Riforma dell’accesso ai corsi di laurea in medicina: Siaarti propone un confronto costruttivo

La presidente di Siaarti, Elena Bignami, esprime preoccupazioni sulla qualità della formazione medica dopo la riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria nel 2025.
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Riforma dell'accesso ai corsi di laurea in medicina: Siaarti propone un confronto costruttivo - unita.tv

La recente approvazione della riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria ha suscitato l’interesse della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva . Questa riforma rappresenta un’opportunità significativa per il settore sanitario, ma porta con sé anche alcune preoccupazioni riguardo alla qualità della formazione. Siaarti si è dichiarata disponibile a collaborare con il Ministero dell’Università e della Ricerca per implementare iniziative di orientamento nelle scuole superiori, un aspetto considerato cruciale per avvicinare i giovani alle professioni sanitarie.

L’importanza dell’orientamento nelle scuole

Uno dei punti salienti della riforma è l’attività di orientamento, che Siaarti considera fondamentale per sensibilizzare gli studenti sull’importanza delle specializzazioni mediche, in particolare l’Anestesia e la Rianimazione. La presidente di Siaarti, Elena Bignami, ha sottolineato come questo orientamento possa aiutare gli studenti a prendere decisioni più informate riguardo al loro futuro professionale. La società scientifica è pronta a fornire il proprio contributo per garantire che i giovani possano esplorare le opportunità offerte dal settore sanitario e comprendere il fascino e la rilevanza delle professioni legate all’area critica.

Tuttavia, nonostante le opportunità presentate dalla riforma, Siaarti esprime preoccupazioni riguardo alla capacità delle università di mantenere standard elevati nella didattica e nella formazione pratica. Con l’aumento del numero di studenti ammessi, c’è il timore che la qualità dell’insegnamento e dei tirocini possa risentirne, compromettendo la preparazione dei futuri medici e specialisti. Bignami ha evidenziato che un numero così elevato di studenti potrebbe portare a una didattica meno efficace e a una formazione pratica insufficiente, con potenziali conseguenze negative per il sistema sanitario.

Rischi legati al Decreto Calabria e alla formazione

Un altro aspetto che preoccupa Siaarti è l’interazione tra la riforma e le disposizioni del ‘Decreto Calabria,’ che consentono ai medici specializzandi di partecipare ai concorsi per assunzioni già dal secondo anno di corso. Bignami ha avvertito che, senza un’adeguata attenzione alla qualità della formazione, i giovani medici potrebbero affrontare un percorso formativo ridotto e una preparazione insufficiente. Questo scenario potrebbe avere ripercussioni negative sulla qualità dell’assistenza sanitaria, in particolare nelle discipline ad alta complessità come l’Anestesia e la Rianimazione.

La presidente di Siaarti ha messo in guardia sul fatto che il sovraffollamento e la necessità di entrare rapidamente nel mondo del lavoro potrebbero compromettere la preparazione dei medici, riducendo il tempo dedicato alla formazione effettiva. Questo potrebbe tradursi in una mancanza di competenze adeguate, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.

Proposte per una formazione di qualità

Siaarti ha avviato una riflessione sulla durata del percorso formativo in Medicina e Chirurgia, proponendo un possibile modello di laurea ridotto a quattro anni, seguito da un percorso di specializzazione di altri quattro anni. I primi due anni di specializzazione potrebbero essere privi di possibilità di assunzione, mentre gli ultimi due anni potrebbero prevedere una crescente autonomia professionale. Questa proposta mira a garantire una formazione più mirata e di qualità, evitando il rischio di formare medici in tempi ridotti ma con competenze insufficienti.

La società scientifica auspica che i decreti legislativi attuativi della riforma considerino queste criticità e si è dichiarata disponibile a un dialogo costruttivo con le istituzioni. L’obiettivo è trovare soluzioni che possano coniugare l’aumento dell’accesso ai corsi di laurea con la necessaria garanzia di qualità formativa, assicurando così che i futuri professionisti della sanità siano adeguatamente preparati ad affrontare le sfide del sistema sanitario.