L’agenzia spaziale europea ha avviato una nuova fase di un interessante esperimento che simula le condizioni di vita nello spazio. Questo studio, denominato Vivaldi, offre a 20 volontari l’opportunità di partecipare a un progetto unico, che prevede dieci giorni di riposo in condizioni particolari. I partecipanti dovranno affrontare un periodo di inattività, ma con la possibilità di essere compensati per la loro partecipazione. Scopriamo i dettagli di questa iniziativa.
Obiettivo dell’esperimento Vivaldi
L’esperimento Vivaldi III ha come scopo principale il confronto tra due modalità di simulazione dell’assenza di gravità. I volontari, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, saranno divisi in due gruppi. Un gruppo dovrà rimanere sdraiato su un letto inclinato di 6 gradi, mentre l’altro gruppo sarà immerso in acqua, mantenendo la testa e le braccia al di sopra del livello dell’acqua. Questa metodologia serve a replicare le condizioni che gli astronauti affrontano durante le missioni spaziali, dove la gravità è assente.
Durante il periodo di sperimentazione, i partecipanti non potranno muoversi. Saranno sottoposti a una serie di test medici per monitorare gli effetti dell’assenza di gravità sul corpo umano. I pasti saranno serviti su una tavola galleggiante, e un cuscino sarà utilizzato per sostenere il collo. Per quanto riguarda le necessità fisiologiche, i volontari saranno trasferiti su un carrello, mantenendo la posizione distesa.
Leggi anche:
Struttura dell’esperimento e test medici
La durata totale dell’esperimento è di 21 giorni. Durante i primi e gli ultimi cinque giorni, i partecipanti saranno sottoposti a test medici per valutare le loro condizioni di salute iniziali e per analizzare gli effetti dell’esperimento. I medici della clinica spaziale Medes, che gestisce lo studio, condurranno una serie di test neurologici, muscolari, ossei, cardiovascolari, metabolici e oftalmologici.
Nei dieci giorni di inattività, i partecipanti potranno intrattenersi come preferiscono, a patto di rispettare le condizioni imposte dallo studio. Saranno consentite videochiamate con amici e familiari, ma non saranno ammesse visite in loco. Anche il lavoro da remoto sarà permesso, purché non interferisca con le attività di monitoraggio medico.
Compenso e opportunità per i volontari
La partecipazione all’esperimento Vivaldi III non è solo un’opportunità unica di contribuire alla ricerca spaziale, ma anche un modo per guadagnare. I volontari selezionati riceveranno un compenso di 5.000 euro per il loro impegno. Questo importo rappresenta un incentivo significativo per coloro che desiderano partecipare a un progetto scientifico innovativo, trascorrendo dieci giorni in un contesto di totale relax.
L’esperimento Vivaldi è giunto alla sua terza fase dopo il successo delle edizioni precedenti, in cui i partecipanti erano stati immersi in acqua per un periodo di cinque giorni. Ann-Kathrin Vlacil, responsabile scientifico dell’ESA per questo tipo di studi, ha sottolineato l’importanza di prolungare la durata dell’immersione per affinare la comprensione degli effetti fisiologici dell’assenza di gravità.
La ricerca continua a offrire opportunità straordinarie per coloro che sono disposti a contribuire alla scienza, e l’esperimento Vivaldi rappresenta un passo importante nella comprensione delle sfide che gli astronauti affrontano durante le missioni spaziali.