Un’analisi sorprendente: il 1% degli europei non è figlio del padre conosciuto

Il genetista Maarten Larmuseau dell’Università di Lovanio rivela che l’1-1,5% della popolazione europea non è biologicamente figlio del padre riconosciuto, con casi emblematici come quello di Ludwig van Beethoven.
Un'analisi sorprendente: il 1% degli europei non è figlio del padre conosciuto Un'analisi sorprendente: il 1% degli europei non è figlio del padre conosciuto
Un'analisi sorprendente: il 1% degli europei non è figlio del padre conosciuto - unita.tv

Un recente studio condotto dal genetista Maarten Larmuseau ha rivelato che circa l’1-1,5% della popolazione europea non è biologicamente figlio del padre riconosciuto. Attraverso un’analisi approfondita degli alberi genealogici e del DNA, Larmuseau ha messo in luce un fenomeno che, sebbene poco conosciuto, ha radici storiche profonde e variazioni significative a seconda del contesto culturale. Tra i casi più emblematici, emerge quello di Ludwig van Beethoven, il cui lignaggio biologico si discosta da quello dei suoi discendenti viventi.

La scoperta del genetista Maarten Larmuseau

Maarten Larmuseau, genetista belga dell’Università di Lovanio, ha dedicato gran parte della sua carriera a studiare le discrepanze tra la paternità legale e quella biologica. Attraverso un’analisi meticolosa degli alberi genealogici e dei patrimoni genetici, ha scoperto che il tasso di figli nati da un padre diverso da quello ufficiale si aggira intorno all’1-1,5% negli ultimi cinque secoli. Questo dato contrasta con la credenza popolare che suggerisce un tasso di circa il 10%. Larmuseau ha utilizzato un approccio scientifico che combina la genealogia con l’analisi del DNA, rivelando così storie sorprendenti e spesso inaspettate.

Un esempio significativo è rappresentato dal noto dipinto “Celebrating the Birth” di Jan Steen, dove il volto del padre orgoglioso è circondato da espressioni di scherno, suggerendo che non sia il genitore biologico del bambino. Questo quadro diventa una metafora della ricerca di Larmuseau, che ha portato alla luce non solo casi di paternità ignota, ma anche la complessità delle relazioni familiari nel corso della storia.

Il metodo di indagine: l’analisi del cromosoma Y

L’approccio di Larmuseau si basa sull’analisi del cromosoma Y, che determina il sesso maschile e si trasmette quasi invariato di padre in figlio. Questo metodo consente di tracciare la linea paterna e identificare eventuali discrepanze nel patrimonio genetico. Confrontando il DNA di discendenti viventi con quello estratto da reperti storici, come capelli o denti, il genetista è in grado di scoprire rotture nella trasmissione ereditaria.

Nel caso di Beethoven, Larmuseau ha esaminato il DNA di discendenti della famiglia e lo ha confrontato con campioni attribuiti al compositore. I risultati hanno rivelato una mancanza di corrispondenza genetica, suggerendo che Ludwig van Beethoven non è biologicamente legato a Werner van Beethoven, un suo presunto discendente. Questa scoperta ha suscitato grande interesse e ha messo in discussione le narrazioni familiari consolidate.

L’influenza culturale sulla paternità extra-coppia

Le ricerche di Larmuseau non si limitano a un semplice censimento delle infedeltà. I suoi studi dimostrano che i tassi di paternità extra-coppia variano notevolmente in base a fattori economici, sociali e culturali. Ad esempio, ha analizzato le tribù dei Dogon in Mali e gli Himba in Namibia, scoprendo che le norme religiose e sociali influenzano profondamente la percezione della paternità.

Tra i Dogon, le percentuali di paternità extra-coppia sono simili a quelle europee, oscillando tra l’1 e il 2%. Al contrario, tra gli Himba, il tasso raggiunge il 48%, poiché è comune che un uomo cresca un bambino sapendo che il padre biologico è un altro. Queste scoperte offrono spunti di riflessione sulla natura della famiglia e della paternità, suggerendo che questi concetti siano più frutto di costruzioni sociali che di determinismi naturali.

Larmuseau, attraverso il suo lavoro, invita a riconsiderare le tradizionali visioni della famiglia e delle relazioni, rivelando come la storia e la cultura plasmino le nostre identità e i legami familiari.

Â