L’adozione dei test genomici nel trattamento delle pazienti affette da carcinoma mammario ormonoresponsivo in fase precoce non solo riduce il numero di chemioterapie superflue, ma genera anche un notevole risparmio economico per il sistema sanitario nazionale e per la società. Questi sono i risultati preliminari di uno studio condotto da Altems sull’uso del test Oncotype DX. L’analisi ha evidenziato come l’implementazione di questo test possa portare a una diminuzione della spesa sanitaria e sociale da 2.106 a 906 euro, con un risparmio di 1.200 euro per ogni paziente. A livello complessivo, il costo totale si riduce da 53.517.836 a 23.044.420 euro, generando un risparmio totale di 30.473.416 euro.
Presentazione dello studio a Roma
Oggi, i risultati di questa ricerca sono stati presentati a Roma durante il convegno nazionale “Next Perspectives. Dalla costellazione dei sistemi sanitari regionali a un nuovo scenario di applicazione dei test genomici in **Italia“. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 specialisti ed è stato promosso anche da Foce . Francesco Cognetti, professore e presidente di Foce, ha dichiarato che i test genomici per il tumore al seno saranno presto inclusi nei Livelli essenziali di assistenza , attualmente in fase di aggiornamento. Questo passaggio permetterà una loro applicazione concreta nella pratica clinica quotidiana, garantendo accesso a tutte le pazienti che potrebbero beneficiarne.
Cognetti ha sottolineato che, nonostante i progressi, ci sono ancora difficoltà nell’accesso a questi esami, utili per circa 13.000 donne ogni anno in Italia. Nel 2024, non tutte le pazienti hanno ricevuto la prescrizione del test all’inizio del loro percorso di cura. Inoltre, molte di queste donne in Europa hanno dichiarato di non essere state adeguatamente informate sull’esistenza e sull’utilità di tali test. Secondo lo studio presentato, il test Oncotype DX non solo è clinicamente efficace, ma anche economicamente vantaggioso, contribuendo a una migliore allocazione delle risorse sanitarie e a una riduzione dei costi associati al trattamento.
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Funzione dei test genomici nel carcinoma mammario
I test genomici, come Oncotype DX, sono esami molecolari che analizzano l’espressione di un gruppo di geni per fornire un profilo specifico del tumore. Questi test consentono di identificare con maggiore precisione le donne che possono trarre beneficio dalla chemioterapia, distinguendole da quelle che non avrebbero vantaggi clinici. Il carcinoma mammario è il tumore più comune in Italia, con oltre 53.600 nuovi casi registrati solo lo scorso anno. Di questi, circa il 70% presenta recettori ormonali positivi e recettori del fattore di crescita epidermico umano 2 negativi . Questo sottogruppo di neoplasie è molto eterogeneo, e i test genomici forniscono informazioni dettagliate su quali pazienti presentano un rischio incerto. Solo per quelle classificate ad alto rischio, la chemioterapia diventa necessaria per prevenire recidive dopo il trattamento chirurgico.
Implicazioni per la salute delle pazienti giovani
Fabio Puglisi, direttore del Dipartimento di Oncologia medica dell’Irccs Centro di riferimento oncologico di Aviano e professore ordinario presso l’Università di Udine, ha evidenziato l’importanza di evitare che le giovani donne subiscano chemioterapie non necessarie. Questi farmaci possono avere effetti collaterali significativi, compromettendo la funzione ovarica e, di conseguenza, la fertilità femminile. È cruciale, dopo una diagnosi di carcinoma mammario, valutare l’espressione dei recettori ormonali e altri fattori biologici per guidare le scelte terapeutiche. Grazie ai test genomici, oggi è possibile definire con maggiore accuratezza se una paziente debba ricevere o meno la chemioterapia.
Evoluzione della chirurgia nel carcinoma mammario
Riccardo Masetti, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia senologica della Fondazione Policlinico A. Gemelli Irccs di Roma, ha sottolineato come la chirurgia per il carcinoma mammario in fase precoce stia diventando sempre più conservativa. La mastectomia è riservata a pochi casi e viene scelta solo dopo un’attenta discussione con la paziente. In una malattia complessa come il cancro al seno, i vantaggi clinici dei test genomici sono ormai evidenti. Recenti studi hanno dimostrato che l’esame può essere effettuato prima dell’intervento chirurgico, riducendo i tempi di avvio della terapia adiuvante e portando benefici psico-fisici per le donne. La genomica rappresenta quindi uno strumento fondamentale nella gestione del carcinoma mammario e nella personalizzazione dei trattamenti.
L’importanza delle Breast Unit
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, ha rimarcato che un approccio efficace alla cura del carcinoma mammario può avvenire solo all’interno delle Breast Unit, centri altamente specializzati in senologia. Questi centri devono garantire protocolli conformi alle linee guida approvate dalla Conferenza Stato Regioni nel 2014. Europa Donna Italia è attivamente impegnata affinché questi centri rispettino i requisiti previsti e includano i test genomici, essenziali per una cura personalizzata delle pazienti. È fondamentale sensibilizzare le istituzioni affinché le opportunità di diagnosi, cura e assistenza siano accessibili in tutto il territorio nazionale.
La sfida globale del carcinoma mammario
Cognetti ha concluso evidenziando che il cancro al seno rappresenta una sfida globale, con oltre 2,3 milioni di nuovi casi all’anno nel mondo e più di 900.000 donne colpite in Italia. La crescita costante di questi numeri richiede un impegno collettivo maggiore. La ricerca clinica deve continuare a puntare sulla personalizzazione dei trattamenti, applicando farmaci mirati a bersagli molecolari specifici. I test genomici offrono un’opportunità significativa per milioni di pazienti e il loro utilizzo deve essere incentivato, soprattutto quando ci sono evidenze scientifiche solide a supporto di questo approccio. Il convegno “Next Perspectives” ha visto la partecipazione di figure politiche come Paolo Barelli e Ugo Cappellacci, evidenziando l’importanza del tema trattato.