L’estate è sinonimo di sole, mare e momenti di relax, ma un recente studio della Florida Atlantic University mette in guardia sui rischi legati al consumo di alcol durante l’esposizione al sole. La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Lifestyle Medicine, ha rivelato che una significativa percentuale di persone che hanno subito scottature solari stava consumando bevande alcoliche. Questo fenomeno solleva preoccupazioni sulla salute della pelle, in particolare per il rischio di sviluppare il cancro cutaneo.
I dati allarmanti sulle scottature solari
Lo studio ha esaminato le abitudini di oltre 6.000 adulti americani, scoprendo che più di una persona su cinque che ha riportato scottature stava bevendo alcol al momento dell’esposizione. Questo dato è particolarmente allarmante considerando che le scottature solari sono un fattore di rischio significativo per il cancro della pelle. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità , ogni anno circa 60.000 persone muoiono a causa della sovraesposizione ai raggi UV, con 48.000 decessi attribuiti al melanoma e 12.000 ai carcinomi cutanei. I dermatologi avvertono che subire anche solo cinque scottature intense tra i 15 e i 20 anni può aumentare il rischio di melanoma dell’80%. L’alcol, quindi, non solo contribuisce al relax ma può anche compromettere la capacità di proteggere la pelle dai danni solari.
Chi è più a rischio di scottature?
L’analisi condotta dai ricercatori ha rivelato alcune tendenze interessanti riguardo alle scottature solari. Le persone con un reddito annuo superiore a 200.000 dollari hanno mostrato una probabilità quattro volte maggiore di scottarsi rispetto a coloro che guadagnano meno. Sorprendentemente, anche il livello di istruzione non sembra offrire una protezione efficace: laureati e possessori di titoli avanzati riportano più scottature rispetto a chi ha solo il diploma. Questi risultati suggeriscono che fattori socioeconomici e comportamentali possono influenzare le abitudini di protezione solare, rendendo necessaria una maggiore consapevolezza tra tutte le fasce della popolazione.
Leggi anche:
L’alcol e la diminuzione della protezione solare
Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dallo studio è il legame tra il consumo di alcol e la diminuzione dell’uso della protezione solare. Tra coloro che hanno riportato scottature, il 21,5% ha ammesso di aver bevuto alcolici mentre era esposto al sole. L’alcol può fungere da distrazione, riducendo la probabilità di riapplicare la crema solare e portando a una perdita di cognizione riguardo al tempo trascorso all’aperto. Inoltre, il rischio di addormentarsi sulla spiaggia aumenta, esponendo ulteriormente la pelle ai danni dei raggi UV. È importante sottolineare che l’alcol non è l’unica causa di scottature: altre attività comuni, come lavorare all’aperto, nuotare e fare esercizio, contribuiscono anch’esse a questo problema.
La necessità di ulteriori ricerche
Madison Etzel, autrice dello studio, ha sottolineato l’importanza di approfondire la ricerca sulle abitudini e i comportamenti sociali che influenzano l’incidenza delle scottature solari e le pratiche di prevenzione. Comprendere questi fattori è cruciale per affrontare l’aumento dei casi di cancro della pelle. La consapevolezza dei rischi associati al consumo di alcol in spiaggia potrebbe contribuire a migliorare le abitudini di protezione solare e, di conseguenza, a ridurre l’incidenza di scottature e tumori cutanei.
Â