Home a cinquantasette anni dalla morte di jayne mansfield la figlia mariska hargitay racconta la verità nel documentario my mom jayne presentato a cannes

a cinquantasette anni dalla morte di jayne mansfield la figlia mariska hargitay racconta la verità nel documentario my mom jayne presentato a cannes

Mariska Hargitay presenta il documentario “My Mom Jayne” al Festival di Cannes, esplorando la vita complessa di sua madre, Jayne Mansfield, e rivelando segreti familiari inaspettati.

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Mariska Hargitay debutta come regista con il documentario "My Mom Jayne", presentato a Cannes 2025, che esplora la vita complessa e tormentata della madre Jayne Mansfield, rivelando segreti familiari e un’intima ricerca di identità. - Unita.tv

Sono trascorsi cinquantasette anni dalla tragica scomparsa di jayne mansfield, icona del cinema statunitense morta nel 1967 a soli 34 anni. Oggi la sua figlia, mariska hargitay, conosciuta soprattutto per il ruolo della detective olivia benson nella serie law & order: svu, ha deciso di fare luce sulla figura materna con un documentario inedito, my mom jayne, presentato al Festival di Cannes il 17 maggio 2025. Il film si concentra su aspetti poco noti e a tratti oscuri della vita di mansfield, ma soprattutto racconta il rapporto complesso e la ricostruzione familiare intrapresa da mariska, che all’epoca della tragedia aveva appena 3 anni.

La genesi di my mom jayne e il debutto di mariska hargitay come regista

Mariska hargitay ha scelto di dirigere my mom jayne come suo primo lungometraggio, con l’intento di esplorare il passato e le ferite che hanno segnato sia la madre che se stessa. Il documentario include immagini private, video e fotografie mai mostrati prima in pubblico, affiancati a interviste e testimonianze intime. La scelta di presentare questo lavoro proprio al Festival di Cannes ha dato visibilità internazionale a una storia personale, fatta di luci e ombre.

Il viaggio dentro la figura materna

Attraverso il progetto, mariska ha voluto colmare il vuoto lasciato dall’assenza di jayne nella sua vita e si è avvicinata alla figura materna con lo sguardo di chi cerca di capire davvero chi fosse quella donna dietro il mito hollywoodiano. Non è solo un ritratto biografico, ma un viaggio per ritrovare pezzi di sé e ricostruire un passato interrotto.

Dettagli inediti sulla famiglia hargitay e rivelazioni sul padre biologico

Il documentario riserva rivelazioni inaspettate sulla storia personale di mariska hargitay. Tra queste emerge un segreto di famiglia: l’uomo che l’ha cresciuta, mickey hargitay, famoso culturista e attore, non è il suo padre biologico. Mariska ha scoperto questa verità in età adulta confrontando una fotografia di nelson sardelli, intrattenitore italiano attivo a las vegas negli anni ‘60, con cui jayne mansfield ebbe una relazione. La somiglianza con sardelli fu talmente evidente da spingere mariska a cercare un confronto diretto.

Nuove scoperte e sorellastre

A dispetto delle prime resistenze di mickey hargitay, che restava fermo nel suo ruolo paterno, mariska ha voluto approfondire questi legami. L’incontro con nelson sardelli le ha aperto nuovi orizzonti familiari, facendo emergere l’esistenza di due sorellastre di cui ignorava l’esistenza fino a quel momento. Questa scoperta ha aggiunto un tassello importante al puzzle della sua identità e al rapporto con le radici materne.

La vita tormentata di jayne mansfield attraverso le testimonianze familiari

My mom jayne affronta anche aspetti dolorosi della storia personale di jayne mansfield. Nel documentario mariska hargitay raccoglie parole dal fratellastro tony cimber, nato dal terzo matrimonio di mansfield con matt cimber, regista e produttore. Tony apre uno squarcio su un’eventuale violenza domestica esercitata da matt cimber su jayne, suggerendo un periodo di sofferenza e tensioni nascoste dietro la fama della star.

Il film evidenzia come la vita di jayne mansfield sia stata segnata da perdite e tragedie precoci. Il padre di jayne morì in un incidente stradale quando lei aveva appena 3 anni, la stessa età che aveva mariska quando perse la madre nello schianto mortale del 1967. Questi paralleli tragici sembrano legare la storia di due generazioni in un ciclo di dolore e assenza che ha condizionato la famiglia.

My mom jayne racconta il legame tra fama, tragedia e ricerca di sé

Il documentario restituisce un ritratto complesso di jayne mansfield, allontanandosi dall’immagine pubblica fatta di glamour e scandali. In my mom jayne emerge una donna fragile, che ha affrontato difficoltà e segreti senza mai poterli rivelare apertamente. Mariska hargitay, con la sua esperienza in law & order: svu, porta sullo schermo questa storia con grande determinazione, mettendo a nudo ferite familiari rimaste nascoste.

La scelta di svelare dettagli sulla paternità, sulle violenze e sulle coincidenze tragiche, fa di questo film un documento intenso che va oltre la biografia di una star. Racconta l’eredità di un dolore trasmesso e la volontà di comprendere radici che fino a oggi erano in parte oscure. My mom jayne restituisce umanità alla figura di jayne e rivela il coraggio di chi si confronta con la propria storia familiare, tra successi, perdite e verità nascoste.