Il nuovo film della saga zombie, 28 anni dopo, è arrivato nelle sale italiane dal 18 giugno, attirando l’attenzione dei fan soprattutto sul finale e su cosa aspettarsi dal futuro della serie. Questo capitolo, diretto da Danny Boyle e Alex Garland, segna una svolta poiché apre la strada a una nuova trilogia. Molti spettatori si domandano se, come consuetudine in franchise hollywoodiani, ci sia una scena dopo i titoli di coda, in grado di anticipare misteri o collegamenti con i prossimi episodi.
28 anni dopo: nessuna scena post-credits confermata
Contrariamente alle aspettative di molti appassionati, 28 anni dopo non contiene alcuna scena dopo i titoli di coda. Né durante né alla fine del roll degli ultimi nomi, si trova una sequenza aggiuntiva pensata per anticipare sviluppi futuri o lasciare un aggancio diretto ai sequel. Questa scelta mantiene coerente lo stile della saga: anche 28 giorni dopo e 28 settimane dopo, i due capitoli precedenti, non avevano adottato questa consuetudine che ormai si è diffusa in vari generi cinematografici.
L’assenza di una coda extra non implica, però, che il film si concluda senza spunti verso il futuro. Il finale rimane aperto a interpretazioni e offre riferimenti preziosi, ma la produzione ha deciso di affidare a questi elementi la suspense, lasciando lo spettatore con il solo racconto principale prima di uscire dalla sala.
Il valore narrativo del finale e le implicazioni per il sequel
Il finale di 28 anni dopo è stato ideato per chiudere la storia raccontata senza dipendere eccessivamente da ciò che verrà dopo. Danny Boyle ha illustrato questo approccio spiegando che “non si tratta di un cliffhanger che impone lo spettatore a dover vedere subito il sequel.” L’intento era avere un film con una chiusura, ma anche con un piccolo dettaglio – non presente in una specifica scena post-credits – che lascia una sensazione di sorpresa e stimola la curiosità.
Il regista vede questa impostazione narrativa come diversa, rispetto agli standard hollywoodiani dei sequel. Il pubblico potrà quindi riflettere sul significato di quel dettaglio finale e prepararsi a un ritorno della storia che non si presenta come interrotta o incompleta.
I nuovi capitoli della saga: attori e direzione
Il film, oltre a essere il terzo capitolo della serie, è il primo di una nuova trilogia che continuerà a svilupparsi sul grande schermo. Nel 2026 è previsto l’arrivo di 28 Years Later: The Bone Temple, diretto da Nia DaCosta, mentre il terzo episodio vedrà nuovamente la regia di Danny Boyle.
Tra i personaggi di rilievo ci sono Ian Kelson, interpretato da Ralph Fiennes, che acquisirà un ruolo centrale nel sequel, e Sir Jimmy Crystal di Jack O’Connell, anch’esso importante nell’evoluzione della trama. Il ritorno di Cillian Murphy nel ruolo di Jim è già confermato per il secondo episodio, dove sarà protagonista, e avrà un ruolo chiave anche nell’ultimo film della trilogia.
Elementi chiave per seguire la saga e aspettative del pubblico
L’assenza della scena post-credits non placa la curiosità dei fan, anzi incentiva una visione attenta agli indizi disseminati nel film. Boyle e Garland hanno realizzato un racconto che chiude la prima parte della nuova trilogia, ma lascia margini di scoperta per quello che avverrà tra un anno e oltre.
Il tipo di chiusura scelto rappresenta una scelta artistica precisa che incentiva discussione e interpretazione ulteriori. Chi segue la saga può dunque concentrarsi sui dettagli narrativi e sugli intrecci dei personaggi, pronti a tornare in scena nei prossimi appuntamenti cinematografici.
Nel frattempo, 28 anni dopo resta un titolo importante nell’estate 2025, capace di far rivivere la tensione caratteristica della serie zombie firmata da Danny Boyle e Alex Garland senza dipendere da sequenze extra dopo i titoli di coda.