Home Salute Hai più di 60 anni? Glicemia alta a 250: cosa significa e quando preoccuparsi
Salute

Hai più di 60 anni? Glicemia alta a 250: cosa significa e quando preoccuparsi

Condividi
glicemia
glicemia e quando preoccuparsi-unita.tv
Condividi

Una glicemia stabile protegge cuore, cervello e reni. I consigli per evitare complicanze e capire subito se i valori sono fuori controllo

Controllare la glicemia a digiuno è una delle prime azioni che un medico consiglia dopo i 60 anni. Il motivo è semplice: il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 cresce con l’età, e i sintomi iniziali sono spesso poco evidenti. Per questo, tenere sotto controllo i valori mattutini può fare la differenza tra un invecchiamento in salute e complicazioni difficili da gestire.

Il range considerato sicuro dopo i 60 anni si colloca tra 90 e 120 mg/dL. Se il valore supera i 126 mg/dL, ripetuto in almeno due rilevazioni, si entra nel campo del diabete diagnosticato. Ma già con valori compresi tra 100 e 125 mg/dL si parla di glicemia alterata, condizione da non ignorare. Con l’età, una minore sensibilità all’insulina e cambiamenti ormonali rendono l’organismo più vulnerabile. Non serve allarmarsi, ma è bene sapere come comportarsi.

Glicemia a 250 mg/dL: quando è allarme rosso

Un valore di 250 mg/dL al mattino, a digiuno, non è mai normale. Dopo i 60 anni, rappresenta un rischio serio e richiede un’azione immediata. Potrebbe indicare una iperglicemia severa, legata a una terapia saltata, a una dieta errata, a stress oppure a un’infezione in corso. I sintomi più comuni sono bocca asciutta, forte sete, mal di testa, vista offuscata, necessità frequente di urinare, debolezza intensa.

glicemia
glicemia alta e rischi-unita.tv

Davanti a questi segnali, la prima cosa da fare è verificare il valore con un secondo test, anche a distanza di qualche ora. Se confermato, è importante bere acqua (se non ci sono controindicazioni) e contattare subito il medico. Evitare di prendere decisioni autonome, soprattutto con l’insulina. A questa età, la chetoacidosi diabetica può presentarsi in modo subdolo ma veloce, e dev’essere gestita in ambito ospedaliero.

Come mantenere la glicemia nei valori corretti dopo i 60

La gestione della glicemia dopo i 60 anni deve essere personalizzata, ma si basa su quattro pilastri chiari: alimentazione, movimento, controlli e aderenza alle terapie.

Una dieta a basso indice glicemico, che limiti zuccheri semplici e privilegi fibre, proteine magre e carboidrati complessi, è il primo passo. L’attività fisica moderata (anche solo camminate quotidiane) aiuta a migliorare l’efficacia dell’insulina e a tenere sotto controllo il peso.

I valori ideali della glicemia a digiuno sono tra 90 e 120 mg/dL, ma in presenza di altre malattie, il medico può stabilire un obiettivo più ampio, tra 100 e 140 mg/dL, per evitare ipoglicemie pericolose. Oltre alla glicemia, va controllata anche l’emoglobina glicata (HbA1c): un valore tra 6.5% e 7.5% indica un buon compenso metabolico negli anziani.

Infine, è essenziale che ogni persona sopra i 60 anni sappia riconoscere i segnali del proprio corpo. Stanchezza cronica, minzione frequente, vista annebbiata non devono mai essere sottovalutati. Un controllo in più può evitare problemi seri.

La glicemia stabile è una garanzia di benessere duraturo. E imparare a monitorarla, giorno dopo giorno, è un gesto semplice ma potente per proteggere cuore, cervello e qualità della vita.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.