La recente conversazione tra Vladimir Putin e Donald Trump segna un cambiamento significativo nelle dinamiche geopolitiche, con la Russia che riemerge come attore chiave sulla scena internazionale. Questo incontro, avvenuto in un contesto di tensioni globali, ha suscitato reazioni contrastanti e ha messo in evidenza il nuovo ruolo di Putin, che da reietto della comunità internazionale si trova ora a discutere alla pari con il presidente degli Stati Uniti.
Il contesto dell’incontro
Il 11 febbraio, poche ore prima della telefonata con Trump, Putin era considerato un paria, inseguito da un mandato di cattura emesso dal tribunale dell’Aia. La Russia, sotto la guida di Putin, ha affrontato anni di isolamento e sanzioni, ma l’incontro con Trump ha segnato un punto di svolta. Le elite russe, incluse figure come l’ex presidente Dmitry Medvedev, sembrano ora condividere la convinzione che Putin stia recuperando terreno sulla scena mondiale. La conversazione tra i due leader ha avuto luogo in un contesto di rinnovato interesse per la cooperazione tra le superpotenze, con la Russia che si riposiziona come un attore influente nella definizione dell’ordine mondiale.
Le dinamiche della conversazione
Fjodor Lukjanov, direttore della rivista “Russia nella politica globale”, ha sottolineato che il colloquio tra Trump e Putin ha confermato il ritorno della Russia nel novero delle superpotenze. Secondo Lukjanov, il dialogo ha seguito un copione russo, evidenziando come la questione ucraina sia stata trattata nel contesto più ampio delle relazioni internazionali. La discussione ha incluso temi rilevanti come la sicurezza in Medio Oriente, in particolare per Israele, mentre l’Europa e l’Ucraina sono state messe in secondo piano. Questo approccio suggerisce che le due potenze stiano cercando di stabilire un nuovo equilibrio, ignorando le preoccupazioni di nazioni più piccole.
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La legittimazione della cooperazione
Anche la politologa Tatiana Stanovaya, che ha una visione critica della situazione, ha evidenziato l’importanza del colloquio. La legittimazione della cooperazione tra Stati Uniti e Russia su questioni internazionali rappresenta un cambiamento significativo. Stanovaya ha notato che Putin è riuscito a distaccare le relazioni bilaterali dal conflitto ucraino, guadagnando così una nuova immagine per la Russia. La proposta di una partita di hockey tra le squadre nazionali è vista come un simbolo di questa nuova fase di dialogo e cooperazione.
Un nuovo ordine mondiale
L’idea di un “nuovo ordine mondiale” emerge chiaramente dal dibattito attuale. Alexander Dugin, filosofo ultranazionalista, ha recentemente pubblicato un libro che evidenzia la vicinanza tra Putin e Trump. Entrambi i leader condividono valori tradizionali e una visione patriottica, rifiutando il modello del globalismo liberale. Questo nuovo approccio potrebbe portare a una ridefinizione delle alleanze e delle strategie geopolitiche, con la Russia che si posiziona come un partner strategico piuttosto che come un avversario.
Le reazioni in Europa e in Ucraina
Le reazioni a questo nuovo scenario sono state forti, soprattutto in Europa e in Ucraina. Dmitry Popov, editorialista russo, ha evidenziato come gli Stati Uniti non vedano più la Russia come un nemico universale, ma piuttosto come un attore razionale nel contesto globale. Questa percezione potrebbe avere ripercussioni significative per l’Europa, che si trova ora a dover affrontare una nuova realtà geopolitica. La sensazione di impotenza tra i leader europei è palpabile, mentre la Russia e gli Stati Uniti si preparano a discutere questioni cruciali senza tener conto delle preoccupazioni di Kiev e dei suoi alleati.
La situazione attuale segna un momento cruciale nella storia recente, con Putin che, da reietto, si afferma come un decisore di primo piano nel panorama internazionale.
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