In val di non, la tranquilla serata di inizio giugno di livio zucal, 80 anni, residente a romeno, si è trasformata in una tragica vicenda. L’uomo, uscito di casa intorno alle 20, non è più riuscito a fare ritorno. Dopo ore di ricerche intense condotte da soccorso alpino, carabinieri e vigili del fuoco, il suo corpo senza vita è stato rinvenuto vicino alla sua auto bloccata in una zona paludosa nei pressi di pradiei.
Le circostanze della scomparsa e la preoccupazione dei familiari
Quella sera di giugno, livio zucal è uscito apparentemente come tante altre volte, senza far sapere alla famiglia alcuna destinazione precisa. L’anziano viveva una vita riservata e abitudinaria, comportamento che aveva ormai consolidato nel tempo tra i compaesani di romeno. Non era insolito per i parenti non sapere esattamente dove andasse, così nessuno ha allertato subito le autorità.
Il silenzio al telefono ha cominciato a preoccupare soltanto dopo ore di assenza. Il cellulare squillava a vuoto, senza alcuna risposta. Nella notte non era arrivata alcuna notizia e, al primo mattino, la famiglia ha deciso di lanciare l’allarme ufficiale rivolgendosi ai carabinieri locali. Le condizioni ambientali non erano proibitive, ma il fatto che un uomo di ottant’anni non rispondesse a nessuno ha fatto scattare gli immediati soccorsi.
Le ricerche nella zona boschiva e il coinvolgimento delle autorità
Intorno alle 5 di mattina del giorno successivo, si è messa in moto una vasta operazione di ricerca. Hanno partecipato carabinieri, vigili del fuoco volontari e soccorso alpino. A loro si sono uniti anche numerosi cittadini, tutti impegnati nel setacciare la zona collinare e boscosa che circonda romeno. Si trattava di un territorio ricco di sentieri sterrati, conosciuto bene dall’anziano per le sue camminate abituali.
Volo e ricognizione dall’elicottero del soccorso alpino
Per ampliare il raggio d’azione, è stato mobilitato anche un elicottero del soccorso alpino. Il velivolo ha sorvolato le aree più ripide e meno accessibili, scandagliando pendii e radure. Dopo quasi un’ora di voli e ricerche dai cieli, i soccorritori hanno individuato un veicolo immerso nel fango, nascosto tra la vegetazione fitta. Quell’auto apparteneva a livio zucal e ha segnato la fine della sua sparizione.
Il ritrovamento drammatico e le prime indicazioni mediche
L’auto di livio zucal era impantanata in un terreno paludoso, a poca distanza dai pratelli di romeno. Era quasi impossibile muoversi con quel fango denso che bloccava le ruote. Vicino al mezzo, il corpo dell’uomo giaceva a terra. Le forze dell’ordine e i soccorritori intervenuti sul posto non hanno riscontrato evidenti tracce di violenza o segni di una colluttazione.
Le ricostruzioni preliminari indicano che livio possa aver subito un malore durante il tentativo di chiedere aiuto o forse nel provare a tornare indietro a piedi, una volta rimasto bloccato con l’auto. Vista l’età e la zona impervia, il malore è stato fatale. I sanitari giunti sul luogo hanno potuto solo constatare il decesso. Dopo l’autorizzazione delle autorità competenti, la salma è stata affidata ai servizi funebri.
Riflessioni in ambito locale
Il caso ha acceso l’attenzione locale, ricordando quanto anche ambienti familiari e zone conosciute possano diventare pericolosi, soprattutto per chi soffre di problemi di salute o si trova in solitudine. Le ricerche e la risposta tempestiva dei soccorsi hanno portato alla rapida soluzione della sparizione, impedendo così ulteriori complicazioni.
Scomparsi in circostanze simili, fatti come questo evidenziano la necessità di vigilanza e attenzione, soprattutto tra gli anziani che vivono da soli e frequentano aree isolate. Questi episodi, spesso silenziosi, sottolineano quanto l’assistenza familiare e la rete di sicurezza locale svolgano un ruolo cruciale.