La stanchezza da videochiamata: perché ci sentiamo affaticati dopo una riunione online

Nel 2025, la stanchezza da videochiamata colpisce soprattutto le donne, con una su sette che ne soffre. Studi rivelano che l’ansia da specchio e l’insoddisfazione personale aumentano il fenomeno.
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La stanchezza da videochiamata: perché ci sentiamo affaticati dopo una riunione online - unita.tv

La crescente diffusione del lavoro da remoto ha portato a un aumento delle videochiamate, ma ha anche messo in luce un fenomeno poco conosciuto: la stanchezza da videochiamata, nota anche come “Zoom Fatigue“. Questo articolo esplora le cause di questa sensazione di affaticamento che molti lavoratori sperimentano dopo le riunioni online, analizzando studi recenti e i fattori psicologici coinvolti.

Cos’è la stanchezza da videochiamata

La stanchezza da videochiamata è un disturbo che si manifesta come una sensazione di affaticamento fisico e mentale dopo aver partecipato a una videochiamata. Secondo una ricerca condotta su oltre 10.000 persone, questo fenomeno sembra colpire in modo particolare le donne, con una su sette che ha dichiarato di averlo provato almeno una volta. Le cause di questa stanchezza sono molteplici e variano da difficoltà comunicative a stress legato alla situazione pandemica.

Durante le videochiamate, i partecipanti devono affrontare una serie di sfide uniche. La mancanza di segnali non verbali, come il linguaggio del corpo, può rendere la comunicazione più complessa. Inoltre, la necessità di mantenere la telecamera accesa per tutta la durata della riunione può aumentare il carico cognitivo, contribuendo a una sensazione di esaurimento. Non sorprende quindi che molti lavoratori si sentano stanchi dopo una lunga giornata di videochiamate.

Le cause della stanchezza da videochiamata

Nonostante il Covid-19 sia diventato parte della nostra quotidianità, il fenomeno della stanchezza da videochiamata continua a persistere. Recenti studi hanno identificato meccanismi psicologici che possono contribuire a questo affaticamento. Uno di questi è l’ansia da specchio, che si riferisce al disagio di dover osservare continuamente la propria immagine durante le videochiamate. Questo può portare a una maggiore insoddisfazione rispetto al proprio aspetto fisico.

Un’indagine condotta su 2.448 lavoratori statunitensi ha rivelato che l’insoddisfazione per il proprio aspetto è uno dei principali fattori che alimentano la stanchezza da videochiamata. Guardarsi per ore in uno schermo può accentuare le insicurezze personali, generando un ulteriore stress che si traduce in affaticamento. I ricercatori avvertono che questo disagio potrebbe disincentivare l’uso delle videochiamate, rendendo necessaria una riflessione su come gestire meglio queste interazioni virtuali.

L’impatto dell’immagine personale

Un aspetto cruciale emerso dallo studio è il legame tra la soddisfazione personale riguardo al proprio aspetto e la stanchezza da videochiamata. Attraverso interviste di 15 minuti, i ricercatori hanno esaminato le abitudini dei partecipanti nell’utilizzo di filtri e strumenti digitali per modificare il proprio aspetto durante le videochiamate. I risultati hanno mostrato che coloro che si sentono insoddisfatti del proprio viso tendono a sperimentare un maggiore affaticamento.

In sostanza, non solo chi ha già delle insicurezze riguardo al proprio aspetto è più incline a soffrire di stanchezza da videochiamata, ma anche il formato stesso delle riunioni online può contribuire a queste insoddisfazioni. La continua esposizione alla propria immagine può diventare una fonte di stress, creando un circolo vizioso che influisce negativamente sulla produttività e sul benessere dei lavoratori.

La stanchezza da videochiamata rappresenta un tema di crescente rilevanza nel contesto del lavoro da remoto. Comprendere le sue cause e gli effetti collaterali è fondamentale per migliorare l’esperienza lavorativa e promuovere un ambiente di lavoro più sano e produttivo.