La cooperativa lotta contro l’emarginazione: un faro di speranza per chi vive il disagio mentale

La Cooperativa Lotta contro l’emarginazione di Milano celebra il 45° anniversario il 21 e 22 marzo a Sesto San Giovanni, con eventi dedicati alla poesia, musica e una mostra su Alda Merini.
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La cooperativa lotta contro l’emarginazione: un faro di speranza per chi vive il disagio mentale - unita.tv

La Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, attiva a Milano, si impegna a scardinare pregiudizi e a promuovere l’autonomia delle persone con disagio mentale. Attraverso progetti educativi e attività di socializzazione, la cooperativa lavora per costruire una società più equa e solidale. In occasione del 45° anniversario, il 21 e 22 marzo, si terrà un evento presso lo Spazio Davide Campari a Sesto San Giovanni, ricco di dibattiti, musica e poesia. Un elemento centrale dell’evento sarà la mostra dedicata ad Alda Merini e la Biblioteca Vivente, che darà voce alle storie di vita degli ospiti della cooperativa.

L’importanza della biblioteca vivente

La Biblioteca Vivente rappresenta un’iniziativa innovativa che permette di conoscere le esperienze di vita delle persone accolte dalla cooperativa. Queste storie, spesso segnate da solitudine e discriminazione, saranno presentate come volumi viventi, offrendo un’opportunità unica di interazione e confronto. La realizzazione di questo progetto è possibile grazie alla collaborazione con Fondazione Empatia, un partner storico della cooperativa.

Tra i protagonisti di questa iniziativa c’è Luca Boccanegra, un milanese di 59 anni che ha trovato nella cooperativa un luogo di rinascita. La sua testimonianza è un esempio di come il supporto e la condivisione possano aiutare a superare le difficoltà legate al disagio psichico. Boccanegra, prima di arrivare alla cooperativa, si trovava in una fase di profonda crisi personale, incapace di gestire la propria vita lavorativa e sociale.

La storia di Luca Boccanegra

Luca Boccanegra ha vissuto un periodo difficile, caratterizzato da una sensazione di malessere che lo ha portato a ritirarsi dalla vita sociale. Prima del suo disagio, era attivo nel mondo del teatro, ma un evento inaspettato ha cambiato radicalmente la sua vita. La sua esperienza di isolamento e perdita di fiducia in se stesso è comune tra coloro che affrontano problemi di salute mentale. Dopo un percorso di cura presso il Centro Psicosociale dell’Ospedale Niguarda, è stata diagnosticata una depressione con ansia paralizzante e attacchi di panico.

Nonostante le difficoltà, Boccanegra ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. La sua richiesta di supporto lo ha portato alla Cooperativa Lotta contro l’emarginazione, dove ha ricevuto l’assistenza necessaria per ricostruire la propria vita. È stato accolto in un appartamento dedicato alla Residenzialità Leggera, dove ha potuto lavorare sul recupero della propria autonomia abitativa ed economica.

Un percorso di rinascita e condivisione

Durante gli otto anni trascorsi nella cooperativa, Boccanegra ha condiviso la sua vita con un altro beneficiario, supportato da educatori che hanno giocato un ruolo cruciale nel suo processo di recupero. Ha trovato conforto nella comunità, scoprendo il valore della solidarietà e della condivisione. Le giornate erano scandite da attività e laboratori, che spaziavano dalla cucina alla meditazione, contribuendo a ricostruire il suo senso di appartenenza.

Oggi, dopo aver riconquistato la propria indipendenza, Boccanegra continua a collaborare con la cooperativa come operatore esperto in supporto tra pari. Questa qualifica gli consente di utilizzare la sua esperienza personale per aiutare altri in situazioni simili. La sua evoluzione personale è evidente: ha sviluppato una maggiore attitudine all’ascolto e ha trovato un nuovo scopo nella vita, impegnandosi a trasmettere forza e supporto a chi ne ha bisogno.

L’impatto della cooperativa sulla vita di Boccanegra

Luca Boccanegra ha riscoperto la gioia di vivere, apprezzando i colori della vita dopo aver affrontato le tenebre del disagio psichico. La sua esperienza non solo rappresenta un esempio di resilienza, ma anche un messaggio di speranza per chi si trova in situazioni simili. Oggi, oltre a gestire corsi di meditazione per gli ospiti della cooperativa, è attivo nel supportare persone con disagi psichici più significativi, contribuendo alla loro integrazione sociale.

In qualità di vicepresidente della Rete Utenti della salute mentale Lombardia , Boccanegra porta avanti la sua missione di advocacy, rappresentando le voci di chi vive il disagio mentale. La sua storia è una testimonianza di come il supporto comunitario e la volontà di superare le difficoltà possano trasformare le vite e promuovere una società più inclusiva e consapevole.