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Amazon mgm studios e il prossimo james bond, stop alla regia di alfonso cuaron sul 26° capitolo

Amazon mgm studios cerca un regista per il 26° film di James Bond dopo il rifiuto di Alfonso Cuarón, complicando i piani per la produzione del celebre franchise cinematografico.

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Amazon MGM Studios ha acquisito il franchise di James Bond, ma deve trovare un nuovo regista per il 26° film dopo il rifiuto di Alfonso Cuarón, che ha deciso di non dirigere il progetto per motivi artistici ed economici. - Unita.tv

Amazon mgm studios ha preso il controllo completo del franchise di James Bond, ma ora si trova davanti a una difficoltà inattesa: trovare un regista per il 26° film della saga. Il nome di Alfonso Cuarón, uno dei registi più apprezzati negli ultimi anni, era emerso con forza nelle settimane scorse come possibile guida del progetto. Proprio questo scenario sembra però sfumare, complicando i piani dello studio che ha investito molto per assicurarsi i diritti del celebre agente segreto.

Il dietro le quinte dell’accordo e le voci su alfonso cuaron

Negli ultimi mesi, Amazon mgm studios ha puntato molto su Alfonso Cuarón per dirigere il nuovo capitolo di James Bond. Le indiscrezioni sono nate da diverse fonti vicine al franchise, tra cui esperti del settore e insider. Un mese prima dello scoppio di queste notizie, un collaboratore vicino a mgm aveva raccontato a Jeff Sneider che David Heyman, produttore del franchise, considerava Cuarón un candidato concreto. Pochi giorni dopo, Matt Belloni, altro insider riconosciuto, ha confermato di aver sentito riferimenti a trattative in corso tra il regista e Amazon per una nuova idea di film.

Lo stesso Cuarón, durante una masterclass a Parigi, aveva lasciato aperta la possibilità di dirigere Bond, precisando che “tutto dipendeva dal raggiungimento di un accordo.” Tutto sembrava quindi allineato per una collaborazione che avrebbe dato al franchise una nuova impronta artistica. Ma qualcosa è cambiato.

Le ragioni dietro il rifiuto di cuaron e i problemi di gestione del progetto

Al momento non si conoscono con precisione le ragioni del dietrofront di Alfonso Cuarón. Secondo alcune fonti, la questione potrebbe riguardare aspetti sia artistici che economici. È noto che Cuarón negli anni ’80 scelse di non lavorare alla saga, anche allora per questioni legate alla gestione delle scene d’azione, che venivano affidate a un team separato, approvato dalla famiglia Broccoli, detentrice dei diritti. Forse oggi il regista ha trovato risposte simili o condizioni che non gli hanno consentito di dedicarsi al progetto con la libertà creativa che voleva.

L’urgenza di Amazon mgm studios è grande. Lo studio ha sborsato circa un miliardo di dollari per acquisire i diritti di Bond e vuole mettere in moto rapidamente la produzione. Gli sceneggiatori sono già al lavoro sul copione del 26° episodio, ma senza un regista l’intero progetto rischia di inciampare nei tempi. Serve un nome con cui definire la squadra di produzione al più presto.

Il percorso recente di alfonso cuaron e la sua assenza dal grande schermo

Dopo il grande successo di Roma, film del 2018 che gli è valso l’Oscar, Alfonso Cuarón non ha più diretto film per il cinema. Nel frattempo, ha lavorato alla serie Apple TV+ “Disclaimer – La vita perfetta”, un progetto televisivo molto diverso dai blockbuster a cui Bond appartiene. Questa pausa lo ha portato lontano dalle produzioni cinematografiche di grande scala, e non a caso la sua scelta di non dirigere Bond 26 segna una svolta nella sua carriera recente.

La notizia apre spazi per nuovi scenari, perché il regista potrebbe presto tornare con un altro progetto, che sarà annunciato probabilmente entro l’anno. Ma quel progetto, chiaramente, non sarà il prossimo 007. Amazon mgm studios dovrà quindi rivolgersi ad altri nomi per portare avanti la saga di James Bond, in un momento decisivo per il futuro del franchise più celebre del cinema di spionaggio.