La commedia tutta colpa del rock di Andrea Jublin debutta alla 55esima edizione del Giffoni Film Festival. Il film riunisce volti noti come Lillo Petrolo, Elio e Maurizio Lastrico, protagonisti di un racconto che intreccia musica e storie di riscatto. La pellicola arriva al cinema grazie a Piperfilm dopo la presentazione in anteprima al festival dedicato ai giovani spettatori.
Il cast e la produzione dietro tutta colpa del rock
Tutta colpa del rock si presenta con un cast ricco di interpreti amati dal pubblico italiano. Tra loro spiccano Lillo Petrolo, che ha anche contribuito alla sceneggiatura, Maurizio Lastrico ed Elio. Questi attori hanno già lavorato insieme nella serie Boris, consolidando una sintonia evidente sullo schermo. Accanto a loro ci sono Naska, Valerio Aprea e Carolina Crescentini tra gli altri nomi importanti.
La produzione è firmata Be Water Film in collaborazione con Piperfilm e Netflix. Questa sinergia ha permesso di realizzare una commedia che punta su temi attuali come la musica come mezzo per superare difficoltà personali. La distribuzione cinematografica sarà affidata a Piperfilm dopo il lancio ufficiale al Giffoni Film Festival 2025.
Trama: un ex chitarrista in cerca di riscatto nel carcere
Il protagonista Bruno è un ex chitarrista rock caduto in disgrazia per via dei suoi difetti: bugiardo patologico, egoista e padre assente. Dopo una serie di scelte sbagliate finisce dietro le sbarre dove sembra aver toccato il fondo della sua esistenza. Proprio lì trova però l’opportunità inattesa per cambiare vita.
Bruno decide infatti di formare una band composta da altri detenuti con cui partecipare al Roma Rock Contest. L’obiettivo è vincere i soldi necessari per mantenere la promessa fatta alla figlia Tina: portarla negli Stati Uniti per vivere un vero “Rock Tour“. Questo progetto diventa motivo d’orgoglio ma anche sfida personale da affrontare giorno dopo giorno all’interno della prigione.
I personaggi secondari: musicisti improbabili ma pieni di umanità
Intorno a Bruno si crea un gruppo eterogeneo formato da detenuti ognuno con caratteristiche molto diverse tra loro ma accomunati dalla passione musicale. Roberto è compagno di cella affettuoso nonostante le difficoltà familiari; Osso appare minaccioso ma nasconde fragilità profonde; il Professore rappresenta invece l’intellettuale silenzioso dentro quel contesto difficile.
Eva porta energia sul palco come batterista fuori dagli schemi mentre K Bone emerge dall’esperienza trapper trasformandosi nel cuore pulsante della band grazie alle sue capacità creative e motivazionali. Le dinamiche tra questi personaggi danno vita ad episodi comici alternati a momenti intensi che raccontano amicizia vera oltre ogni pregiudizio o limite imposto dalla detenzione.
Musica come strumento narrativo fra comicità e riscatto sociale
La musica assume nel film funzione centrale non solo artistica ma anche simbolica. Diventa ponte tra vite spezzate, occasione concreta per costruire legami nuovi dentro uno spazio chiuso come quello carcerario. Le prove della band mostrano scontri inevitabili dovuti alle personalità forti, ma pure momenti condivisi capaci d’infondere speranza.
Il Roma Rock Contest rappresenta così più che una gara musicale: è metafora dell’impegno personale verso obiettivi possibili malgrado errori passati o situazioni avverse. Tutta colpa del rock racconta attraverso toni leggeri storie complesse senza rinunciare all’ironia tipica delle commedie italiane contemporanee.
L’anteprima al Giffoni conferma interesse crescente verso produzioni capaci d’unire intrattenimento popolare con temi socialmente rilevanti, offrendo allo stesso tempo volti noti pronti ad affrontare ruoli sfidanti lontani dai cliché abituali dei generi tradizionali italiani oggi presenti nelle sale cinematografiche italiane nel 2025.
