Home Venezia ospita il festival delle regioni: Massimiliano Fedriga sottolinea l’importanza dei territori per il futuro dell’Italia

Venezia ospita il festival delle regioni: Massimiliano Fedriga sottolinea l’importanza dei territori per il futuro dell’Italia

A Venezia, il festival delle regioni ha messo in evidenza l’importanza della diversità territoriale per lo sviluppo dell’Italia, promuovendo dialogo e collaborazione tra le amministrazioni locali.

Venezia_ospita_il_festival_del

Il Festival delle Regioni a Venezia ha evidenziato l'importanza delle diversità territoriali italiane come risorsa per lo sviluppo nazionale, promuovendo la collaborazione istituzionale tra regioni nonostante le differenze politiche. - Unita.tv

Il festival delle regioni si è aperto a Venezia tra dibattiti e riflessioni sulla centralità dei territori nel percorso di sviluppo italiano. Il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha evidenziato come le diverse aree del Paese rappresentino un patrimonio di diversità da valorizzare insieme per progettare il futuro nazionale. Lo sguardo si è concentrato sulle capacità amministrative locali e sulle alleanze istituzionali che permettono decisioni condivise nonostante la varietà politica.

Un festival per celebrare le diversità regionali italiane

A Venezia, città simbolo della cultura e della storia italiana, si è svolta l’edizione 2025 del festival delle regioni. Questo evento vuole mettere in luce le differenze ma anche le potenzialità presenti nei diversi territori italiani, considerandoli come la base per una nuova visione del Paese. Fedriga ha definito la città un “esempio straordinario” che incarna le molteplici identità territoriali, un richiamo alle storie, alle tradizioni e alle peculiarità che contraddistinguono le regioni italiane.

L’incontro ha offerto uno spazio dove amministratori, esperti e rappresentanti locali hanno discusso non solo delle criticità, ma soprattutto delle prospettive future. Il festival non si limita a evidenziare problemi contingenti, ma prova a creare un orizzonte condiviso partendo proprio dalle necessità quotidiane dei territori. Venezia è stata scelta come ideale cornice perché rappresenta la complessità e la ricchezza del mosaico italiano, riflettendo le molte sfaccettature presenti su scala nazionale.

La conferenza delle regioni come modello di collaborazione istituzionale

Il ruolo della Conferenza delle Regioni è emerso forte durante l’incontro veneziano. Massimiliano Fedriga ha ricordato come questa realtà, di cui è presidente, abbia preso il via quattro anni fa con l’obiettivo di costruire una riflessione continua sul futuro dell’Italia. La conferenza ha il compito di unire le forze delle diverse amministrazioni regionali senza fermarsi alle barriere politiche o alle differenze ideologiche.

Più del 90% delle decisioni prese in questa sede avvengono all’unanimità, a testimonianza di un’efficace capacità di sintesi tra presidenti regionali. Questi ultimi provengono da parti politiche diverse, ma riescono ad accordarsi su temi comuni legati alla crescita e al benessere dei territori. Fedriga ha definito questo meccanismo “un esempio straordinario di grande alleanza e collaborazione istituzionale”, proprio perché si basa su un interesse collettivo che supera le diverse visioni politiche.

Territori come punto di partenza per la progettazione del futuro italiano

Il festival ha ribadito con forza che il futuro dell’Italia passa dalle regioni e dal loro sviluppo. L’attenzione non è rivolta soltanto ai problemi emergenti, ma a una visione di lungo periodo che sappia mettere al centro le esigenze specifiche di ogni area. La capacità amministrativa deve essere valorizzata poiché rappresenta lo strumento principale per affrontare le sfide sociali, economiche e culturali.

Massimiliano Fedriga ha spiegato che partire dal territorio significa prendere in considerazione le risorse locali, le competenze e le differenti condizioni di contesto. Non si tratta di uniformare tutto, ma di trovare un equilibrio tra differenze e punti di forza, garantendo una risposta concreta ai bisogni della gente. Quel che emerge chiaramente è che le regioni vogliono parlare una lingua comune pur mantenendo la propria identità, per costruire un percorso condiviso che possa sostenere il Paese intero.

Politica e diversità: un esempio concreto di democrazia partecipata

Durante la manifestazione di Venezia è stato messo in luce come le differenze politiche tra le regioni non ostacolino il dialogo. La varietà delle posizioni è una caratteristica della democrazia e un valore in sé. Il presidente Fedriga ha sottolineato che la possibilità di fare sintesi tra orientamenti distinti è fondamentale per gestire le politiche territoriali.

In pratica, la Conferenza delle Regioni ha dimostrato di saper superare divisioni provocate dai colori politici per concentrarsi sulle necessità concrete delle comunità. Questo atteggiamento di dialogo e collaborazione permette di elaborare soluzioni condivise, che rappresentano il frutto di un confronto costante e di un interesse comune. L’evento veneziano si è fatto portavoce di questo metodo, dove anche le differenze rappresentano un valore da integrare nella costruzione delle risposte alle sfide di oggi e di domani.