A luglio del 2024 si è spento Massimo Brunetti, tastierista noto per il lungo percorso musicale con la sua band. Brunetti si è spento all’età di 69 anni, colto da un malore mentre si trovava nella sua casa a Pescara, da sempre legata alla sua storia personale e artistica. La notizia ha segnato un momento di dolore per la musica italiana e per i fan che lo hanno seguito. La sua carriera si intreccia a quella di altri membri del gruppo, alcuni dei quali già scomparsi prematuramente, creando un quadro di perdita che nel tempo ha segnato profondamente la band e chi ne ha seguito l’evoluzione.
La figura di Massimo Brunetti e il suo contributo musicale
Massimo Brunetti ha avuto un ruolo centrale nell’organico della band, distinguendosi per la sua capacità al pianoforte e alle tastiere. La sua presenza ha accompagnato molte delle fasi artistiche del gruppo, contribuendo a definire il suono che ha caratterizzato le loro produzioni discografiche. Presente a lungo, ha saputo interpretare le tendenze musicali del periodo pur mantenendo una firma personale riconoscibile. La sua versatilità presso lo strumento ha permesso alla band di spaziare con disinvoltura tra più generi, mantenendo un legame con le radici musicali senza rinunciare a esplorazioni sonore più moderne.
La sua esperienza e sensibilità musicale hanno supportato anche i giovani membri che si sono avvicendati nel tempo, creando un ambiente artistico capace di durare negli anni. Brunetti è stato uno degli elementi di continuità, elemento chiave per mantenere viva l’identità del gruppo. Il legame con la città di Pescara ha inoltre influenzato alcune atmosfere delle composizioni, inserendo un tono personale nelle melodie e nell’interpretazione dal vivo.
Lutti nella band e ricordi di altri membri scomparsi
La morte di Brunetti segue un periodo doloroso per il gruppo, già segnato dalla perdita di altri musicisti. Nel 2022 era mancato Antonio Cripezzi, un altro nome storico all’interno della formazione. Prima ancora, nel 2004, la band aveva dovuto fare i conti con la scomparsa di Paolo De Ceglie e Ricky Maiocchi. Questo susseguirsi di lutti ha inciso sul percorso della band e sul modo in cui membri e fan hanno vissuto la loro attività negli ultimi decenni.
Ognuno di questi musicisti ha lasciato un’impronta significativa nella storia della band, contribuendo con il proprio talento alla formazione di un repertorio che continua a essere apprezzato. Le perdite hanno rappresentato momenti di dolore ma anche di riflessione sul valore della loro opera musicale e sul legame della band con il pubblico. Il ricordo di Antonio Cripezzi, Paolo De Ceglie e Ricky Maiocchi si unisce ora a quello di Massimo Brunetti, chiudendo un ciclo generazionale importante per la musica italiana.
Le difficoltà nel portare avanti il progetto si sono alternate a periodi di intensa attività live e di raccolte commemorative, momenti in cui la band ha rinnovato la sua energia sulla scena musicale. Le commemorazioni a Pescara e nelle altre città legate a questi artisti hanno richiamato tanto pubblico e dimostrazioni di affetto, confermando la vitalità di un’eredità artistica che supera le assenze fisiche dei suoi protagonisti.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Rosanna Ricci