Adriana Savarese, giovane attrice di diciannove anni, ha fatto il suo debutto sul piccolo schermo interpretando il ruolo di Carolina nella fiction “Carolina in Belcanto“, in onda su Rai il 17 marzo. In un’intervista esclusiva, la Savarese condivide le sue emozioni, le sfide affrontate e le lezioni apprese durante le riprese, rivelando anche il suo legame con i co-protagonisti, in particolare Giacomo Giorgio e Vittoria Puccini.
Il debutto di Adriana Savarese nel mondo della recitazione
Adriana Savarese ha iniziato il suo percorso nella recitazione a sedici anni, quasi per caso. Durante un periodo di transizione nella sua vita, ha deciso di iscriversi a un corso di recitazione, da cui è emersa la sua passione per il cinema. “È stato un momento decisivo per me”, racconta, sottolineando come le lezioni abbiano acceso in lei un interesse profondo per l’arte della recitazione. La sua partecipazione a “Carolina in Belcanto” rappresenta quindi non solo un debutto, ma anche la realizzazione di un sogno.
Affrontare un ruolo da protagonista in una fiction storica è una sfida significativa, anche per attori più esperti. Adriana ha dovuto superare numerosi provini per ottenere la parte di Carolina. “Mi piacerebbe dire che ho fatto un solo provino, ma in realtà sono stati tantissimi”, spiega. Le audizioni sono iniziate a giugno e si sono concluse a novembre, con un lungo processo che ha messo alla prova la sua determinazione e la sua passione.
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La chimica tra Adriana e Giacomo Giorgio
Il rapporto tra Carolina e Enrico, interpretato da Giacomo Giorgio, è uno degli elementi centrali della trama. “Tra noi si è creata una bella chimica fin da subito”, afferma Adriana, descrivendo come, nonostante le iniziali difficoltà , la comunicazione aperta con Giacomo l’abbia aiutata a sentirsi a suo agio. La differenza d’età tra i due attori, quasi otto anni, inizialmente ha creato un certo imbarazzo, ma si è rivelata un vantaggio nel costruire la dinamica del loro rapporto sullo schermo.
Adriana racconta di come, durante le prove, abbia avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Giacomo, il che ha reso l’esperienza ancora più arricchente. “Siamo riusciti a lavorare insieme in modo molto naturale”, dice, evidenziando l’importanza della collaborazione tra attori per la riuscita di una scena.
L’evoluzione del rapporto tra Carolina e Maria
Un altro aspetto interessante della serie è il complesso rapporto tra Carolina e Maria, interpretata da Vittoria Puccini. All’inizio, il loro legame è caratterizzato da conflitti, ma nel corso delle puntate evolve in modo significativo. Adriana spiega di non aver tratto ispirazione da esperienze personali, poiché non ha mai vissuto un rapporto conflittuale con sua madre. Tuttavia, ha lavorato a stretto contatto con il regista Carmine Lia per rendere autentica la dinamica tra i personaggi.
“È stato bello vedere come il loro rapporto si sviluppa nel corso della storia”, afferma, sottolineando l’importanza di avere un supporto come quello di Vittoria, che le ha fornito consigli preziosi durante le riprese. La complessità del legame tra Carolina e Maria, arricchita da elementi di preferenza e rivalità , è stata una sfida che Adriana ha affrontato con impegno.
La sfida del canto lirico
Un altro aspetto distintivo di “Carolina in Belcanto” è l’elemento musicale. Mentre Serena de Ferrari è l’unica voce soprano reale della serie, Adriana e le sue colleghe hanno dovuto cantare in playback. “Le arie che cantiamo sono davvero impegnative”, ammette, evidenziando le difficoltà nel mimare le voci liriche. Nonostante non sia una cantante professionista, ha trovato l’esperienza gratificante, grazie anche all’insegnante che le ha fornito supporto durante le riprese.
Riflessioni sul futuro e sulla crescita personale
Guardando al futuro, Adriana esprime il desiderio di interpretare ruoli più moderni, magari in film d’azione, per mettersi alla prova anche fisicamente. Ha già girato un’altra fiction che andrà in onda su Rai 1, ambientata a Sorrento, la sua città natale. “La mia intenzione è quella di studiare e migliorarmi”, afferma, sottolineando l’importanza di lavorare sulla dizione per rendere i suoi personaggi sempre più credibili.
Attraverso il personaggio di Carolina, Adriana ha imparato a volersi bene e a credere di più in se stessa. “Ho smesso di mettermi sempre in discussione”, conclude, evidenziando come questa esperienza l’abbia trasformata sia come attrice che come persona.
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