Alessandra Celentano ha raccontato aspetti poco noti della sua vita e carriera durante il podcast in camerino, condotto da Marcello Sacchetta. L’insegnante di danza classica di Amici, spesso considerata severa, ha parlato senza filtri, ripercorrendo la sua scelta professionale e le dinamiche con alcuni ex allievi, tra cui Stefano De Martino. Questo dialogo ha messo a fuoco la filosofia dietro il suo ruolo di coach e le motivazioni che guidano il suo lavoro quotidiano.
Il piano b di alessandra celentano: il percorso verso la medicina mancato
Nella conversazione con Marcello Sacchetta, Alessandra ha rivelato che, in un’altra vita, avrebbe potuto intraprendere la carriera medica. Fin da ragazza, la passione per la medicina si è accesa grazie a un’enciclopedia che aveva in casa, un dono del padre che ha catturato la sua attenzione per molto tempo. Però la danza classica ha preso presto il sopravvento. Lei stessa ha ammesso di aver abbandonato prematuramente l’idea di studiare medicina per dedicarsi completamente alla danza. Ha descritto questa scelta come una decisione maturata con consapevolezza e chiarezza, sottolineando di aver trovato nella danza «la vera vocazione» della sua vita.
La responsabilità e il rigore nel lavoro con gli allievi di amici
Questa determinazione si riflette anche nel modo in cui gestisce la sua attività con i ragazzi di Amici, dov’è nota per il suo rigore. Celentano ha spiegato di sentirsi responsabile non solo per il progresso tecnico, ma anche per il percorso personale degli allievi; per questo si sente obbligata a mantenere un atteggiamento duro. Dire la verità, secondo lei, rappresenta un atto di generosità, indispensabile per aiutare i giovani a crescere, anche se questo può apparire severo o spietato. La professoressa ha sottolineato che il suo perfezionismo è parte integrante di questa missione.
Il metodo celentano: tra severità e generosità verso gli allievi
L’intervista si è concentrata anche sull’immagine pubblica di Alessandra Celentano, spesso associata a un carattere intransigente e implacabile. Lei però si è difesa con fermezza, sostenendo di essere molto generosa con chi si impegna e di avere a cuore il benessere e la crescita dei ragazzi. Ha affermato che la disciplina e le regole sono indispensabili per far emergere il talento e per costruire basi solide. Il “no” e le critiche sono parte del percorso educativo, necessari a evitare illusioni dannose.
La professoressa ha chiarito che l’onestà, anche quando è difficile, rappresenta un confronto diretto necessario, e che evitare di dire la verità sarebbe una forma di danno peggiore. Questo approccio si traduce in un forte impegno nel formare gli allievi non solo dal punto di vista tecnico ma anche in termini di consapevolezza e capacità di scelta. Ne consegue una relazione fatta di rigore, ma anche di profondo rispetto per chi affronta un percorso duro e impegnativo.
Rapporto con stefano de martino
Nel corso dell’intervista sono spuntati riferimenti a Stefano De Martino, uno degli ex allievi più famosi, con cui Alessandra ha avuto un rapporto professionale complesso ma importante. L’insegnante ha ricordato quel periodo senza reticenze, sottolineando come ogni critica fatta fosse animata dall’intenzione di migliorare e di stimolare la crescita artistica e personale.
Ricordi e rapporti con gli allievi: la sincerità come filo conduttore
Alessandra ha raccontato anche alcuni momenti vissuti con gli allievi, mettendo in luce i lati meno conosciuti di rapporti spesso giudicati superficiali o freddi dall’esterno. Ha riconosciuto che la sua figura può risultare difficile, ma ha difeso con convinzione il valore della sincerità nei confronti dei ragazzi. La sua priorità rimane quella di offrire strumenti solidi, aiutandoli a capire le proprie capacità e a gestire le difficoltà.
Questo approccio non cambia con l’età o la fama degli ex allievi. Nel caso di Stefano De Martino, per esempio, Alessandra ha confermato la volontà di mantenere un rapporto incentrato sulla verità e sul rispetto dei ruoli. Ha evitato toni polemici, ma ha precisato che la franchezza è sempre stata la chiave per qualsiasi dialogo, anche quando questo suscitava reazioni contrastanti.
Smentire gli stereotipi sul suo carattere
Nel raccontare i suoi metodi, l’insegnante ha scalfito alcuni stereotipi creati dal pubblico e dai media, spiegando che la sua fermezza non corrisponde a rigidità senza sentimento. È un equilibrio delicato, fatto di regole e di sostegno, che mira a forgiare non solo ballerini ma persone più consapevoli delle proprie scelte.
Questa intervista rappresenta un raro momento di apertura da parte di Alessandra Celentano, che ha parlato senza filtri della sua personalità e delle ragioni che guidano le sue decisioni in un ambiente televisivo spesso complicato e sotto la lente del giudizio del pubblico.
