Al bano è tornato a esibirsi in Russia, questa volta a San Pietroburgo, accompagnato dalla collega iva zanicchi. La sua presenza si inserisce in un contesto di tensione politica e divisioni. Dopo aver criticato in passato l’atteggiamento di pupo riguardo ai concerti in Russia, oggi al bano si è trovato dalla parte opposta. In collegamento con la trasmissione la volta buona ha risposto a chi lo ha accusato di incoerenza, spiegando le ragioni del suo viaggio e del messaggio che vuole trasmettere.
Il concerto a san pietroburgo e la presenza di al bano e iva zanicchi in russia
All’inizio del 2025 al bano e iva zanicchi sono sbarcati a san pietroburgo per partecipare a un concerto di musica italiana molto atteso. La scelta di esibirsi in questa città ha suscitato grande interesse, perché la musica italiana di alcune epoche mantiene un seguito consistente in est europa. Caterina balivo, conduttrice di la volta buona, ha coinvolto telefonicamente il cantante per approfondire le motivazioni di questo viaggio.
Al bano ha descritto il viaggio come positivo, sia per l’accoglienza ricevuta, sia per la compagnia di iva zanicchi. Ha sottolineato un legame professionale duraturo con la collega, arrivando a definire il loro rapporto quasi senza tempo, come se si vedessero per la prima volta ogni volta che sono insieme. Non è mancata però la polemica, nata non solo dalla sua presenza in russia, ma in relazione alle sue dichiarazioni passate su un altro artista italiano.
Al bano e le critiche dopo aver accusato pupo: un cambiamento di posizione?
Nel 2023 al bano aveva espresso un giudizio severo nei confronti di pupo, che aveva accettato di esibirsi in russia. Il cantante di cellino san marco aveva detto che era importante rispettare certi principi, ed era convinto che il momento giusto per suonare in russia sarebbe arrivato solo in condizioni di pace. Per questo aveva annullato in passato due concerti previsti a mosca e san pietroburgo, motivando la scelta come un gesto morale.
Oggi, a distanza di poco più di due anni, in un contesto in cui la guerra prosegue e le vittime sono aumentate, al bano si trova proprio nella stessa situazione che aveva criticato. La presenza del cantante a san pietroburgo ha quindi provocato una serie di reazioni negative, con commenti e accuse di incoerenza. Tutto ciò è avvenuto in un clima in cui la russia continua a influenzare la vita di milioni di persone in modo drammatico.
La difesa di al bano: messaggero di pace e memoria storica
Durante la trasmissione la volta buona, al bano ha risposto alle critiche con fermezza. Ha spiegato che chi lo attacca è spesso chi non conosce a fondo la situazione e che lui stesso si considera un portavoce della pace. Il cantante si è rifatto anche alla sua esperienza personale, raccontando di essere nato nel 1943, in piena seconda guerra mondiale. Ha ricordato il racconto del padre, che sopravvisse alla prigionia in un conflitto in cui perse tanti compagni.
Al bano ha affermato di aver scelto fin dall’inizio della carriera di non farsi coinvolgere dalla violenza e di portare questo messaggio nei luoghi in cui si esibisce. Ha descritto il suo ruolo in russia come un’impegno pacifista, un tentativo di costruire un dialogo attraverso la musica, anche se consapevole delle difficoltà. Le sue parole mirano a sensibilizzare sul valore della convivenza e sulla necessità di evitare ulteriori scontri.
Un quadro complesso tra passato e presente
Alla luce del suo racconto emerge un quadro complesso, in cui un artista italiano storico si trova a confrontarsi con le contraddizioni del presente, cercando di conciliare passato e presente in una posizione delicata. Le critiche non si sono fermate, ma al bano conferma di voler proseguire questo percorso, consapevole delle tensioni ma convinto del proprio ruolo pubblico.