Jack Lilley, noto per il suo lavoro come stuntman e attore, è scomparso all’età di 91 anni. La sua carriera, che ha abbracciato oltre un centinaio di film e serie televisive, è stata segnata da ruoli memorabili, in particolare nella celebre serie “La casa nella prateria“. Lilley aveva da tempo combattuto contro il morbo di Alzheimer, come confermato dalla nipote Savanah Lilley, che ha annunciato la sua morte avvenuta mercoledì 19 marzo presso il Motion Picture & Television Country House and Hospital di Woodland Hills, un sobborgo di Los Angeles.
La carriera di Jack Lilley nel mondo del cinema
Jack Lilley ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come stuntman, guadagnandosi una reputazione solida grazie alle sue abilità nel settore. La sua prima apparizione risale a quando aveva solo 14 anni, quando lavorò come comparsa a cavallo. Dopo aver prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti durante la guerra di Korea, Lilley si trasferì a Hollywood nel 1955, dove iniziò a lavorare come stuntman e attore. La sua carriera decollò quando venne scelto per la serie “Zorro“, in onda dal 1957 al 1961.
Nel corso degli anni, Lilley ha collaborato con alcuni dei nomi più noti del cinema, tra cui il regista e attore Michael Landon. La sua versatilità lo ha portato a lavorare in diverse produzioni, tra cui “Bonanza“, dove ha iniziato a farsi notare. La sua abilità nel manovrare diligenze e carri lo ha reso un elemento chiave anche nella serie “La casa nella prateria“, dove ha interpretato vari ruoli per tutte e nove le stagioni.
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Il legame speciale con Melissa Gilbert
Melissa Gilbert, una delle protagoniste di “La casa nella prateria“, ha condiviso il suo cordoglio per la perdita di Lilley attraverso un post su Instagram. Ha descritto Lilley come “una delle mie persone preferite al mondo”, ricordando con affetto come le insegnò a cavalcare quando era solo una bambina. Gilbert ha raccontato di come Lilley fosse sempre disponibile e paziente, rispondendo alle sue richieste di andare a cavallo con entusiasmo. Questo legame speciale tra i due ha lasciato un’impronta duratura nella vita di Gilbert, che ha voluto onorare Lilley con queste parole toccanti.
I contributi di Lilley al genere western
Jack Lilley ha lasciato un segno indelebile nel genere western, partecipando a numerose produzioni iconiche. Tra le serie in cui ha recitato figurano “Carovane verso il West“, “Johnny Ringo“, “Ricercato vivo o morto“, “Cheyenne“, “Maverick“, “Gli uomini della prateria“, “Il virginiano“, “La grande vallata“, “Selvaggio West” e “Ai confini dell’Arizona“. La sua carriera cinematografica include anche collaborazioni con il celebre regista John Ford in film come “La conquista del West” e “L’uomo che uccise Liberty Valence“. Lilley ha avuto anche l’onore di apparire nell’ultimo film di John Wayne, “Il pistolero“, e nel cult “Mezzogiorno e mezzo di fuoco“, dove una scena memorabile lo vede scivolare in una pozza di fango, un momento che il regista Mel Brooks decise di mantenere nel montaggio finale.
La vita di Jack Lilley: dalle origini al successo
Nato il 15 agosto 1933 a Hughes Springs, in Texas, Jack Lilley ha trascorso i suoi primi anni in un ambiente familiare legato al mondo del cinema. La sua famiglia si trasferì nella San Fernando Valley quando lui aveva solo due anni, e il padre affittava cavalli agli studi cinematografici, un’attività che influenzò profondamente Lilley. La sua passione per il cinema e per i cavalli si manifestò presto, portandolo a intraprendere una carriera che lo avrebbe visto diventare uno dei volti più riconoscibili del genere western.
Dopo una carriera di oltre quarant’anni, Lilley si ritirò nel 1997, chiudendo il suo percorso artistico con la serie “I magnifici sette“. La sua eredità nel mondo del cinema e della televisione rimarrà viva attraverso i tanti ruoli che ha interpretato e le emozioni che ha trasmesso al pubblico.
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