Il collettivo genovese Mettiamoci la voce ha lanciato un nuovo podcast intitolato “Quel corpo non è ME“, composto da sette episodi che affrontano in modo approfondito i disturbi del comportamento alimentare. Attraverso testimonianze dirette, l’intervento di esperti e approfondimenti, il podcast si propone di esaminare le cause e le conseguenze di condizioni come l’anoressia, la bulimia e il binge eating, evidenziando come il cibo possa diventare una risposta a profonde sofferenze.
Le origini dei disturbi alimentari
Sandro Ghini, produttore del podcast, ha collaborato con l’attrice e lettrice Lucia Caponetto e il dottor Florio Cocchi, specialista in Scienza dell’alimentazione, per esplorare le radici emotive, psicologiche e sociali dei disturbi alimentari. Queste malattie, spesso fraintese e sottovalutate, possono avere origini complesse che vanno oltre la semplice relazione con il cibo. Il podcast si propone di offrire una visione più chiara e informata su questi temi, aiutando a demistificare le esperienze di chi ne soffre.
Voci di medici, pazienti e familiari
“Quel corpo non è ME” si distingue per la sua capacità di dare voce a chi vive quotidianamente la realtà dei disturbi alimentari. Il podcast offre uno spazio di consapevolezza e supporto, raccogliendo le testimonianze di pazienti e familiari. Molti dei partecipanti sono associati a Fiocchetto Lilla, una fondazione che riunisce diverse associazioni impegnate nella sensibilizzazione riguardo alle malattie del comportamento alimentare. Le puntate includono anche le opinioni di medici, esperti e giornalisti, creando un dialogo ricco e variegato.
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Ospiti e contributi significativi
Nel corso delle sette puntate, il podcast ha visto la partecipazione di numerosi esperti nel campo della Scienza dell’alimentazione. Oltre al dottor Florio Cocchi, hanno contribuito il dottor Pablo Belfiori e le dottoresse Leslye Pario, Pamela Pace, Marta Taverna e Samantha Lombardo. Stefano Tavilla, vicepresidente della Fondazione Fiocchetto Lilla, ha condiviso la sua esperienza, mentre la giornalista e scrittrice Agnese Buonomo ha portato la sua prospettiva attraverso il suo libro “La famiglia divorata“, che esplora le storie di chi vive accanto a chi soffre di disturbi alimentari. Anche Valeria Corciolani ha contribuito, affrontando il tema nei suoi romanzi gialli in modo profondo e personale.
Dati allarmanti sui disturbi alimentari in Italia
Secondo il Ministero della Salute, oltre 4 milioni di persone in Italia sono affette da disturbi del comportamento alimentare, con un’incidenza preoccupante tra i ragazzi di età compresa tra i 9 e i 12 anni. Nel solo 2023, si sono registrati 3780 decessi legati a queste patologie, un dato che sottolinea l’urgenza di affrontare il problema. Questi numeri sono particolarmente significativi in prossimità della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, celebrata il 15 marzo, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste malattie.
La narrazione del dolore e della speranza
Il dottor Florio Cocchi ha spiegato come il podcast cerchi di raccontare e comprendere il dolore attraverso le parole di chi vive questa realtà. “Il titolo stesso riflette il distacco patologico tra mente e corpo, dove il corpo diventa un bersaglio di controllo”, ha affermato. La narrazione si concentra su esperienze personali, evidenziando come il corpo possa esprimere un disagio profondo e una ricerca di amore e accettazione.
Un progetto corale
Sandro Ghini ha sottolineato l’importanza di una narrazione corale, in cui diverse voci e esperienze si intrecciano. “L’attenzione non è su chi parla, ma su ciò che viene detto e su come le esperienze si relazionano tra loro”, ha dichiarato. Questo approccio mira a creare un dialogo inclusivo e a dare spazio a diverse prospettive, rendendo il podcast un’importante risorsa per chi cerca di comprendere meglio i disturbi alimentari.
Dove ascoltare il podcast
“Quel corpo non è ME” è arricchito dalla lettura di brani tratti da libri selezionati, interpretati da Lucia Caponetto, che offrono ulteriori spunti di riflessione. Il podcast è disponibile gratuitamente su tutte le principali piattaforme di streaming, rendendo accessibile a tutti un tema di grande rilevanza sociale.