Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, un evento istituito nel 1993 dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’acqua dolce e sulla necessità di proteggere questa risorsa vitale attraverso pratiche sostenibili. In questa occasione, è fondamentale sottolineare quanto l’acqua sia essenziale per la salute umana, in particolare per le donne, che possono affrontare sfide specifiche legate all’idratazione in diverse fasi della loro vita. La dottoressa Martina Francia, nutrizionista presso il centro medico Humanitas Medical Care di Varese, ci offre un approfondimento sui benefici dell’acqua e su come garantire un adeguato apporto idrico.
I benefici dell’acqua per la salute
L’acqua rappresenta una componente cruciale per il benessere del nostro organismo, coinvolta in numerose funzioni vitali. Secondo la dottoressa Francia, mantenere una corretta idratazione porta a diversi vantaggi per la salute. Ad esempio, aiuta a prevenire la secchezza orale, che può rendere difficile la deglutizione. Inoltre, l’acqua contribuisce a mantenere la pelle elastica e luminosa, favorendo l’eliminazione delle tossine attraverso i reni. Le cellule del nostro corpo, essendo composte principalmente di acqua, necessitano di un adeguato apporto idrico per funzionare correttamente. Una scarsa idratazione può portare a ritenzione idrica, un problema comune che si verifica quando le cellule trattengono liquidi in eccesso.
L’acqua svolge anche un ruolo fondamentale nella regolazione della temperatura corporea. Quando fa caldo, il corpo evapora l’acqua per raffreddarsi, mentre la disidratazione può causare un accumulo di calore. Inoltre, mantenere un buon livello di idratazione è essenziale per la salute cardiovascolare, poiché una carenza di acqua può ridurre il volume del sangue e abbassare la pressione arteriosa. Infine, l’idratazione adeguata facilita la respirazione, poiché aiuta a fluidificare il muco nelle vie aeree e nei polmoni.
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Quanta acqua dovrebbero bere le donne?
Un consiglio comune è quello di bere almeno due litri di acqua al giorno. Tuttavia, la dottoressa Francia sottolinea che questi due litri dovrebbero provenire principalmente da acqua pura, tè o tisane non zuccherate, escludendo altre bevande. È importante notare che l’acqua contenuta in frutta e verdura non è inclusa nel conteggio dei due litri. Per quanto riguarda il tipo di acqua, qualsiasi varietà è accettabile, compresa quella frizzante, a meno che non ci siano problemi di gonfiore.
L’importanza dell’idratazione durante il ciclo mestruale
Durante l’età fertile, in particolare durante il ciclo mestruale, l’idratazione diventa ancora più cruciale. La dottoressa Francia evidenzia che mantenere un buon livello di idratazione può alleviare sintomi comuni come mal di testa, affaticamento e crampi addominali. Inoltre, bere acqua può contribuire a ridurre il gonfiore e la ritenzione idrica, frequentemente associati alle fluttuazioni ormonali.
Idratazione in gravidanza e allattamento
Il fabbisogno di acqua aumenta notevolmente durante la gravidanza e l’allattamento. La dottoressa Francia consiglia di aggiungere almeno 300 ml di acqua al giorno durante la gravidanza e fino a 600-700 ml al giorno durante l’allattamento. L’acqua è fondamentale per la formazione del liquido amniotico, che protegge il feto e supporta il suo sviluppo. Inoltre, un’adeguata idratazione aiuta a mantenere il volume del sangue materno e a prevenire la disidratazione, riducendo il rischio di infezioni urinarie che possono complicare la gravidanza.
L’importanza dell’acqua in menopausa
Anche durante la menopausa, l’acqua gioca un ruolo vitale. La dottoressa Francia osserva che molte donne sperimentano pelle secca e spenta in questo periodo, rendendo l’idratazione ancora più importante. Bere acqua aiuta a gestire le vampate di calore e a ridurre il gonfiore e la ritenzione idrica causati dai cambiamenti ormonali. È consigliato aumentare l’apporto idrico oltre i due litri giornalieri per affrontare al meglio questa fase della vita.
Idratazione nei bambini
Le regole per una corretta idratazione si apprendono fin da piccoli. La dottoressa Francia spiega che la quantità di acqua necessaria varia in base all’età e a eventuali condizioni di salute. In generale, i bambini tra 1 e 5 anni dovrebbero bere tra 600 e 900 ml al giorno, mentre durante l’età scolare il fabbisogno aumenta a 1100 ml e durante l’adolescenza a 1500-2000 ml. È importante educare i bambini a bere acqua piuttosto che succhi di frutta o tè, per garantire una corretta idratazione.
Come riconoscere la disidratazione
Infine, è fondamentale riconoscere i segnali di una scarsa idratazione. La bocca secca è uno dei primi indicatori, così come il colore delle urine: urine scure indicano una carenza di acqua. Altri sintomi possono includere mal di testa, stanchezza e difficoltà di concentrazione. È importante non arrivare a sentire sete, poiché questo è un segnale che indica già uno stato di disidratazione.
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