Nel 1981 la tragedia di Alfredino Rampi segnò l’Italia. Oggi i suoi genitori, *Franca e Ferdinando, continuano a portare avanti la sua memoria con un’associazione che ha ispirato la nascita della Protezione civile.*
Era il 10 giugno 1981 quando Alfredo Rampi, detto Alfredino, cadde in un pozzo artesiano profondo 60 metri a Vermicino, vicino Frascati. Aveva solo 6 anni. Per tre giorni interi l’Italia seguì con ansia le operazioni di salvataggio, trasmesse in diretta tv e radio.
Il piccolo rimase intrappolato nel buio del pozzo fino al tragico epilogo del 13 giugno: nonostante gli sforzi disperati dei soccorritori, Alfredino morì. Quel momento segnò profondamente il paese e cambiò per sempre il modo di affrontare le emergenze.
Come i media raccontarono una tragedia nazionale
A distanza di 44 anni da quei giorni drammatici, Rai2 ha trasmesso “La Tv nel Pozzo”, documentario firmato da Andrea Porporati. La voce narrante di Fabrizio Gifuni guida lo spettatore attraverso immagini d’archivio e testimonianze dirette.
Il racconto mostra come la cronaca si trasformò in uno spettacolo mediatico senza precedenti: una storia che tutti speravano finisse bene ma che invece si concluse con un dolore collettivo. Giornalisti, soccorritori ed esperti riflettono su quell’esperienza unica nella storia italiana.
Dal dramma alla nascita della Protezione civile
Franca Bizzarri e Ferdinando Rampi erano i genitori di Alfredino. Dopo la perdita del figlio più piccolo Riccardo nel 2015 per un infarto a soli 36 anni, hanno continuato a vivere lontani dai riflettori ma con una missione chiara.
Subito dopo la tragedia del pozzo decisero di fondare un’associazione dedicata ad Alfredino. L’obiettivo era sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza della sicurezza nei luoghi pubblici e privati.
Dall’associazione alla protezione civile
Quella onlus fu il primo passo verso qualcosa di più grande: la nascita ufficiale della Protezione Civile Italiana nel 1990. Un organismo fondamentale per gestire emergenze naturali o incidenti gravi sul territorio nazionale.
Franca e Ferdinando hanno così trasformato un dolore immenso in un impegno concreto per migliorare la prevenzione e il soccorso in Italia.
Ricordo vivo attraverso le generazioni
Oggi l’eredità di Alfredino vive non solo nelle istituzioni ma anche nella memoria collettiva degli italiani. La storia dei suoi genitori è esempio di forza silenziosa che nasce dalla sofferenza.
Il documentario di Rai ha riportato alla luce emozioni forti ma anche insegnamenti importanti su come affrontiamo le crisi oggi grazie a quel passato difficile.
Alfredino Rampi resta una figura simbolo per tutta Italia: non solo per la tragedia vissuta ma soprattutto per ciò che ha ispirato dopo quella terribile estate del ’81. Franca Bizzarri e Ferdinando Rampi sono ancora oggi testimoni vivi dell’importanza della prevenzione e dell’aiuto reciproco nei momenti più duri.
