Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: nuovo advisory board scientifico per la ricerca
La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma istituisce un Advisory Board scientifico con esperti internazionali, tra cui il premio Nobel Randy Wayne Schekman, per potenziare la ricerca sulle patologie dell’apparato locomotore.

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La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma ha recentemente istituito un Advisory Board scientifico di alto profilo, composto da esperti internazionali, per supportare i propri progetti di ricerca e innovazione. Questo passo è particolarmente significativo in vista del processo di accreditamento come IRCCS nel campo delle patologie dell’apparato locomotore. L’annuncio è stato fatto durante un evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico, in concomitanza con la conclusione del progetto di ricerca ‘Spine 4.0’.
L’importanza del nuovo advisory board
Il nuovo Advisory Board scientifico include sei esperti di fama mondiale provenienti da diverse nazioni, tra cui Stati Uniti, Giappone, Svizzera e Turchia. Tra i membri spicca Randy Wayne Schekman, premio Nobel per la Medicina nel 2013, noto per le sue scoperte nel campo della biologia cellulare. Questo gruppo di esperti avrà il compito di guidare e supportare le strategie di ricerca della Fondazione, contribuendo a posizionarla come un punto di riferimento nell’innovazione scientifica a livello sia nazionale che internazionale.
L’evento di annuncio ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha inviato un videomessaggio, e il presidente dell’INAIL Fabrizio D’Ascenzo. Carlo Tosti, presidente della Fondazione, ha sottolineato l’importanza di mettere la persona al centro delle attività della Fondazione, affermando che il nuovo Advisory Board rappresenta un’opportunità per crescere ulteriormente.
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I membri del advisory board e le loro competenze
Il nuovo Advisory Board è composto da figure di spicco nel campo della medicina e della ricerca. Oltre a Randy Wayne Schekman, gli altri membri includono:
Michael Tobias Hirschmann: Primario di Chirurgia ortopedica presso il Kantonsspital Baselland in Svizzera, è un’autorità nella chirurgia del ginocchio e nel trattamento delle patologie degenerative.
Ivan Martin: Direttore del Dipartimento di Biomedicina dell’Università di Basilea, esperto di medicina rigenerativa con oltre 190 pubblicazioni scientifiche.
Javed Parvizi: Professore di Chirurgia ortopedica all’Università Acibadem di Istanbul, noto per il suo lavoro nella gestione delle infezioni articolari.
Giuseppe Remuzzi: Direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS, esperto in nefrologia e trapianti con oltre 1.400 pubblicazioni.
Daisuke Sakai: Capo del Dipartimento clinico presso l’Università di Tokai in Giappone, specializzato nella chirurgia ortopedica e nelle malattie degenerative della colonna vertebrale.
Questi esperti porteranno le loro competenze e conoscenze per supportare la Fondazione nel suo percorso di ricerca e innovazione, contribuendo a sviluppare approcci avanzati per affrontare le sfide mediche attuali.
Il progetto ‘Spine 4.0’ e il suo impatto
L’evento di annuncio del nuovo Advisory Board ha coinciso con la conclusione del progetto ‘Spine 4.0’, avviato nel gennaio 2022 e promosso dall’INAIL. Questo progetto ha avuto come obiettivo principale lo sviluppo di un approccio multidisciplinare per la gestione della lombalgia e delle patologie degenerative del rachide. Attraverso l’integrazione di intelligenza artificiale, tecnologie digitali e terapie rigenerative, ‘Spine 4.0’ ha cercato di ottimizzare diagnosi, trattamento e reinserimento lavorativo dei pazienti.
Uno degli aspetti innovativi del progetto è stato l’uso di terapie rigenerative con cellule staminali mesenchimali per il trattamento della degenerazione discale. I risultati preliminari indicano che questa strategia potrebbe favorire la rigenerazione del tessuto discale, migliorando gli esiti clinici nei pazienti affetti da lombalgia cronica. Inoltre, sono state introdotte tecniche di chirurgia vertebrale mininvasiva assistita da sistemi di navigazione robotizzati, che hanno dimostrato di ridurre l’invasività degli interventi e accelerare il recupero post-operatorio.
Collaborazioni e prospettive future
Il progetto ‘Spine 4.0’ ha consolidato le collaborazioni tra la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’INAIL, evidenziando l’importanza di un approccio integrato nella ricerca scientifica. Fabrizio D’Ascenzo ha sottolineato come il Campus Bio-Medico rappresenti un partner di eccellenza nella rete scientifica dell’INAIL, contribuendo a promuovere la salute e la sicurezza sul lavoro.
Eugenio Guglielmelli, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha espresso soddisfazione per il successo del progetto, evidenziando come l’approccio multidisciplinare sia fondamentale per garantire la qualità della vita a lungo termine dei pazienti. La Fondazione e l’INAIL continueranno a collaborare per valorizzare i risultati raggiunti e sviluppare ulteriori attività di ricerca e innovazione nel campo della salute.