L’evoluzione del salto nei canguri: il ruolo del ratto canguro muschiato

Nel 2025, ricercatori della Flinders University e dell’Università di Harvard studiano il ratto canguro muschiato per comprendere l’evoluzione della locomozione nei canguri, rivelando importanti indizi sul loro passato.
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L'evoluzione del salto nei canguri: il ruolo del ratto canguro muschiato - unita.tv

La locomozione dei canguri, caratterizzata da un’andatura a balzi, ha affascinato scienziati e appassionati di zoologia per anni. Recenti ricerche hanno portato alla luce informazioni significative sull’evoluzione di questo comportamento, grazie allo studio di un piccolo marsupiale, il ratto canguro muschiato. Questo animale, a differenza dei suoi cugini più noti, non salta, offrendo così un’importante chiave di lettura per comprendere come si sia sviluppata la locomozione dei canguri.

Il ratto canguro muschiato: un fossile vivente

Il ratto canguro muschiato è la specie più piccola e antica del gruppo dei Macropodiformi, che comprende canguri, wallaby e altri marsupiali. A differenza dei canguri, questo marsupiale si muove sempre a quattro zampe, anche quando accelera. Questa caratteristica lo rende un esempio prezioso per gli scienziati, poiché rappresenta una forma di locomozione più primitiva e simile a quella degli antenati dei canguri moderni.

I ricercatori della Flinders University e dell’Università di Harvard hanno condotto uno studio approfondito sul comportamento del ratto canguro muschiato, pubblicando i risultati su Australian Mammalogy. Durante le osservazioni, hanno notato che questi animali adottano un’andatura particolare, denominata “bound” o “half-bound”, in cui le zampe posteriori si muovono in sincronia. Questo movimento ricorda quello delle lepri e dei conigli, ma è unico tra i marsupiali quadrupedi, il che suggerisce che il ratto canguro muschiato possa fornire indizi cruciali sull’evoluzione della locomozione nei canguri.

L’evoluzione del salto nei canguri

Le scoperte riguardanti il ratto canguro muschiato offrono spunti interessanti su come il salto si sia evoluto nei canguri. Secondo i ricercatori, gli antenati dei canguri potrebbero essersi inizialmente mossi a quattro zampe, prima di sviluppare una maggiore coordinazione delle zampe posteriori e, infine, di passare al salto bipede. Questo processo evolutivo non è avvenuto in modo repentino, ma ha richiesto tempo e adattamenti graduali.

Peter Bishop, coautore dello studio, ha sottolineato che non esistono prove che il ratto canguro muschiato possa saltare, nemmeno a velocità elevate. Questo suggerisce che il salto non sia stato un’innovazione immediata, ma piuttosto il risultato di un’evoluzione continua. Gli antenati quadrupedi dei canguri potrebbero aver sviluppato uno schema di movimento asimmetrico simile a quello del ratto canguro muschiato, prima di passare al salto vero e proprio. Pertanto, il salto non è un fenomeno isolato, ma il culmine di una serie di adattamenti evolutivi.

Le domande rimaste senza risposta

Nonostante i progressi nella comprensione dell’evoluzione della locomozione nei canguri, rimangono molte domande aperte. Gli scienziati si interrogano su perché i canguri siano diventati così grandi rispetto ad altri animali saltatori, come i roditori. Inoltre, è fondamentale comprendere quali fattori ambientali abbiano influenzato l’evoluzione del salto come principale modalità di locomozione.

I canguri saltano per due motivi principali: la loro conformazione anatomica e l’elevato risparmio energetico che questo tipo di movimento consente. Tuttavia, le pressioni ambientali che hanno favorito questa predisposizione rimangono poco chiare. Gli scienziati sperano che futuri studi e nuove scoperte fossili possano fornire ulteriori informazioni per completare questo complesso puzzle evolutivo.

Nel frattempo, il ratto canguro muschiato continua a rappresentare un legame con un passato lontano, mantenendo un modo di muoversi che offre spunti preziosi per comprendere l’evoluzione dei marsupiali saltatori.

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