A venezia prende vita uno spettacolo unico che unisce magia, acrobazie e tradizione popolare. L’evento si distingue per la sua capacità di fondere elementi scenici leggeri e surreali, con figure ispirate alla cultura dei guitti. L’atmosfera si fa intensa durante le serate, illuminate da riflessi sull’acqua e da performance che coinvolgono il pubblico in un gioco di maschere e movimento.
La moltiplicazione dei personaggi della tradizione dei guitti
Il cuore della rappresentazione risiede nei personaggi classici della tradizione dei guitti, figure popolari che in questo spettacolo vengono moltiplicate e scomposte in tante identità diverse. Questi soggetti, riconoscibili per i loro ruoli e abiti, si sdoppiano, smontano e rimettono insieme durante la narrazione scenica. L’effetto caleidoscopico crea un’immagine strana e affascinante, che stimola la curiosità degli spettatori.
Ogni personaggio diventa simbolo di aspetti differenti del teatro popolare veneziano. Il loro gioco di continua trasformazione rende lo spettacolo dinamico e imprevedibile, dal momento che possono apparire più volte con ruoli e funzioni diverse. Il contatto con il pubblico è al centro del lavoro: gli artisti mantengono un certo grado di leggerezza e di empatia, facilitando uno scambio diretto e continuo. Questo rende ogni performance unica, con momenti di sorpresa sempre nuovi.
Lo spettacolo dei guitti a venezia disegna così una mappa di storie antiche e azioni contemporanee, in cui tradizione e innovazione camminano insieme senza perdere il contatto con il pubblico e con la città che li ospita.
La parte notturna tra follia e acrobazie sospese
La parte notturna dello spettacolo è pensata per amplificare la suggestione e l’imprevedibilità della scena. I momenti di follia, inseriti in uno contesto magico, trovano espressione nei buffoni e nelle loro battute, che mischiano comicità e leggerezza. Oggetti inspiegabili sembrano levitare senza fili, mentre gli acrobati si alzano in aria, sfidando la gravità con movimenti agili e perfettamente calibrati.
Il susseguirsi di pioggia surreale e azioni apparentemente impossibili crea un’atmosfera dove la realtà sembra sospesa. L’equilibrio precario degli artisti è un richiamo continuo al limite tra ciò che è possibile e ciò che appare incredibile. In questa sezione, si ricostruiscono dinamiche che coinvolgono corpo e spazio in modi inediti, trasformando lo spettacolo in uno show visivo potente. L’interazione tra i personaggi e l’ambiente valorizza ogni gesto, mantenendo alta l’attenzione del pubblico.
Il tema del velarsi tra magia e maschere
La tradizione degli spettacoli dei guitti si basa molto sul tema del velarsi e svelarsi, un processo ricco di significato che evoca la figura del mago e dello sciamano. Questa pratica scenica si traduce nel gioco delle maschere, che da sempre nel teatro popolare rappresentano la possibilità di assumere identità diverse, nascondere e rivelare allo stesso tempo. In scena, i movimenti di velarsi, svelarsi e rivelarsi si susseguono e si intrecciano con la narrazione, creando un ritmo ricco di tensione e stupore.
Questo triplice movimento diventa un elemento riconoscibile dello spettacolo, quasi una danza tra realtà e finzione. Chi assiste viene coinvolto senza sosta in una storia che si compone attraverso la continua trasformazione degli interpreti, ognuno capace di suscitare empatia usando pochi gesti ma molto espressivi. La maschera dialoga con il volto nascosto o rivelato, stimolando riflessioni sul senso dell’identità e sul rapporto tra ciò che mostriamo e ciò che teniamo segreto.
L’atmosfera tra riflessi d’acqua e nuvole basse
Lo spettacolo si svolge tra i canali di venezia, dove l’acqua fa da specchio naturale a ogni gesto e movimento. Quando le nuvole si abbassano a sfiorare le case antiche, la luce cambia aspetto, creando sfuocature e riflessi che fanno da cornice alle performance. Questi elementi naturali non sono solo sfondo, ma diventano parte integrante dello spettacolo. Il gioco tra trasparenze e lievi ombre accompagna gli attori e gli acrobati mentre si muovono, dando un senso di sospensione e mistero.
Il paesaggio acquatico diventa così come uno scenario vivo, che alterna momenti di calma e di movimento, e in cui la diafanità del cielo interagisce con le ombre in modo quasi magico. Questa fusione tra natura e artificio richiama il senso antico del teatro itinerante, capace di adattarsi agli spazi e di trasformarli in luoghi incantati. In questo modo, la natura stessa contribuisce all’effetto surreale, con il pubblico che può ammirare tanto la città quanto le sue trasformazioni impresse dallo spettacolo.
Ultimo aggiornamento il 11 Giugno 2025 da Luca Moretti