Aprile porta con sé polline e inquinamento: ecco cosa sapere per affrontare le allergie

Il 4 aprile 2025, in Italia si registrano alti livelli di polline, con picchi in Veneto e Piemonte. Allergici avvertono sintomi aggravati dall’inquinamento atmosferico. Consigli per affrontare la stagione primaverile.
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Aprile porta con sé polline e inquinamento: ecco cosa sapere per affrontare le allergie - unita.tv

Con l’arrivo di aprile, le temperature iniziano a salire e la primavera si fa sentire, portando con sé un aumento significativo dei livelli di polline nelle diverse regioni italiane. Secondo il report di PollinieAllergia.net, in Veneto si osserva una notevole variabilità nelle concentrazioni di polline, con Padova che presenta livelli medi, mentre Venezia e Verona possono subire forti oscillazioni, passando da valori bassi a molto alti. Questo fenomeno ha un impatto diretto sulla salute di chi soffre di allergie primaverili, rendendo importante monitorare la qualità dell’aria e le condizioni ambientali.

Bollettino polline e qualità dell’aria al 4 aprile 2025

Il 4 aprile 2025, la situazione del polline in Italia si presenta complessa, con un predominio della tipologia delle Betulaceae, che include piante come l’ontano e la betulla, insieme a cipressi e querce. Questi pollini, particolarmente fastidiosi per chi è allergico, si mescolano a particelle inquinanti nell’aria, creando un ambiente poco salutare. Chi soffre di problemi respiratori può avvertire un aumento dei sintomi, come stanchezza e irritabilità, a causa della qualità dell’aria che, sebbene generalmente buona in Veneto, presenta picchi di polveri sottili come il PM10 e l’ozono, soprattutto nelle ore di punta.

In Lazio e Lombardia, la situazione non è migliore. L’aria è caratterizzata da un alto tasso di inquinamento, aggravato dalla presenza di polline. Le persone sensibili a queste condizioni possono sperimentare un aumento dei malesseri, rendendo necessario prestare attenzione ai bollettini quotidiani sulla qualità dell’aria.

Situazione in Emilia-Romagna e Piemonte

In Emilia-Romagna, il 4 aprile mostra concentrazioni di polline generalmente basse, ma con picchi in alcune aree più esposte ai venti. I pollini di cipresso e carpino sono tra i più comuni, e anche qui il rischio di allergie è presente. Le rilevazioni indicano un aumento delle particelle PM2.5, che possono penetrare nei polmoni e causare danni a lungo termine, in particolare per chi soffre di malattie respiratorie croniche. Durante le ore di punta, è consigliabile limitare le attività all’aperto per ridurre il rischio di irritazioni.

In Piemonte, il 5 aprile 2025, si registra un incremento delle concentrazioni di polline, con una prevalenza di Oleaceae e Cupressaceae. Sebbene i livelli di polline siano medio-bassi, il particolato fine PM2.5 è presente in quantità significative, raggiungendo i 20 µg/m³. Questo rappresenta un rischio per chi ha asma o altre patologie respiratorie. È fondamentale tenere sotto controllo la qualità dell’aria e limitare le attività all’aperto nelle ore più calde, quando il polline e l’inquinamento raggiungono i picchi massimi.

Consigli pratici per affrontare le allergie primaverili

Per chi soffre di allergie stagionali, ci sono alcune precauzioni da seguire. È consigliabile evitare le aree più esposte al polline, come parchi e zone aperte, durante le ore di maggiore pollinazione, che solitamente vanno dalle 10 alle 16. Tenere le finestre chiuse nelle giornate calde e ventose può aiutare a ridurre l’ingresso di polline negli ambienti domestici. L’uso di mascherine può offrire una protezione parziale, contribuendo a limitare l’esposizione.

Nel caso di sintomi più gravi, è sempre opportuno consultare un medico per valutare eventuali terapie preventive o l’uso di antistaminici. La salute respiratoria è una priorità, e adottare misure preventive può fare la differenza nel vivere serenamente la stagione primaverile.