Nel corso della sessione plenaria di giugno 2025, il parlamento europeo ha dedicato particolare attenzione alle drammatiche aggressioni avvenute nelle scuole di Austria e Francia, ribadendo l’impegno a proteggere gli spazi educativi come luoghi sicuri. Accanto a questo, sono state discusse modifiche all’agenda parlamentare legate a crisi internazionali e quesiti sulla immunità parlamentare. La celebrazione del quarantennale dell’accordo di Schengen è stata un altro momento centrale dei lavori.
Gli attacchi nelle scuole di nogent e graz scuotono il parlamento europeo
Martedì 10 giugno 2025 due episodi di violenza estrema hanno scosso la comunità europea: a Nogent, in Francia, un ragazzo di scuola ha accoltellato a morte un assistente scolastico; quasi contemporaneamente a Graz, in Austria, un ex studente ha fatto fuoco contro studenti e insegnanti, uccidendo nove ragazzi e un insegnante, ferendone altri. Questi fatti sono stati denunciati con forte fermezza dal presidente del parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha richiamato alla memoria l’assoluta intolleranza verso ogni forma di violenza e odio nelle scuole europee.
Un discorso sulla sicurezza nelle scuole europee
Il discorso di Metsola ha messo in evidenza il diritto degli studenti e del personale scolastico a trovare nelle scuole un luogo di crescita e apprendimento privo di paura. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Questo gesto ha sottolineato come la sicurezza nelle scuole sia diventata un tema centrale del dibattito pubblico e istituzionale in Europa. Le autorità e i rappresentanti europei hanno ribadito il bisogno di misure efficaci per la prevenzione di simili tragedie e un controllo più rigoroso sui segnali di rischio tra i giovani.
Quarant’anni dall’accordo di schengen tra celebrazioni e avvertimenti
La sessione proseguì con la celebrazione dei quarant’anni dell’accordo di Schengen, siglato nel 1985. Roberta Metsola ha definito l’area Schengen un modello riconosciuto a livello globale di cooperazione europea che permette la libera circolazione senza controlli alle frontiere interne. Non a caso, milioni di cittadine e cittadini dell’Unione Europea traggono beneficio quotidiano da questo sistema.
Nel suo intervento, la presidente Metsola ha precisato che la coesione di questi principi richiede attenzione e impegno da parte di ogni stato membro. Il mantenimento e il rafforzamento di Schengen non può essere dato per scontato; necessita di vigilanza e coordinamento continuo per affrontare sfide come l’immigrazione, il terrorismo e la criminalità organizzata. L’anniversario è stato celebrato con una serie di interventi da parte dei capi gruppo politici del parlamento. Tutti hanno evidenziato l’importanza di Schengen come traguardo pratico nel cammino dell’integrazione europea. Le parole e gli interventi vengono conservati nel centro multimediale del parlamento dove è possibile rivederli.
Modifiche all’agenda parlamentare per affrontare crisi internazionali
Nel corso del pomeriggio, Roberta Metsola ha annunciato alcune modifiche sostanziali all’ordine del giorno del 10 giugno. A seguito dell’attentato contro il senatore colombiano Miguel Uribe e della situazione delicata in Colombia che ha mostrato minacce al processo democratico e alla stabilità, è stato deciso di sostituire la dichiarazione prevista del Consiglio e della Commissione con una presa di parola della vicepresidente e alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Kaja Kallas.
Tensioni in Medio Oriente tra stati e politiche europee
Un dibattito congiunto è stato aggiunto per discutere la tensione crescente in Medio Oriente. L’escalation militare tra Israele e Iran espone la regione a rischi maggiori di instabilità. La discussione ha contemplato la rinegoziazione dell’accordo di associazione tra Unione europea e Israele e la situazione umanitaria critica nella striscia di Gaza. Questa seduta è stata pianificata subito dopo la discussione sui diritti dei passeggeri aerei.
Richieste di revoca dell’immunità parlamentare e decisioni della giunta
Il parlamento ha preso posizione anche su alcune istanze sollevate dalle autorità nazionali in materia di immunità parlamentare. Le autorità polacche hanno chiesto la revoca dell’immunità per Grzegorz Braun, membro del gruppo Identità e Democrazia. Analogamente, quella belga ha richiesto la revoca per Giusi Princi, del Partito Popolare Europeo. Questi casi sono stati indirizzati alla commissione giuridica per la valutazione conforme alle procedure.
Di contro, per il deputato tedesco Helmut Geuking, sempre del PPE, la richiesta di revoca è stata giudicata inammissibile. Queste decisioni trattano casi specifici, legati a contestazioni giudiziarie su comportamenti dei singoli parlamentari, mantenendo alta l’attenzione sul bilanciamento tra necessità giudiziarie e tutela delle prerogative parlamentari.
Avvio negoziati interistituzionali su giustizia e salute pubblica
I comitati Libertà civili, giustizia e affari interni e Salute pubblica hanno deciso di avviare negoziati con il Consiglio e la Commissione europea, secondo quanto previsto dal regolamento interno. Questi negoziati puntano a definire normative e misure aggiornate in ambiti centrali per la protezione dei diritti e della salute dei cittadini.
L’azione interessa documenti già disponibili sul sito ufficiale del parlamento, che saranno oggetto di confronto con gli altri organi europei. Questo passaggio rappresenta una fase importante per concertare strategie sul trattamento dei dati personali, la sicurezza delle procedure sanitarie e la risposta comune a emergenze sanitarie.
Dimissioni di un deputato europeo: ondřej kovařík lascia a fine luglio
Tra le notizie interne all’emiciclo, da segnalare la rinuncia alle funzioni di deputato europea di Ondřej Kovařík, esponente del gruppo Renew Europe per la Repubblica Ceca. Le dimissioni saranno effettive a partire dal 31 luglio 2025. Alla base di questa decisione non sono stati specificati motivi pubblici durante la sessione, ma segnerà un cambio di rappresentanza per il suo collegio nel prossimo futuro.
La cessazione di mandato impone procedure per l’individuazione del successore secondo le norme elettorali nazionali. In attesa del nuovo deputato, Kovařík continuerà a svolgere i suoi compiti fino alla data indicata. Questo cambio si inserisce in un quadro di turnover parlamentare frequente, legato a motivi personali o professionali di deputati europei.