Antonia Salzano racconta i segni di Carlo Acutis dall’aldilà in attesa della canonizzazione posticipata
La canonizzazione di Carlo Acutis è rinviata a causa della morte di Papa Francesco. La madre, Antonia Salzano, condivide emozionanti testimonianze sul legame con il figlio e l’attesa per la cerimonia.

La canonizzazione di Carlo Acutis è stata posticipata dopo la morte di papa Francesco; nel frattempo, la madre Antonia Salzano racconta a Verissimo il profondo legame spirituale con il figlio e l’attesa della cerimonia a Milano. - Unita.tv
La canonizzazione di Carlo Acutis, giovane beato milanese noto per la sua fede e il suo impegno verso i poveri, è stata rimandata a causa della recente scomparsa di papa Francesco. Nel frattempo, la madre di Carlo, Antonia Salzano, si è raccontata davanti alle telecamere di Verissimo, svelando testimonianze personali e segni che continuano a rafforzare il legame tra lei e il figlio defunto. Questo racconto emozionante offre uno sguardo su come la famiglia viva questo momento delicato e attende la nuova data ufficiale della canonizzazione.
Il rinvio della canonizzazione di carlo acutis legato alla morte di papa francesco
La data prevista per la proclamazione di Carlo Acutis santo era il 27 aprile 2025. La morte di papa Francesco, avvenuta pochi mesi prima, ha portato un rallentamento nelle procedure vaticane, spostando in avanti la cerimonia di canonizzazione. Antonia Salzano ha spiegato che la notizia ha impattato anche i pellegrini e i devoti che già si erano mossi da vari paesi per assistere all’evento. Alcuni, arrivati da lontano, si sono trovati a partecipare invece all’elezione del nuovo pontefice, un evento che inevitabilmente ha catturato l’attenzione globale e assorbito buona parte dell’attività vaticana.
La madre di Carlo ha sottolineato come, nonostante il posticipo, la voglia di ricordare il figlio santo non si sia spenta. Famiglie e fedeli continuano a guardare con speranza all’annuncio ufficiale che presto arriverà. Anche nel clima di attesa la figura di Carlo rimane centrale per le comunità di tutto il mondo, soprattutto per quelle più legate al volontariato e alla spiritualità cristiana.
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Durante l’intervista ad Verissimo, Antonia Salzano ha svelato alcuni degli episodi più toccanti vissuti dopo la morte di Carlo, che testimoniano un legame che supera la morte. Il primo ricordo riguarda il modo in cui Carlo, già da bambino, mostrava un cuore generoso e attento. A soli 9 anni, secondo quanto raccontato dalla madre, aveva organizzato una sorta di “caritas domestica”, raccogliendo vestiti, coperte e alimenti per chi si trovava in difficoltà nel centro di Milano, dove la famiglia abitava.
Questa vocazione per aiutare gli altri ha segnato tutta la sua breve vita e ha lasciato un segno profondo in chi gli era vicino. Sul piano spirituale, Antonia ha parlato dei segnali che il figlio le ha inviato dopo la sua scomparsa. Tra i segni più importanti c’è la previsione della nascita di due gemelli, avvenuta quando la madre aveva perso ogni speranza di maternità. Carlo le aveva detto “di non arrendersi” e poco dopo la notizia della gravidanza è arrivata, confermando quella promessa.
La donna ha descritto questi episodi come momenti di consolazione e forza, soprattutto nei giorni difficili. Nel racconto non mancano altri segni simbolici, come sogni ricorrenti e coincidenze che accendono la speranza dentro la famiglia. Questi elementi rafforzano la percezione che Carlo sia presente, anche ora, con attenzione e affetto.
La figura di carlo acutis nel contesto milanese e internazionale
Carlo Acutis rappresenta un modello di fede giovane legato a valori concreti. Nato e cresciuto a Milano, si è distinto per la capacità di unire la tecnologia alla spiritualità, creando anche un archivio digitale dei miracoli riconosciuti dalla chiesa cattolica. Il suo impegno nel volontariato e l’attenzione ai più fragili hanno fatto di lui un punto di riferimento per molte realtà parrocchiali e gruppi giovanili.
La sua morte precoce, nel 2006 poco prima dei 16 anni, ha però rafforzato l’eco del messaggio cristiano che aveva promosso. Oggi, la sua figura è seguita e venerata non solo in Italia ma anche all’estero. L’attesa per la canonizzazione sta alimentando pellegrinaggi e iniziative culturali dedicate alla spiritualità giovanile. La testimonianza di Antonia Salzano contribuisce ad avvicinare il pubblico, mostrando l’aspetto umano e familiare di una vicenda che tocca migliaia di persone.
Il legame con milano e la spiritualità giovanile
Questo ritratto di Carlo, fatto di gesti semplici e attenzione agli altri, emerge anche nelle parole e nelle storie raccolte da chi lo ha conosciuto. La speranza di vederlo presto proclamato santo resta viva, alimentata anche da questi racconti diretti e da quelle emozioni che solo la famiglia può trasmettere.
Attesa e occasione: milano al centro delle celebrazioni future
Milano si prepara ad accogliere nuovamente fedeli e visitatori quando la data della canonizzazione sarà stabilita. L’impatto di Carlo Acutis nella città è tangibile con numerosi eventi in programma, scuole, parrocchie e associazioni coinvolte. La città mantiene un legame forte con questa storia, dato che proprio qui Carlo è vissuto e ha lasciato tracce importanti.
La sospensione temporanea dell’evento ha portato qualche incertezza, ma non ha spento l’entusiasmo di chi ricorda il giovane e attende di condividere insieme il momento ufficiale. Fonti vaticane annunciano che i preparativi continueranno e che la conferma della data arriverà a breve. Intanto, la testimonianza di Antonia Salzano rappresenta un invito a non perdere di vista la vita concreta di Carlo e i valori che ha incarnato.
L’attenzione resta alta anche sui segni personali e sul racconto famigliare, aspetti che aggiungono una dimensione profonda e intima all’attesa in corso. Le storie raccolte dai media contribuiscono a tenere viva la memoria e a rafforzare la partecipazione della comunità cristiana, pronta a celebrare una nuova pagina importante nel cammino del beato milanese.