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Trattative commerciali tra giappone e stati uniti ancora senza accordo dopo incontri a washington e telefonate

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Le relazioni commerciali tra giappone e stati uniti restano in una fase delicata. Negli ultimi giorni, le delegazioni dei due paesi hanno intensificato le discussioni, soprattutto attraverso contatti telefonici e le visite ripetute di ryosei akazawa a washington. Nonostante il dialogo aperto, al momento non si è raggiunto un’intesa definitiva, con scadenze tariffarie che mettono pressione sul negoziato.

Le trattative dei mesi scorsi tra giappone e stati uniti

Negli ultimi mesi, ryosei akazawa, capo negoziatore giapponese e collaboratore stretto del premier shigeru ishida, ha effettuato quattro viaggi a washington per incontrare le autorità governative americane. Questi incontri hanno avuto lo scopo di trovare un terreno comune per risolvere le tensioni commerciali legate alle tariffe su prodotti importati e alle regole di scambio tra le due nazioni. Il dialogo ha coinvolto personalmente il segretario al commercio howard lutnick e il segretario al tesoro scott bessent, segnalando l’importanza attribuita a questa disputa. Ogni visita ha rappresentato uno step per valorizzare un’intesa che permetta a giappone e stati uniti di limitare l’aumento delle tariffe e salvaguardare le esportazioni automobilistiche e industriali.

Difficoltà e divergenze

Nonostante gli sforzi, le difficoltà permangono. Le divergenze sul commercio rappresentano un nodo critico per la stabilità economica tra i due alleati, soprattutto nel contesto di tensioni politiche globali e dinamiche di mercato instabili. Lo scambio diretto tra akazawa e le controparti americane nelle settimane recenti ha confermato la volontà di negoziare, ma le proposte presentate non hanno ancora trovato un punto di convergenza.

Situazione tariffaria e scadenze per il giappone

Il giappone vive sotto la spada di damocle delle tariffe imposte dagli stati uniti, con una possibile aliquota che potrebbe toccare il 24% già da luglio. Se non viene firmato un accordo prima di quella data, le merci giapponesi rischiano di subire un’impennata di costi all’importazione sul mercato americano. La pressione si fa sentire soprattutto per le esportazioni di automobili e componenti, un settore chiave dell’economia nipponica.

La posizione di tokyo

Il governo di tokyo in un comunicato ufficiale ha sottolineato l’urgenza di evitare queste tariffe più alte, cercando di convincere l’amministrazione trump a escludere le case automobilistiche giapponesi da un eventuale dazio del 25% sulle importazioni di veicoli negli stati uniti. L’automotive è infatti uno dei capitoli più delicati, vista anche la forte presenza delle case nipponiche sul mercato americano e i legami occupazionali che coinvolgono migliaia di lavoratori.

Le scadenze stringenti e la posta in gioco elevata spingono le due parti a mantenere i contatti, spesso attraverso conversazioni telefoniche negli ultimi fine settimana, onde evitare un blocco totale degli scambi. Il calendario politico prevede che il premier ishida e il presidente trump possano affrontare l’argomento durante il summit del g7 in canada, un’occasione importante per cercare un compromesso prima che le misure tarifarie entrino in vigore.

Il ruolo degli incontri istituzionali e l’attesa per il vertice g7

Le visite di ryosei akazawa a washington segnano un tentativo di mantenere aperta la negoziazione, con diverse sessioni di confronto con i vertici del dipartimento commercio e tesoro degli stati uniti. Ogni meeting ha rappresentato un’occasione per approfondire i punti critici, soprattutto in vista del summit del g7, dove le relazioni economiche tra giappone e stati uniti saranno al centro del dibattito pubblico.

Possibile banco di prova

Il premier shigeru ishida e il presidente donald trump si incontreranno durante il vertice canadese. Questo appuntamento potrebbe rappresentare il banco di prova per un accordo definitivo o quantomeno per definire una road map chiara per risolvere la questione tariffaria. Dietro queste trattative ci sono interessi incrociati legati alle economie di entrambe le nazioni, con il rischio che l’assenza di un’intesa provochi danni concreti a diversi settori produttivi.

La natura politica di questi negoziati non deve essere sottovalutata. Le azioni e le decisioni prese a washington influenzano i rapporti commerciali e diplomatici tra giappone e stati uniti su più fronti, dal lavoro all’industria, dai trasporti all’innovazione tecnologica. Le prossime settimane si preannunciano decisive per capire se si riuscirà finalmente a evitare il rincaro dei dazi e a salvaguardare gli interessi comuni di entrambe le potenze.

Lo scambio continuo di proposte e la pressione delle scadenze tariffarie tengono alta l’attenzione sulla partita commerciale tra i due paesi, mentre il mondo guarda all’evoluzione di questo confronto che potrebbe avere effetti anche sul contesto economico globale.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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