Alien: pianeta terra, nuova serie tv del franchise con Sydney Chandler e ambientazione terrestre nel futuro
La serie “Alien: pianeta terra” con Sydney Chandler nel ruolo di Wendy esplora una nuova narrativa terrestre, affrontando minacce aliene in un contesto futuristico e introducendo un cast originale per il 2025.

"Alien: pianeta terra" è la nuova serie tv di Noah Hawley che sposta la saga Alien sulla Terra, ambientata 70 anni nel futuro, con una protagonista inedita e un cast nuovo, puntando su tensione, atmosfera horror e temi attuali, in arrivo nel 2025. - Unita.tv
La nuova serie tv “Alien: pianeta terra” rinnova il franchise di Alien portando la saga dagli spazi siderali direttamente sul nostro pianeta, con una trama ambientata settant’anni nel futuro e una protagonista inedita. Con Sydney Chandler nel ruolo di Wendy, questo prodotto creato da Noah Hawley per FX si propone di esplorare minacce aliene in un contesto terrestre, distaccandosi dalle storiche ambientazioni spaziali. Un cambio di prospettiva che si riflette anche nei personaggi, con un cast nuovo e un racconto che precede gli eventi del film originale del 1979. L’attesa cresce tra gli appassionati del genere e del franchise per la messa in onda prevista nel 2025.
Ambientazione e trama: l’alieno arriva sulla terra, a settant’anni dal presente
La serie prende una strada diversa rispetto alla tradizione di Alien, ambientandosi interamente sulla Terra e collocandosi temporalmente settanta anni avanti rispetto al nostro tempo. Questo setting permette di affrontare la narrativa con altri occhi, introducendo dinamiche e pericoli in un ambiente conosciuto ma futuristico. A differenza dei film precedenti, qui non si segue Ellen Ripley o altri personaggi già noti, ma un gruppo completamente nuovo alle prese con la comparsa delle creature aliene sul pianeta natale. Questa scelta narrativa è voluta per creare un racconto indipendente, che però mantiene un filo diretto con i temi e l’atmosfera horror fantascientifica che hanno reso celebre il franchise.
Un futuro prossimo tra paura e tecnologia
La produzione si è concentrata su questo futuro prossimo per approfondire paure e tensioni umane legate alla convivenza con una minaccia aliena, riflettendo sul rapporto tra l’uomo, la tecnologia e il diverso. La Terra diventa così il teatro di questa lotta, con scenari e ambienti che saranno un elemento visivo e narrativo chiave per trasmettere quella sensazione di disagio che ha sempre caratterizzato Alien.
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Le riprese si sono svolte principalmente in Thailandia, scelta che ha imposto alcune difficoltà logistiche e ritardi dovuti alla pandemia di Covid-19 e allo sciopero degli attori nel 2023. Questi eventi hanno rallentato il piano originale, ma non hanno fermato la realizzazione, che ha saputo mantenere alta la qualità e l’attesa per la serie.
Sydney chandler interpreta wendy, un nuovo volto in prima linea contro l’alieno
Sydney Chandler ha il compito di portare in scena Wendy, un personaggio pensato per non essere un’imitazione di Ellen Ripley ma una figura originale, con caratteri e sfumature proprie. Chandler, nota per la sua esperienza nella serie “Pistol”, non si è mai confrontata direttamente con l’icona di Sigourney Weaver e ha voluto sottolineare questa distanza. In un’intervista, ha dichiarato “non ho sentito la pressione di dover assomigliare a Ripley, ma mi sono concentrata nel dare vita a un personaggio credibile nel proprio mondo.”
Wendy appare come una donna forte e determinata, ma anche complessa, inserita in una storia ambientata sulla Terra e centrata su sfide che la spingono a confrontarsi con situazioni estreme e sconosciute. Il ruolo punta ad approfondire la dimensione umana e psicologica oltre che il lato d’azione, mettendo in luce la capacità di adattamento e la resilienza di fronte all’invasione aliena.
Un protagonista femminile rinnovato
Questo approccio lascia spazio a una nuova visione del “protagonista femminile” dentro il franchise, che introduce temi di interpretazione più attuali pur mantenendo l’eredità della saga. Wendy diventa così un tassello di questa evoluzione.
Cast e personaggi: volti nuovi per una narrazione di gruppo
Il cast di “Alien: pianeta terra” include, oltre a Sydney Chandler, nomi come Timothy Olyphant nei panni di Kirsh, Alex Lawther come CJ e Samuel Blenkin interprete di Boy Kavalier. Il gruppo si completa con Essie Davis, Adarsh Gourav e Kit Young, che incarnano personaggi con ruoli diversi e storie alle spalle proprie, tutti coinvolti nello scontro con la nuova minaccia aliena.
Questa varietà di personaggi contribuisce a costruire una trama corale e ricca di tensione. Le donne rimangono centrali, confermando un filone consolidato nella saga, dove nei ruoli principali emergono volontà e carattere una volta rare nei prodotti simili. Lo scenario terrestre amplia le opportunità narrative, spaziando tra varie classi sociali e ambienti, in un racconto che vuole essere complesso senza perdere il ritmo serrato del thriller horror.
Ogni attore apporta dunque un proprio contributo alla costruzione della tensione, dei legami umani e delle dinamiche interne al gruppo, creando un tessuto narrativo denso e coinvolgente.
Produzione tra ostacoli e attese
La lavorazione della serie ha attraversato periodi complicati. Le riprese in Thailandia si sono incrociate con la pandemia di Covid-19 e uno sciopero degli attori della SAG-AFTRA nel 2023, che hanno costretto a sospendere e rimandare alcune fasi fondamentali del progetto. Questi imprevisti hanno influito sul calendario e sulla logistica, richiedendo una gestione attenta delle risorse e delle tempistiche.
Nonostante le difficoltà, la produzione è riuscita a raggiungere risultati significativi. La serie ha già mostrato un’anteprima in alcune sale durante la proiezione di “Alien: Romulus” nell’agosto del 2024. Questo episodio ha dato modo al pubblico di intravedere i volti dei protagonisti e una parte della trama, generando un riscontro positivo e alimentando la curiosità.
La gestione delle sfide dimostra la volontà di portare a termine un progetto complesso, mantenendo fede al prestigio di uno dei franchise più noti del cinema di fantascienza e horror.
La visione di noah hawley per tornare alle radici del franchise
Noah Hawley, creatore e produttore esecutivo della serie, ha voluto puntare su un ritorno ai motivi originali del primo Alien, più che proseguire la linea dei prequel come “Prometheus” e “Alien: Covenant”. Questa scelta significa tornare a un’atmosfera più cupa, fatta di paura vera e ambientazioni realistiche, dove la tensione nasce non solo dal mostro ma anche dal contesto umano e psicologico.
Hawley ha evidenziato l’importanza di creare protagoniste femminili credibili, capaci di misurarsi con situazioni estreme senza cedere a stereotipi. La sua attenzione si è concentrata sulle caratteristiche di autonomia e forza, da sviluppare nel quadro di una narrazione coerente e coinvolgente.
Questo orientamento mira a mantenere il franchise legato alla sua identità originaria, conservandone i punti di forza ma con un respiro attuale, pronto per nuove stagioni.
Il ruolo culturale della serie nel 2025 e l’impatto sul pubblico
La serie arriva in un momento in cui Alien continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati di fantascienza e horror. Ambientare la trama sulla Terra amplia l’accessibilità della storia e consente di affrontare tematiche d’attualità, come la convivenza con il diverso e la gestione della paura in un contesto familiare e riconoscibile.
L’attenzione alta sulle figure femminili consolida il messaggio di presenza e importanza di donne forti in scenari complessi, un tema che sta prendendo sempre più spazio nei media e nelle produzioni contemporanee. Questo potrebbe alimentare dibattiti e riflessioni attorno alla rappresentazione di genere e al ruolo delle protagoniste in narrazioni tipicamente dominate da figure maschili.
La serie sembra quindi posizionarsi come un prodotto capace di attirare non solo i fan storici ma anche uno spettro più ampio e variegato di pubblico, interessato a nuove declinazioni del mito alieno.
Possibili polemiche e reazioni: la sfida di una nuova continuità
Alcune critiche potrebbero emergere dalla decisione di non includere personaggi storici famosi come Ellen Ripley. Per molti fan, la mancanza di continuità con le storie del passato può risultare un problema, soprattutto in un ambiente così consolidato e amato.
Dall’altro lato, creare una trama autonoma e ambientata sulla Terra rappresenta anche un’opportunità per rigenerare la saga, offrendo spunti freschi e una diversa chiave di lettura alla minaccia aliena. Sarà interessante vedere come il pubblico e la critica accoglieranno questa soluzione e se la distanza dai classici si tradurrà in un successo narrativo o in un motivo di confronto acceso.
L‘equilibrio tra rispetto del passato e necessità di rinnovarsi rimane una delle sfide più complesse che il franchise dovrà affrontare con questa nuova uscita.