Ashwagandha: il ginseng indiano e i suoi molteplici benefici per la salute

L’ashwagandha, pianta medicinale originaria dell’India, sta guadagnando popolarità in Italia per i suoi effetti positivi su stress, ansia e insonnia, supportati da recenti ricerche scientifiche.
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Ashwagandha: il ginseng indiano e i suoi molteplici benefici per la salute - unita.tv

L’ashwagandha, conosciuta anche come ginseng indiano, sta guadagnando popolarità nel mercato degli integratori alimentari. Questa pianta medicinale, utilizzata da secoli nella medicina ayurvedica, offre una serie di potenziali benefici per la salute, come la riduzione dello stress e dell’ansia, il miglioramento della fertilità maschile e il contrasto all’insonnia. Scopriamo più in dettaglio le caratteristiche di questa pianta e i risultati delle ricerche scientifiche che ne attestano l’efficacia.

La pianta di ashwagandha

L’ashwagandha, scientificamente nota come Withania somnifera, è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa delle patate e dei pomodori. Questa pianta è originaria di diverse regioni, tra cui il bacino del Mediterraneo, l’Africa orientale e l’Asia sud-occidentale. In Italia, è possibile trovarla in Sicilia e Sardegna. La sua lunga storia di utilizzo in India la colloca tra le piante medicinali più importanti della medicina tradizionale ayurvedica, dove è considerata un rasayana, ovvero un rimedio che promuove la giovinezza e il benessere.

Il termine “ashwagandha” deriva dal sanscrito e si traduce in “odore di cavallo“, un riferimento all’odore caratteristico delle radici della pianta, che ricorda quello di un cavallo bagnato. Nella medicina ayurvedica, l’ashwagandha è riconosciuta per le sue proprietà adattogene, che aiutano l’organismo a gestire lo stress e a mantenere l’equilibrio psicofisico.

Benefici dell’ashwagandha

I sostenitori della medicina complementare evidenziano una vasta gamma di benefici associati all’ashwagandha. Tra i più noti ci sono la riduzione dei sintomi di stress, ansia e depressione, l’aumento della fertilità maschile e il miglioramento della qualità del sonno. Inoltre, si attribuiscono alla pianta effetti positivi sulla massa muscolare, sulla forza e sulla resistenza, oltre a una riduzione dell’infiammazione e dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Alcuni studi suggeriscono che l’ashwagandha possa contribuire a migliorare la funzione cerebrale, inclusa la memoria, e a regolare i livelli di zucchero nel sangue nei pazienti diabetici. Inoltre, si è osservato che questa pianta potrebbe avere un effetto positivo nel contrastare l’aumento di peso associato all’ormone cortisolo, noto per il suo ruolo nello stress.

Tra i benefici più frequentemente citati, la riduzione dello stress e dell’ansia sembra essere supportata da alcune evidenze scientifiche. Gli estratti di ashwagandha contengono oltre 80 composti bioattivi, tra cui alcaloidi come la witanina e la witasomnina, che potrebbero essere responsabili di tali effetti positivi.

Ricerche scientifiche sull’ashwagandha

Negli ultimi anni, l’interesse per l’ashwagandha è cresciuto, portando a numerosi studi scientifici volti a confermare i suoi effetti sulla salute. Un’importante revisione sistematica pubblicata nel 2021 ha analizzato sette studi sull’uso dell’ashwagandha per il trattamento dello stress, evidenziando la sua efficacia nel ridurre i livelli di cortisolo e nel migliorare il benessere generale dei partecipanti.

Un trial condotto dalla University of Colorado ha coinvolto 60 studenti, ai quali è stato somministrato un estratto di radice di ashwagandha in capsule da 350 mg. I risultati, dopo un mese di trattamento, hanno mostrato un miglioramento significativo nei livelli di energia, concentrazione e qualità del sonno nei soggetti che avevano assunto l’estratto rispetto a quelli che avevano ricevuto un placebo.

Un altro aspetto di grande rilevanza è l’efficacia dell’ashwagandha nel contrastare l’insonnia. Uno studio condotto su 150 adulti tra i 18 e i 65 anni ha dimostrato che coloro che avevano assunto l’estratto di ashwagandha per sei settimane avevano riportato un miglioramento della qualità del sonno, con il 72% dei partecipanti che ha notato un miglioramento rispetto al 29% di chi aveva assunto un placebo. Anche una revisione sistematica del 2021 ha confermato l’efficacia dell’ashwagandha nel trattamento dell’insonnia, sebbene i risultati siano stati considerati limitati.

L’ashwagandha continua a suscitare interesse nel campo della salute e del benessere, con ricerche in corso per esplorare ulteriormente i suoi potenziali benefici e meccanismi d’azione.