Nel panorama della sanità moderna, la qualità della ricerca è fortemente influenzata dalle persone coinvolte. Le recenti dichiarazioni di Anna Flavia d’Amelio Einaudi, consigliere Delegato di Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Ricerca dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, evidenziano come il PNRR stia aprendo nuove opportunità di investimento, sia in infrastrutture che in risorse umane. Questo contesto offre un’importante spinta alla presenza italiana nel settore della ricerca a livello internazionale, ma richiede anche una strategia mirata per identificare aree di competenza dove l’Italia può eccellere.
L’importanza delle persone nella ricerca
La qualità della ricerca scientifica è determinata principalmente dalle persone che vi partecipano. Secondo d’Amelio Einaudi, è fondamentale garantire una filiera di talenti in grado di formare ricercatori di alto livello. Il PNRR ha creato opportunità significative per investire in talenti e infrastrutture, contribuendo a rafforzare la posizione dell’Italia nel contesto internazionale. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio strategico per identificare nicchie specifiche in cui il paese possa essere altamente competitivo. Questo implica non solo investimenti finanziari, ma anche la creazione di un ambiente favorevole alla crescita professionale e alla ricerca innovativa.
Innovazione e intelligenza artificiale nella sanitÃ
Durante il Wired Health 2025, Bart de Witte, co-fondatore di Isaree, ha discusso l’importanza dell’intelligenza artificiale nella trasformazione della sanità . De Witte ha descritto la sua visione dell’IA come un mezzo per “comprimere” la conoscenza medica, riducendo i tempi di innovazione e, di conseguenza, salvando vite. La sua azienda sta sviluppando un sistema operativo per l’IA medica, paragonato a “Spotify dell’intelligenza medica”. Questo approccio suggerisce che, nel prossimo futuro, medici e infermieri potrebbero avvalersi di assistenti virtuali per facilitare le loro attività quotidiane.
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Carlo Tacchetti dell’Università Vita Salute San Raffaele ha sottolineato l’importanza di un approccio normativo specifico per il settore sanitario, che deve considerare la privacy dei pazienti e la sicurezza dei dati. È cruciale sviluppare modelli che possano utilizzare procedure replicabili, garantendo al contempo la protezione delle informazioni sensibili.
Dati sintetici e sfide etiche
I dati sintetici, generati artificialmente per replicare le caratteristiche di dati reali, stanno emergendo come un tema centrale nel settore sanitario. Giulia Conti, Head of Innovation di Novartis Italia, ha evidenziato come l’applicazione della tecnologia possa generare un risparmio immediato tra il 5 e il 10%, senza compromettere la qualità delle cure. Tuttavia, l’interoperabilità tra le diverse discipline rimane un aspetto fondamentale per massimizzare il valore dei dati.
L’avvocato Luca Bolognini, presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy, ha messo in discussione l’equilibrio tra protezione dei dati e innovazione tecnologica. Con l’arrivo di nuove tecnologie, è necessario rivedere le normative esistenti, come il GDPR, per garantire una protezione adeguata senza ostacolare il progresso.
Algoritmi e assistenza virtuale nella sanitÃ
Gli algoritmi stanno già dimostrando di avere un impatto significativo nel miglioramento dell’efficienza dei servizi sanitari. Gianmario Cinelli, docente di Healthcare Management alla Bocconi, ha descritto come in Regione Veneto gli operatori stiano utilizzando assistenti virtuali per gestire l’accesso ai servizi. Questi strumenti sono in grado di monitorare le chiamate dei pazienti e garantire che ricevano l’assistenza necessaria.
Alice Borghini di Agenas ha sottolineato l’importanza di comprendere e spiegare l’uso dell’IA generativa all’interno del Servizio Sanitario Nazionale . La formazione e la consapevolezza degli attori coinvolti sono essenziali per sfruttare al meglio questa tecnologia, garantendo un utilizzo consapevole e responsabile.
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