Allerta sui rischi degli integratori dimagranti: l’indagine di Altroconsumo

Un’indagine di Altroconsumo su 28 integratori dimagranti venduti in Italia ha rivelato la presenza di sostanze vietate e contaminanti, spingendo l’associazione a richiedere il ritiro dei prodotti dal mercato.
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Allerta sui rischi degli integratori dimagranti: l'indagine di Altroconsumo - unita.tv

Un recente studio di Altroconsumo ha sollevato preoccupazioni sui potenziali effetti nocivi di alcuni integratori dimagranti pubblicizzati sui social media. L’analisi ha coinvolto 28 prodotti acquistati in Italia attraverso diverse piattaforme di e-commerce e post su Instagram. Le promesse di dimagrimento rapido, che vanno dalla combustione dei grassi a un senso di sazietà garantito, sono state messe in discussione dall’associazione dei consumatori, che ha evidenziato come molte di queste affermazioni non siano supportate da evidenze scientifiche e come alcuni di questi integratori possano risultare addirittura illegali.

Rischi associati agli integratori dimagranti

L’indagine ha rivelato che alcuni integratori dimagranti contengono sostanze vietate o contaminanti pericolosi. Tra i prodotti analizzati, due acquistati su Aliexpress, denominati Daidaihua e Slimming Healthy, sono risultati contenere efedrina, una sostanza proibita in molti paesi. Inoltre, altri due integratori presentavano contaminanti come piridina e idrocarburi alifatici, sostanze che non dovrebbero essere presenti in prodotti destinati al consumo umano. Questi integratori, venduti a prezzi compresi tra 30 e 70 euro, sono facilmente reperibili online, ma la loro sicurezza è fortemente compromessa.

L’associazione Altroconsumo ha evidenziato che uno dei prodotti analizzati non conteneva alcuna sostanza attiva, ma solo acqua, e che quasi tutti i prodotti presentavano irregolarità nelle etichette. A seguito di questi risultati, Altroconsumo ha richiesto formalmente al Ministero della Salute il ritiro di questi prodotti dal mercato, ricevendo conferma che la segnalazione sarà presa in carico per ulteriori verifiche.

Contaminanti nei prodotti italiani

L’analisi ha anche messo in luce la presenza di contaminanti in due integratori made in Italy, Fast Fat bruciagrassi e Smashburn forte, venduti su piattaforme come eBay e Amazon a prezzi compresi tra 20 e 25 euro. Entrambi i prodotti sono risultati contenere piridina e idrocarburi alifatici, sostanze che, sebbene non siano aggiunte intenzionalmente, possono derivare da contaminazioni accidentali durante il processo di produzione.

Dopo aver ricevuto i risultati dell’analisi, il distributore di Smashburn forte ha comunicato ad Altroconsumo di aver avviato ulteriori accertamenti per verificare la qualità del prodotto. Tuttavia, i risultati dell’associazione sono stati confermati anche da un secondo test, il che solleva interrogativi sulla sicurezza e sull’affidabilità di questi integratori.

La necessità di una maggiore regolamentazione

Questa indagine di Altroconsumo evidenzia l’importanza di una maggiore vigilanza e regolamentazione nel settore degli integratori alimentari, in particolare per quelli destinati alla perdita di peso. La facilità con cui questi prodotti possono essere acquistati online, unita alla mancanza di controlli rigorosi, rappresenta un rischio significativo per la salute dei consumatori.

È fondamentale che i consumatori siano informati sui potenziali pericoli associati all’uso di integratori dimagranti e che prestino attenzione alle etichette e alle informazioni fornite dai produttori. La trasparenza e la responsabilità da parte delle aziende sono essenziali per garantire la sicurezza dei prodotti in commercio.

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