Summit a Parigi: Macron e Starmer cercano una coalizione per la pace in Ucraina

Il summit al Palazzo dell’Eliseo di Parigi, convocato da Emmanuel Macron, riunisce 31 delegazioni per discutere il sostegno all’Ucraina e le prospettive future riguardo alla Russia e alle sanzioni.

Summit a Parigi: Macron e Starmer cercano una coalizione per la pace in Ucraina

Summit a Parigi: Macron e Starmer cercano una coalizione per la pace in Ucraina - unita.tv

Il summit che si sta svolgendo al Palazzo dell’Eliseo di Parigi rappresenta un momento cruciale per la situazione in Ucraina. Convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, l’incontro mira a creare una coalizione di Paesi disposti a sostenere l’Ucraina in vista di un possibile cessate il fuoco. Questo sarebbe il primo dal 24 febbraio 2022, data in cui la Russia ha avviato l’invasione del Paese, alterando profondamente l’equilibrio della sicurezza europea. La serata precedente ha visto la Tour Eiffel illuminata con i colori nazionali ucraini, un gesto simbolico di solidarietà.

Incontro tra leader e delegazioni

Prima dell’apertura ufficiale del vertice, Macron ha avuto un incontro preliminare con il primo ministro britannico Keir Starmer, il segretario generale della NATO Mark Rutte e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Questo incontro ha posto le basi per le discussioni che seguiranno, evidenziando l’importanza della cooperazione tra le nazioni europee e i loro alleati. Al summit partecipano 31 delegazioni, un numero maggiore rispetto ai precedenti incontri, segno di un crescente interesse e impegno da parte dei Paesi europei nella questione ucraina.

La presenza dell’Italia, rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, sottolinea l’importanza della posizione italiana in questo contesto. Meloni ha partecipato attivamente a questi incontri fin dall’inizio del conflitto, dimostrando un forte sostegno per l’Ucraina. Tra i partecipanti ci sono anche 23 Paesi dell’Unione Europea, inclusa la Francia, mentre mancano alcuni Stati come Malta e Austria, noti per la loro neutralità, oltre a Ungheria e Slovacchia, che hanno posizioni divergenti riguardo alla Russia.

La posizione della Russia e le reazioni internazionali

La Russia ha espresso una ferma opposizione all’invio di forze di peacekeeping in Ucraina, definendo tali iniziative come maschere per piani militari di Londra e Parigi. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha sottolineato che Mosca non accetterà alcuna forma di intervento militare camuffato da missione di pace. Questo atteggiamento evidenzia le tensioni persistenti tra la Russia e i Paesi occidentali, complicando ulteriormente la situazione.

Il summit di Parigi si concentra su quattro punti chiave, tra cui la necessità di una garanzia da parte degli Stati Uniti per la forza di “rassicurazione” proposta. Ogni nazione partecipante contribuirà secondo le proprie capacità e decisioni, riflettendo le diverse priorità e strategie in gioco. La sicurezza dell’Ucraina è vista come strettamente legata alla sicurezza dell’Europa, un tema che sarà centrale nelle discussioni.

Le prospettive future e le sanzioni

Un tema cruciale che emergerà durante il vertice riguarda la posizione futura nei confronti della Russia. I leader europei dovranno affrontare le ambizioni revisioniste di Mosca, che continua a contestare l’assetto di sicurezza europeo post-URSS. Il presidente Putin ha definito la dissoluzione dell’Unione Sovietica come una delle più gravi catastrofi geopolitiche del XX secolo, un punto di vista che influisce sulle sue politiche attuali.

Infine, la questione delle sanzioni europee contro la Russia sarà un argomento delicato. Parigi, sostenuta da molti membri dell’Unione, ha chiarito che la rimozione delle sanzioni in cambio di un cessate il fuoco non è un’opzione. Al contrario, si prevede un inasprimento delle sanzioni se Mosca non rispetterà le aspettative internazionali, in particolare quelle espresse dal presidente Zelensky. Il summit si concluderà nel primo pomeriggio con una conferenza stampa di Macron, che ha recentemente avuto un incontro bilaterale con Zelensky all’Eliseo.