Trump licenzia commissari della FTC: tensioni crescenti tra Democratici e Repubblicani

Il licenziamento dei commissari democratici dalla Federal Trade Commission da parte di Donald Trump provoca divisioni nel Partito Democratico, con Bernie Sanders che spinge per una resistenza attiva contro le politiche presidenziali.
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La recente decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di licenziare due commissari democratici dalla Federal Trade Commission ha scatenato un acceso dibattito all’interno del Partito Democratico. Mentre alcuni membri del partito, ispirati da Bernie Sanders, chiedono una resistenza attiva contro le politiche del presidente, altri sostengono un approccio più cauto. Questo articolo esplora le reazioni e le implicazioni di questa mossa controversa.

La reazione dei Democratici: divisioni e strategie contrastanti

Dopo la vittoria di Trump, i Democratici si trovano in una fase di disorientamento e demoralizzazione. La mancanza di una leadership chiara ha portato a una frattura interna sul modo di affrontare le azioni del presidente, che molti considerano autoritarie. Da un lato, i sostenitori di Bernie Sanders spingono per una resistenza forte e visibile, auspicando manifestazioni in tutto il paese. Dall’altro, i pragmatici, come il leader dei senatori progressisti Chuck Schumer, avvertono di evitare azioni che potrebbero essere sfruttate a favore di Trump.

Schumer ha recentemente affrontato critiche per aver permesso l’approvazione di una legge di spesa che amplia i poteri del presidente, evitando così un possibile shutdown del governo. Le critiche sono arrivate anche da figure di spicco come Nancy Pelosi e Alexandria Ocasio-Cortez, quest’ultima ha persino minacciato di sfidare Schumer alle prossime elezioni. Anche il governatore della California, Gavin Newsom, ha ricevuto attacchi per le sue dichiarazioni controverse riguardo alla partecipazione di transgender nelle competizioni sportive femminili, cercando di attrarre l’attenzione di un pubblico più conservatore.

James Carville, un veterano stratega democratico, ha esortato i membri del partito a mantenere la calma e a lasciare che Trump e i Repubblicani affrontino le conseguenze delle loro scelte impopolari. Tuttavia, molti temono che, mentre i Democratici si dividono, Trump possa continuare a modificare il sistema politico a suo favore, minando i contrappesi democratici.

L’attacco alla Federal Trade Commission: un cambiamento radicale

La Federal Trade Commission, istituita 111 anni fa per proteggere i consumatori e prevenire la formazione di monopoli, è stata al centro dell’attenzione dopo i recenti licenziamenti. Trump ha sostituito la presidente Lina Khan, nominata da Joe Biden e nota per le sue indagini su giganti tecnologici come Google e Amazon, con Andrew Ferguson, un avvocato repubblicano. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni riguardo alla perdita di indipendenza dell’agenzia.

Il presidente ha licenziato i commissari democratici Alvaro Bedoya e Rebecca Kelly Slaughter, sostenendo che il loro operato non fosse in linea con le priorità della nuova amministrazione. Tuttavia, giuristi avvertono che questa motivazione politica potrebbe rendere tali licenziamenti illegali, in base a una sentenza della Corte Suprema del 1935 che vieta i licenziamenti per disaccordo politico. Nonostante ciò, Trump sembra intenzionato a sfidare anche la Corte Suprema, dichiarando che considera la sentenza un precedente non più rilevante.

Ferguson, il nuovo presidente della FTC, ha sostenuto che Trump ha il diritto costituzionale di rimuovere i commissari, affermando che ciò è necessario per garantire l’efficacia del governo. Questa posizione ha alimentato ulteriormente le tensioni tra le due fazioni politiche.

La risposta dei Democratici: una nuova strategia di protesta

In risposta ai licenziamenti, i commissari democratici hanno deciso di adottare una strategia di protesta attiva, seguendo la “linea Sanders“. Hanno presentato ricorso contro le decisioni di Trump, dichiarando di considerarsi ancora in carica nonostante il divieto di accesso agli uffici. Slaughter ha accusato il presidente di temere la loro voce, sottolineando che le loro azioni non sono solo per il bene personale, ma per proteggere i consumatori dai miliardari che potrebbero beneficiare delle nuove politiche della FTC.

La senatrice Amy Klobuchar ha definito i licenziamenti “scandalosi e illegali”, unendosi così al coro di critiche all’interno del partito. Nel frattempo, gli eventi di Sanders, intitolati “Fighting Oligarchy”, stanno attirando un pubblico crescente, dimostrando che una parte del partito è pronta a combattere contro le politiche di Trump.

Tuttavia, la figura di Sanders, all’età di 83 anni, solleva interrogativi sulla sua capacità di guidare un movimento duraturo. Altri leader potenziali, come i governatori della Pennsylvania e del Michigan, Josh Shapiro e Gretchen Whitmer, si muovono con cautela, cercando di non compromettere le loro future ambizioni politiche.

La situazione attuale riflette una lotta interna tra visioni contrastanti all’interno del Partito Democratico, mentre il presidente Trump continua a consolidare il suo potere e a sfidare le istituzioni democratiche.

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