L’allerta dei chirurghi italiani: il rischio di una carenza di professionisti nel settore

In Italia, la chirurgia affronta una crisi di reclutamento con il 50% dei posti vacanti. A Napoli, dal 10 al 12 aprile, si svolgerà un congresso per discutere innovazioni e sfide del settore.
L'allerta dei chirurghi italiani: il rischio di una carenza di professionisti nel settore L'allerta dei chirurghi italiani: il rischio di una carenza di professionisti nel settore
L'allerta dei chirurghi italiani: il rischio di una carenza di professionisti nel settore - unita.tv

L’Italia si trova di fronte a una situazione allarmante nel campo della chirurgia, con una crescente difficoltà nel reclutare nuovi chirurghi. Questo problema è stato evidenziato dalla Società Italiana di Chirurgia e dall’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani , che hanno lanciato un appello per attirare l’attenzione su una crisi che potrebbe compromettere la qualità delle cure chirurgiche nel Paese. La mancanza di interesse da parte dei giovani medici verso questa specializzazione sta creando un vuoto preoccupante, con un numero significativo di posti vacanti e un alto tasso di abbandono nei percorsi formativi.

La crisi della chirurgia in Italia

Secondo i dati forniti dai vertici delle due associazioni, la situazione è critica: attualmente, il 50% dei posti disponibili per la specializzazione in chirurgia rimane vacante, e il tasso di abbandono dopo il primo anno di formazione raggiunge il 20%. In alcune sedi, non si è registrata alcuna iscrizione al percorso di specializzazione. Ludovico Docimo, direttore della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università della Campania ‘L. Vanvitelli’ e presidente eletto della SIC, insieme a Vincenzo Bottino, direttore generale dell’Ospedale Evangelico Betania e presidente dell’ACOI, hanno sottolineato l’urgenza di affrontare questa problematica.

Dal 10 al 12 aprile, Napoli ospiterà un congresso dedicato alle innovazioni in chirurgia, un evento che riunirà alcuni dei più rinomati chirurghi italiani per discutere le sfide e le opportunità del settore. Il congresso, intitolato “Le grandi rivoluzioni in chirurgia”, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e i giovani professionisti riguardo all’importanza della chirurgia e alle sue evoluzioni.

Le innovazioni tecnologiche e il loro impatto

Uno dei temi principali del congresso sarà l’impatto delle nuove tecnologie, in particolare della robotica, sulla pratica chirurgica. Nel 2024, in Italia sono stati eseguiti 14.000 interventi chirurgici con tecniche robotiche, segnando un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. La Campania si distingue per aver realizzato il 25% di questi interventi, con un notevole aumento nel settore della chirurgia dell’obesità, dove si è registrato un incremento del 600% negli ultimi quattro anni.

Tuttavia, i chirurghi avvertono che senza un adeguato numero di professionisti, questi progressi rischiano di stagnare. Docimo ha evidenziato che le cause di questa crisi sono molteplici: dai rischi professionali non sufficientemente tutelati a un maggiore stress rispetto ad altre specializzazioni, senza contare che le retribuzioni non sono sempre adeguate. I chirurghi italiani attendono risposte concrete dal Ministero della Salute su queste problematiche.

La storia della chirurgia e il futuro

Il congresso di Napoli non si limiterà a discutere le sfide attuali, ma offrirà anche uno sguardo alla storia dei progressi scientifici in chirurgia. Docimo ha citato l’esempio di Erich Mühe, un chirurgo tedesco che nel 1985 eseguì la prima colecistectomia laparoscopica, un intervento che all’epoca suscitò scetticismo e critiche. Oggi, questa tecnica è diventata uno standard, utilizzata per una vasta gamma di patologie.

Bottino ha sottolineato come la chirurgia moderna consenta risultati straordinari, come dimostrato dalla vittoria di Carlos Sainz in Formula Uno, avvenuta solo 15 giorni dopo un intervento di appendicectomia laparoscopica. Questo esempio evidenzia quanto siano cambiati gli approcci chirurgici e quanto sia importante continuare a investire nella formazione e nell’innovazione.

Riconoscimenti e futuro della chirurgia

Durante il congresso, sarà conferito il premio “Giovani Chirurghi Under 40 Enrico Di Salvo“, in onore di un chirurgo napoletano che ha dedicato la sua vita a missioni umanitarie in Sud Africa. Questo riconoscimento rappresenta un’opportunità per incoraggiare i giovani professionisti a perseguire la loro carriera in chirurgia, nonostante le sfide attuali.

Docimo ha concluso affermando che, così come è avvenuto per la laparoscopia, anche le tecnologie robotiche si diffonderanno, rendendo possibile un accesso più ampio a queste innovazioni. Tuttavia, è fondamentale che i giovani medici ritrovino la vocazione per la chirurgia, affinché il settore possa continuare a progredire e a offrire cure di alta qualità.