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anticipazioni su cuori 3: nuovi personaggi, storie e il ritorno della fiction rai ambientata nel passato

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La terza stagione di Cuori si prepara a tornare con novità importanti che mescolano generi e personaggi consolidati a nuove figure. L’evento all’Italian Global Series Festival ha offerto uno sguardo approfondito sulla serie Rai, con Matteo Martari protagonista e Giulio Scarpati tra le new entry. La fiction continua a raccontare la cardiochirurgia degli anni ’50 e ’60, intrecciando drammi umani e medici in un contesto storico ricco di tensioni.

Com’è nato cuori: dal progetto torinese alla scelta del medical period drama

Cuori nasce da una richiesta precisa della Rai al centro produzione di Torino: sviluppare una lunga serialità ambientata nei teatri già usati per Non uccidere. L’obiettivo era creare una serie con molte scene interne, quasi teatrali, che potesse distinguersi nel panorama televisivo italiano. Il genere hospital è stato scelto come base narrativa perché consentiva di esplorare storie intense in spazi chiusi.

Negli anni precedenti le serie medical italiane non avevano avuto grande successo forse perché il contesto sanitario reale non si sposava bene con le trame edificanti proposte dalla tv pubblica. La svolta è arrivata quando gli autori hanno deciso di ambientare la storia in un periodo storico preciso, gli anni ’50-’60, epoca d’oro per la cardiochirurgia italiana. Questo setting ha permesso di raccontare i progressi scientifici come grandi sfide eroiche simili alla conquista della Luna.

L’approccio al “period” ha dato respiro narrativo alla fiction evitando cliché contemporanei e offrendo uno sguardo distaccato ma coinvolgente sul mondo ospedaliero dell’epoca.

Apprendere i gesti chirurgici: il lavoro sul set di cuori

Per rendere credibile ogni scena chirurgica Matteo Martari ha spiegato quanto sia stato importante imparare i gesti tecnici necessari dentro la sala operatoria anche se ricostruita in studio. Gli attori hanno seguito ore di lezioni specifiche per muoversi correttamente tra strumenti medici ed equipe sanitaria senza risultare finti o goffi.

Il periodo storico aggiungeva un ulteriore livello da rispettare nella postura e nelle abitudini dei personaggi; infatti Martari ha cercato una fisicità più rigida rispetto ai modi moderni per riflettere lo stile dei chirurghi dell’epoca. Questo dettaglio contribuisce ad immergere lo spettatore nell’atmosfera retrò della serie senza sacrificare realismo o naturalezza.

Il lavoro fisico si è quindi affiancato allo studio del carattere dei protagonisti che devono rappresentare medici appassionati ma anche uomini segnati dalle difficoltà personali tipiche del tempo post-bellico italiano.

Cuori 3 tra conferme sentimentali e nuovi ingressi nel cast

La terza stagione mantiene al centro delle vicende il rapporto amoroso tra il personaggio interpretato da Matteo Martari e Delia , dove cuore indica sia l’organo medico sia quello emotivo legato ai sentimenti profondi dei protagonisti.

Giulio Scarpati entra nel cast portando esperienza ma soprattutto un ruolo insolito rispetto alle stagioni precedenti: interpreta un sensitivo molto curato nell’aspetto estetico, figura misteriosa che arricchisce l’intreccio narrativo introducendo elementi nuovi nella dinamica ospedaliera classica.

Scarpati ha sottolineato la qualità delle scenografie create nei teatri di posa dove si gira Cuori definendole tra le più belle viste ultimamente in Italia; questo aspetto tecnico evidenzia l’impegno produttivo dietro alla fiction Rai valorizzando professionalità artigianali spesso poco visibili al pubblico finale.

Matteo Martari considera Scarpati “un acquisto prezioso” capace non solo d’incrementare valore artistico ma anche d’alleggerire l’ambiente sul set grazie all’ironia portata fuori dalle riprese quotidiane.

Novità narrative nella terza stagione

Cuori 3 introduce diversi cambiamenti significativi nelle trame ospedaliere ed emotive. Tra questi spicca l’arrivo del nuovo primario interpretato da Fausto Maria Sciarappa, figura destinata a scuotere equilibri consolidati dentro l’ospedale torinese.

Una rivoluzione riguarda anche il corpo infermieristico che smette d’essere solo religioso per accogliere presenze più laiche. Questa trasformazione apre storyline complesse legate ai conflitti interni fra reparti diversi, come quello pneumologico chiamato ad assistere un bambino tenuto in polmone d’acciaio, situazione delicatissima fonte naturale di attriti con i medici cardiologi protagonisti.

Inoltre Carolina Sala debutta nella parte della cantante misteriosa descritta come “una bomba a orologeria”, elemento destinato ad aumentare suspense ed emozioni nelle puntate future. Le relazioni sentimentali subiscono ulteriormente scosse creando intrecci sempre più serrati fra i vari interpreti principali.

Matteo Martari riflette su ciò che rimpiange degli anni Cinquanta sottolineando soprattutto “il tempo,” inteso come capacità umana ancora possibile allora: poter dedicarsi alle cose senza fretta né stress appare oggi quasi impossibile mentre allora faceva parte dello stile quotidiano. Forse proprio questa atmosfera sospesa contribuisce all’empatia suscitata dalla serie presso gli spettatori italiani.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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