco filtrate, con risultati di fragilità del cast sotto pressione. I concorrenti più giovani sono quelli che hanno segnalato maggior sofferenza, ma anche i nomi più noti sono usciti anzitempo.
Sul piano economico, L’isola è un programma molto costoso rispetto ad altri format come il Grande Fratello, e questa instabilità rappresenta un problema al di là degli ascolti: costa molto mantenere un ritmo così alto con ricambi continui.
Il continuo via vai dei concorrenti influisce sull’identificazione del pubblico e sulla qualità dello show, rischiando di trasformare un prodotto potenzialmente interessante in uno spettacolo frammentato e poco coerente.
Il peso della concorrenza interna tra reality e le scelte della rete
Negli ultimi mesi, Canale 5 ha proposto reality diversi, dal Grande Fratello a The Couple, quasi in modalità staffetta senza pause tra una trasmissione e l’altra. Il Grande Fratello 2024-2025 ha registrato ascolti medi attorno al 16,76%, con circa 2,1 milioni di spettatori, un risultato sotto la media storica.
The Couple – Una vittoria per due, invece, ha registrato ascolti molto bassi, non raggiungendo neanche un milione di telespettatori alla quarta puntata. Proprio per questo motivo il programma è stato interrotto bruscamente, senza finale né conclusioni ufficiali, con la premiazione devoluta in beneficenza.
L’isola dei famosi si è trovata a raccogliere non solo l’eredità degli ascolti bassi di questi show, ma anche i segni di un pubblico profondamente stanco di inseguire più format simili in poco tempo. Una concorrenza interna che ha finito per confondere e disperdere l’interesse, accentuando la rapidità della perdita di spettatori.
Questa situazione mette in luce un problema più ampio sulla pianificazione del palinsesto di Canale 5, incapace di gestire al meglio le offerte e il pubblico a cui si rivolge la rete.
Un’isola con potenzialità non valorizzate a causa delle strategie aziendali
La diciannovesima edizione presentava elementi per funzionare: una coppia di conduttrici inedita ma valida, un cast con personaggi capaci di costruire momenti intensi e temi di attualità.
Eppure, la rete ha impostato il programma in modo da limitarne la crescita, con spostamenti frequenti, sovrapposizioni con altri reality e una pianificazione poco attenta al pubblico potenziale. Il risultato è un programma che paga non la qualità intrinseca ma le scelte strategiche che lo hanno confinato in un contesto difficile.
Questa Isola rischia di essere ricordata come un’occasione persa, bruciata da mosse errate più che da difetti propri. Gli ascolti non lasciano molta speranza, ma resta il fatto che senza un’inversione di marcia nelle decisioni di collocazione e promozione, rischia di scomparire rapidamente.
L’esperimento condotto da Veronica Gentili si conferma come uno degli aspetti positivi, indicazione chiara che una conduzione diversa può rivoluzionare il tono di trasmissioni consolidate. Ma finché le scelte aziendali non si faranno meno contraddittorie, il destino di questa Isola rimane incerto.