Argenx: innovazione e impegno per i pazienti con malattie rare in Italia

Argenx, durante un evento a Milano, ha presentato uno studio sulla miastenia grave, malattia rara che colpisce 17.000 persone in Italia. L’azienda punta a migliorare la vita dei pazienti e delle loro famiglie.
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Argenx: innovazione e impegno per i pazienti con malattie rare in Italia - unita.tv

Argenx, azienda belga attiva nel settore biotecnologico, sta intensificando i suoi sforzi per migliorare la vita dei pazienti affetti da malattie rare, in particolare la miastenia grave. Durante un evento a Milano, Fabrizio Celia, amministratore delegato di Argenx Italia, ha presentato i risultati di uno studio sull’impatto socio-economico di questa malattia, che colpisce circa 17.000 persone nel nostro Paese. L’azienda si propone di affrontare le sfide legate a queste patologie, non solo per i pazienti, ma anche per i loro familiari e caregiver.

L’impatto della miastenia grave

La miastenia grave è una malattia rara che presenta un significativo impatto sociale e sanitario. Fabrizio Celia ha evidenziato come spesso si commetta l’errore di considerare il rapporto tra malattia e paziente come un semplice 1:1. In realtà, l’effetto della malattia si estende ben oltre il singolo individuo, coinvolgendo anche i familiari e i caregiver, che si trovano a dover affrontare sfide quotidiane. Questo allargamento della prospettiva è fondamentale per comprendere la reale portata della malattia e per sviluppare soluzioni efficaci.

Argenx ha deciso di concentrarsi su aree terapeutiche in cui l’innovazione è carente e il bisogno clinico è elevato. L’azienda ha avviato progetti per affrontare non solo la miastenia grave, ma anche altre malattie autoimmuni come la polineuropatia immune e le miositi. Questo approccio mira a garantire che le soluzioni sviluppate siano realmente in grado di rispondere alle necessità dei pazienti e delle loro famiglie.

L’approccio innovativo di Argenx

Argenx si distingue per il suo impegno nell’innovazione farmacologica, ma Celia ha sottolineato che questo non basta. È necessario un cambiamento di paradigma nella gestione delle malattie rare autoimmuni. L’azienda sta lavorando su tre fronti principali per creare un ecosistema sanitario più integrato e connesso.

Il primo aspetto riguarda l’uso di modelli di intelligenza artificiale generativa. Questi strumenti possono affiancare l’innovazione farmacologica, migliorando il percorso del paziente e gli esiti delle cure. La tecnologia può fornire supporto nella personalizzazione dei trattamenti, rendendo le terapie più efficaci e mirate.

Il secondo punto è la collaborazione con l’accademia italiana e i centri di eccellenza. Argenx intende unire il proprio know-how con le competenze accademiche per sviluppare molecole target già nella fase preclinica. Questo approccio mira a identificare e trattare specifici marcatori associati a determinate malattie, accelerando il processo di ricerca e sviluppo.

Infine, l’azienda sta esplorando modelli di accesso ispirati a pratiche adottate in Francia e Germania. L’obiettivo è rendere le innovazioni disponibili a tutti i pazienti che necessitano di soluzioni terapeutiche avanzate. Questo impegno per l’accessibilità è cruciale per garantire che le nuove terapie possano effettivamente raggiungere chi ne ha bisogno.

La missione di Argenx nel contesto italiano

Argenx si è affermata come un attore chiave nel panorama delle biotecnologie, con una missione chiara: migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie rare. L’azienda, fondata nel 2008, ha rapidamente evoluto il proprio modello da ricerca pura a multinazionale integrata, sviluppando soluzioni innovative per affrontare le sfide delle malattie autoimmuni.

Il focus su malattie rare come la miastenia grave non è solo un’opportunità di mercato, ma un vero e proprio impegno etico. Argenx si propone di essere un punto di riferimento per i pazienti e le loro famiglie, lavorando incessantemente per garantire che le loro esigenze siano ascoltate e soddisfatte. Con un approccio che combina innovazione, ricerca e collaborazione, l’azienda mira a fare la differenza nella vita di chi affronta queste patologie complesse.