Anna Mazzamauro ricorda Paolo Villaggio: il legame tra cinema e teatro a 50 anni da Fantozzi
Anna Mazzamauro riflette sul suo legame con Paolo Villaggio e il ruolo iconico della signorina Silvani in “Fantozzi”, in occasione del cinquantesimo anniversario del film, al cinema Barberini di Roma.

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Il mondo del cinema italiano si appresta a celebrare un anniversario significativo: i 50 anni dall’uscita di “Fantozzi“, il film che ha segnato un’epoca e ha dato vita a uno dei personaggi più iconici della commedia italiana. Anna Mazzamauro, l’attrice che ha interpretato la signorina Silvani, ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista, rivelando il suo legame con Paolo Villaggio, l’indimenticabile protagonista del film. La sua testimonianza offre uno sguardo interessante su come il personaggio di Fantozzi abbia influenzato la sua carriera e la percezione del pubblico.
Il ricordo di Paolo Villaggio e il personaggio di Fantozzi
In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Anna Mazzamauro ha espresso la sua gratitudine nei confronti di Paolo Villaggio, sottolineando come il suo lavoro abbia contribuito alla sua riconoscibilità nel mondo dello spettacolo. “La gente per strada mi riconosce soprattutto grazie a Fantozzi“, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di questo legame per un attore. La signorina Silvani, interpretata da Mazzamauro, è diventata un simbolo di un’epoca e il suo personaggio ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva.
Il film, uscito il 27 marzo 1975, ha introdotto il pubblico al ragionier Ugo Fantozzi, un antieroe che rappresenta i vinti e gli umiliati della società. La proiezione speciale per il cinquantesimo anniversario si terrà al cinema Barberini di Roma, con la partecipazione di ospiti illustri, tra cui Elisabetta Villaggio, Emanuele Salce e Plinio Fernando. Tuttavia, Anna Mazzamauro non sarà presente all’evento a causa di impegni teatrali, ma la sua assenza ha sollevato interrogativi su possibili dissapori con la famiglia Villaggio.
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Un rapporto complesso tra Mazzamauro e Villaggio
Anna Mazzamauro ha rivelato che il suo rapporto con Paolo Villaggio era limitato al set. “Io e Paolo non eravamo amici, ci incontravamo solo sul set”, ha spiegato, ricordando un episodio in cui chiese a Villaggio perché non fossero riusciti a diventare amici. La risposta di Villaggio, che scherzò sulla sua preferenza per frequentare persone ricche e famose, ha lasciato Mazzamauro con un misto di sorpresa e ironia. Nonostante la mancanza di un legame personale, la loro collaborazione ha dato vita a momenti memorabili nel cinema italiano.
Il personaggio della signorina Silvani, una donna affascinante e manipolativa, ha rappresentato una sfida per Mazzamauro. “Questo personaggio per me è stato croce e delizia”, ha affermato, sottolineando come la sua identificazione con il ruolo abbia limitato le sue opportunità artistiche in altri ambiti, come il teatro. La signorina Silvani è diventata un simbolo per molte donne, incarnando una figura autentica e lontana dai canoni di bellezza tradizionali.
L’eredità di Fantozzi e il futuro di Mazzamauro
Anna Mazzamauro ha descritto “Fantozzi” come un film senza tempo, la cui genialità continua a risuonare anche dopo cinquant’anni. La sua carriera, segnata dall’accettazione di ruoli atipici, ha trovato una svolta grazie alla collaborazione con il regista Luciano Salce. Durante il primo incontro con Salce e Villaggio, Mazzamauro si presentò con un look audace, che colpì entrambi. La sua interpretazione della signorina Silvani ha dimostrato che il cinema può essere un luogo di espressione e di sfida ai pregiudizi.
Guardando al futuro, Mazzamauro ha espresso il desiderio di tornare sul grande schermo, rivelando che un progetto interessante le è stato proposto. Sebbene non voglia anticipare nulla, ha lasciato intendere che potrebbe essere un’opportunità entusiasmante. Nel frattempo, l’attrice si prepara a tornare in scena con un nuovo spettacolo, “Brava, Bravissima. Anche meno“, continuando a dimostrare la sua versatilità e il suo amore per il teatro.
L’eredità di Paolo Villaggio e del suo personaggio Fantozzi rimane viva, e il contributo di Anna Mazzamauro alla storia del cinema italiano è indiscutibile. La celebrazione di questo anniversario rappresenta non solo un omaggio a un grande artista, ma anche un riconoscimento del potere del cinema e del teatro nel raccontare storie che toccano il cuore e l’anima del pubblico.