Al salone del libro di torino 2025 vince la non fiction al femminile tra biografie e inchieste
Il Salone del libro di Torino 2025 mette in luce la forza delle donne nella letteratura, con opere che esplorano temi al femminile e racconti personali, tra biografie e narrazioni vere.

Il Salone del libro di Torino 2025 ha messo al centro narratrici e temi femminili, con una forte presenza di opere di non fiction che uniscono biografia, impegno civile e riflessioni intime, confermando il ruolo vitale delle donne nel panorama editoriale contemporaneo. - Unita.tv
La recente edizione 2025 del Salone del libro di Torino ha confermato un trend marcato: i riflettori si sono puntati soprattutto su narratrici e temi al femminile. Il volume più venduto resta L’amore mio non muore di roberto saviano, ma al centro dell’attenzione ci sono soprattutto scrittrici e protagoniste donne, tra biografie, inchieste e riflessioni intime. La proposta letteraria predilige saggi, memoir e narrative basate su storie vere, esplorando vicende personali e collettive con uno stile che unisce cronaca e lirismo. I titoli più significativi tracciano un quadro dei contenuti affrontati quest’anno, dall’impegno civile ai percorsi individuali, fino alle indagini storiche.
La forza delle donne nel panorama editoriale torinese
Il Salone del libro di Torino 2025 continua a registrare una presenza femminile dominante nel pubblico e tra gli autori principali. Se il libro più venduto è di roberto saviano, interessante è che la sua opera ruoti attorno alla figura di rossella casini, vittima della ‘ndrangheta, evidenziando come il racconto di esperienze femminili intrighi e mobiliti i lettori. Gli stand e gli incontri hanno dato spazio a molte donne che, con penna e voce, affrontano temi complessi e necessari.
Le autrici spesso intrecciano biografia e cronaca, creando un linguaggio vicino al new journalism. Questo genere mantiene salda la sua presa proponendo non solo fatti ma anche introspezioni e dettagli lirici, catturando l’attenzione di un pubblico attento e variegato. La presenza femminile non è solo quantitativa, ma anche qualitativa, poiché molte scrittrici propongono opere dallo spessore narrativo e dalla ricchezza di contenuti elevata.
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Un sistema editoriale in fermento
La commistione tra produzione culturale e dibattiti è stata costante, rivelando un sistema editoriale che, pur in difficoltà, trova nelle autrici una linfa capace di alimentarne la vitalità. Si tratta di un mantenimento di presenze significative in un mercato generalmente in calo, da cui emergono voci femminili che conoscono bene il proprio territorio letterario. La scena tricolore beneficia così di un rinnovato protagonismo, che non si limita al mero racconto, ma tocca anche questioni sociali, storiche e personali.
Dai diari di joan didion all’indagine su cesare pavese: protagonisti della non fiction
Tra le uscite più rilevanti si segnala Diario per John di joan didion, raccolta di resoconti delle sedute di psicoterapia tra il 2000 e il 2001. Il volume riporta una fase delicata della scrittrice statunitense, segnando un punto di rottura rispetto agli anni precedenti. Questi scritti, ritrovati postumi, offrono un documento unico sulla sofferenza interiore e sui rapporti familiari, con una scrittura essenziale e precisa, molto apprezzata dai lettori affezionati.
Pierre adrian torna invece sulla figura del poeta cesare pavese con Hotel Roma, un’indagine che si svolge nel luogo del suicidio dello scrittore, nell’agosto del 1950. Adrian racconta i giorni che precedono la morte di pavese immergendo il lettore in una Torino spoglia e quasi irreale. Il libro miscela romanzo e saggio in un’introspezione lirica, seguendo le tracce di un uomo sconfitto e il suo difficile rapporto con la realtà. Il tempo rallenta, diventa sospeso, creando un’atmosfera in cui il presente si mescola a ricordi e impulsi profondi.
L’isola riflessa di fabrizia ramondino
La riedizione di L’isola riflessa di fabrizia ramondino recupera un racconto di cura e disintossicazione sull’isola di Ventotene. Qui la scrittrice descrive il suo soggiorno per riconquistare la salute, sovrapponendo alla propria esperienza la storia politica e sociale di un luogo simbolo di confino e resistenza. Ramondino offre il punto di vista dell’estranea con una scrittura che unisce memoria, politica e riflessione esistenziale. La pubblicazione contribuisce a rendere attuale un testo nato negli anni ‘90, perfettamente calzante anche in questo nuovo contesto culturale.
Biografie e testimonianze: un focus sul vissuto personale e collettivo
Tra le biografie spicca Una chiara confusione di leonetta bentivoglio, dedicata a patrizia cavalli, una delle poetesse italiane più importanti degli ultimi decenni. Bentivoglio, amica e testimone diretta, costruisce un ritratto profondo che scava nelle contraddizioni e nei dettagli dell’esistenza di cavalli, valorizzandone l’originalità e il carattere ribelle. Il saggio è arricchito da venticinque ritratti che mostrano volti e sguardi della poetessa, tra casa a Todi, stile personale e opere letterarie.
Anche Io sono lei di lucy sante narra un percorso personale intenso e raro, quello della transizione di genere iniziata tardivamente, a 77 anni. Sante ripercorre la sua vita artistica e intellettuale tra New York e un ambiente culturale denso di figure di rilievo. Il racconto unisce dettagli di vita privata a riflessioni sociali, formando un mosaico in cui si riconosce la complessità dell’identità e il coraggio di seguire se stessi fino in fondo.
Dal campo delle cronache giudiziarie
Davide tonelli galliera si muove invece nel campo delle cronache giudiziarie con Io, bambino zero, testo che ripercorre la sua infanzia come primo imputato in un caso di abusi mai dimostrati. La vicenda dei diavoli della bassa modenese ha segnato tante vite, e la sua testimonianza diretta svela le fragilità e gli errori del sistema giudiziario. Il libro aggiunge un tassello fondamentale nella narrazione delle false accuse e delle conseguenze devastanti per chi coinvolto.
Architettura, arte e letteratura: riflessioni tra storie di successi e fallimenti
Charlotte van den broeck si concentra sul tema del fallimento in architettura con Salti mortali. L’autrice esplora tredici casi di opere segnate da errori strutturali o scelte fallimentari che hanno provocato danni enormi, porteranno alcuni architetti al suicidio. Dalla piscina comunale chiusa per incidenti a Villa Ebe a Napoli, il saggio diventa un racconto metà cronaca, metà autobiografia in cui si indaga con ironia e distacco su come la gloria possa trasformarsi in rovina.
Rosa matteucci con Cartagloria si concentra sulla lingua e la forma. Il libro, un monologo biografico, intreccia memoria familiare, religione e perdita, creando una narrazione che pesa e fluttua al tempo stesso. La costruzione puntuale del testo permette di cogliere contrasti tra dramma e ironia, offrendo una dimensione intima e universale anche a un’esperienza personale. Questo volume conferma la capacità della scritta di catturare il dettaglio umano e spirituale con una voce calda e diretta.
La vita intensa di paula modersohn-becker
Marie darrieussecq con Essere qui è uno splendore restituisce al lettore la vita breve e intensa di paula modersohn-becker, pittrice tedesca espressionista. Darrieussecq mette in luce la figura indipendente e creativa della donna, che per prima dipinse se stessa incinta nuda, sfidando i codici del suo tempo. Il racconto scorre tra epoche e luoghi, ritratto di una meteora dell’arte con pagine che sembrano tele piene di luce, tensioni e colori.
Racconti di amore, letteratura e paesaggi in trasformazione
Anna katharina fröhlich, in La trama dell’invisibile, parla del rapporto con roberto colasso, fondatore di adelphi, e racconta anni condivisi di amore e lavoro intellettuale. Il libro diventa un ricordo vivo e sfaccettato che descrive un mondo letterario ricco, fra silenzi, dialoghi e scambi profondi. Fröhlich unisce memorie familiari e storia professionale in modo delicato e coinvolgente, creando un racconto che accende nuovi riflessi sulla letteratura italiana recente.
Chiara barzini con L’ultima acqua – il sogno perduto di Los Angeles riprende il tema ambientale e sociale di una città che lotta contro la siccità e il collasso ecologico. La scrittrice descrive un paesaggio urbano e mentale dove la prosperità tramonta sotto il peso di un futuro incerto. I dettagli tecnici sull’acquedotto di William Mulholland si intrecciano con narrazioni personali e riflessioni ampie su declino e speranze perdute, disegnando un quadro che riguarda non solo la California, ma qualsiasi luogo in crisi.
Una voce sulla musica pop
Giulio mazzoleni propone con Madonna songbook uno studio approfondito sulla cantante madonna. Non si tratta della tipica biografia, ma di un’analisi estesa delle canzoni e del ruolo centrale avuto da madonna nella scrittura dei testi e nella musica. Il volume passa in rassegna quaranta anni di carriera, con interviste e curiosità che raccontano la genesi di oltre 500 brani. Un lavoro di documentazione che coinvolge sia gli appassionati sia chi vuole capire le radici di un fenomeno pop senza precedenti.
Questa edizione torinese si conferma dunque ricca di testi in cui la parola scritta esplora il mondo contemporaneo da angolazioni diverse. Il filo che lega le opere più discusse è la ricerca del vero nel racconto personale o collettivo, con uno sguardo che si posa su vite, luoghi e memorie. La non fiction si appropria di spazi ampi e sfumati, dando origine a opere di valore non solo culturale ma anche umano.