Il tè in gravidanza: uno studio rivela potenziali benefici per lo sviluppo dei bambini

Uno studio dell’Anhui Medical University in Cina del 2025 rivela che il consumo moderato di tè durante la gravidanza può migliorare lo sviluppo cognitivo e motorio nei bambini fino a 42 mesi.
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Il tè in gravidanza: uno studio rivela potenziali benefici per lo sviluppo dei bambini - unita.tv

Un recente studio condotto da ricercatori dell’Anhui Medical University in Cina ha messo in luce un legame sorprendente tra il consumo di durante la gravidanza e lo sviluppo cognitivo e motorio nei bambini. Sebbene il tè sia spesso sconsigliato a causa della presenza di caffeina, i risultati della ricerca suggeriscono che un’assunzione moderata potrebbe avere effetti positivi. Questo articolo esplorerà i dettagli dello studio, i risultati ottenuti e le implicazioni per le future mamme.

I risultati della ricerca sul tè e lo sviluppo infantile

La ricerca ha coinvolto un campione di oltre 1.400 coppie madre-figlio, analizzando i dati raccolti attraverso il Chinese National Birth Cohort . I ricercatori hanno esaminato il consumo di tè e caffè da parte delle madri durante i tre trimestri di gravidanza e hanno valutato le capacità cognitive e motorie dei bambini fino ai 42 mesi di età. I risultati hanno rivelato che i bambini nati da madri che avevano consumato tè con regolarità mostrano punteggi superiori in test standardizzati rispetto a quelli le cui madri non ne avevano fatto uso.

Particolarmente interessanti sono stati i risultati relativi al secondo e al terzo trimestre di gravidanza. Nel secondo trimestre, il consumo di tè è stato associato a migliori capacità cognitive e di motricità fine, mentre nel terzo trimestre si è osservata una correlazione con lo sviluppo delle capacità cognitive e della motricità grossolana. I benefici più significativi sono stati registrati nei bambini le cui madri avevano bevuto tè durante tutta la gravidanza, suggerendo un potenziale effetto cumulativo.

Tè e caffè: differenze e implicazioni

Il tè e il caffè sono tra le bevande più popolari a livello globale, entrambi contenenti caffeina e altri composti bioattivi. Tuttavia, mentre il caffè è spesso associato a effetti negativi durante la gravidanza, come un aumento del rischio di aborto spontaneo e basso peso alla nascita, il tè ha mostrato un profilo diverso. La ricerca ha evidenziato che il tè contiene quantità inferiori di caffeina e una maggiore concentrazione di polifenoli e catechine, noti per le loro proprietà antiossidanti.

Questi composti potrebbero essere responsabili dei benefici osservati nello sviluppo neurocognitivo dei bambini. Al contrario, il caffè non ha mostrato effetti positivi significativi, il che ha sorpreso gli studiosi, considerando la sua maggiore concentrazione di caffeina. Questo suggerisce che la combinazione di sostanze presenti nel tè potrebbe giocare un ruolo cruciale nello sviluppo infantile.

Raccomandazioni per le future mamme

I risultati di questo studio potrebbero avere un impatto sulle attuali linee guida riguardanti il consumo di tè e caffè in gravidanza. Attualmente, le raccomandazioni sanitarie limitano l’assunzione di caffeina a 200 mg al giorno, senza distinguere tra tè e caffè. Tuttavia, la ricerca suggerisce che un consumo moderato di tè potrebbe offrire benefici senza gli effetti collaterali associati a un’eccessiva assunzione di caffeina.

È importante notare che lo studio presenta alcune limitazioni. Ad esempio, il consumo di tè e caffè è stato registrato solo in termini di frequenza, senza misurare le quantità esatte. Inoltre, non sono state analizzate le differenze tra i vari tipi di tè, come il tè verde e il tè nero, che contengono diverse concentrazioni di caffeina e polifenoli. Infine, essendo uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un nesso di causalità diretto tra il consumo di tè e lo sviluppo neurocognitivo dei bambini.

Per confermare questi risultati e approfondire la comprensione dei meccanismi biologici coinvolti, saranno necessari ulteriori studi con campioni più ampi e metodologie sperimentali più rigorose.